Raccolta di mie "vecchie" scritture, descriventi un lungo viaggio introspettivo, cagionato da "un perduto amor"... (Parte ventiduesima)
“Sebbene il fato m’abbia donato una sembianza umana un misterioso straniero vive in me / Lo conosco a malapena e di tanto in tanto lo penso / Improvvisamente, come qualcuno che si desti in modo brusco da un sogno".
Jean Cocteau
Appunti da un Viaggio... Sogno numero 11
Nel mentre della rotta, dinanzi a me, una figura straniera coperta della mia sembianza bisbiglia:
Ogni strana ambigua bestia,
immagina d’esser perfetta creatura!
Ogni strana ambigua bestia,
al di là della sua immaginaria perfezione recepisce soltanto follia
restando codardamente ignara di un’unica,
antica,
entusiasmante effettività!
“Ognuno,
se mai s’illudesse d’esser perfetto,
stimandosi sempre e soltanto strano ambiguo animale,
sarebbe di certo gratificato
dal quel riuscir a porre rimedio a ciascheduna naturale erroneità
costantemente riscontrata nel suo malsano essere”.
Axelber