AuPAz

Un grande uomo con addosso una bella crodia da furlanat a far da corazza! ;-)))

Che dire ? Mandi. Credo che a lui questo bastasse, tanto amava la sua terra.

Addio, GRANDE!

Sopratutto le osterie! Per la compagnia ovviamente! :-D

ripensandoci, il fatto stesso di frequentare questo blog, oltre a concordare (ed applaudire spesso) con le incazzature e considerazioni dell'autore, vedo che è anche un modo per stare un po' lì da voi, i fiumi, il lago, la diga, le pietre,la roccia, i prati, i coltelli, le osterie, bella nostalgia! a presto!

E noi, friulani che la Valcellina la conosciamo bene in tutta la sua selvaggia bellezza, siamo con te! Ciao Angelo !

evidentemente mi sono espresso male, era un po' ironico il commento, amo e sento profondamente Corona ed i suoi libri, in quanto poi ai luoghi, mi è bastato un lungo campo militare (Cimolais, guerre puniche) e vari giri in moto da...uomo libero per scolpirmeli profondamente nell'animo, la montagna poi è sempre stato un mio grande sogno, mai abbastanza coltivato...la Val Cellina è uno dei luoghi in cui appena posso vorrò portare i miei figli (adesso piccoli)...non prendetevela, sono con voi! Angelo

... non lascia MAI indifferenti. I libri di Corona non sono affatto da evitare ; al di là del personaggio, che bisogna conoscere (e io l'ho conosciuto di persona) e capire, non ho mai trovato nessuno che parlasse della natura, degli animali con tanta rude delicatezza e sensibilità. Uno spirito libero teso verso Dio ed il creato, nella sua complicata semplicità ha capito quello che legioni di "poeti laureati" non hanno capito mai : che lì, proprio lì, sta la vita vera. E io aspetto sempre il suo prossimo libro, che non mi delude mai.

-Ma sai Star, io ne parlo in certi modi semplicemente perchè come il fumo, non è mai stata una cosa che cerco di per sè, ma la associo solo alla convivialità ecc... In altre occasioni è sempre stato un estraneo per me il signor alcool. Le scene che si vedono in film, quando qualcuno è disperato e si fà una sborgna, mi lasciano perplesso, perchè nel pieno di qualche giornata nera, un litro di birra o mezzo litro di vino bevuti in solitudine, mi facevano ancora più tristezza prima di iniziare...

Non concordo in pieno sulla tesi su Mauro Corona... Per me, che vivo nello stesso suo circondario, una cosa è conoscere la persona e la sua storia, una cosa pretendere tanto da un suo libro... Alcune sfumature sulla montagna, su Erto e Casso, su alcuni aneddoti di vita, si apprezzano di più conoscendolo ed essendo di qui, conoscendo un po' della sua storia sorrido... Inoltre non mi sognerei mai di aspettarmi un Pulitzer dai suoi scritti. Diciamo che bisogna leggerlo fra le righe, e quindi o lo si aprezza o lo si disprezza. Certo è che non lascia mai indifferenti.