Creato da baciamiancora2006 il 07/09/2006

"IL MIO TANGO"

....si alzi il sipario...va in scena la vita....

 

 

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Quando il buongiorno.......

Post n°69 pubblicato il 12 Febbraio 2007 da baciamiancora2006

immagineSi vede dall'alba del lunedì ......

Quanto è bello d'inverno stare sotto il tepore del piumone del tuo caldo lettuccio, specie se il giorno prima , la partita di volley è finita alla meno peggio, e ti senti violentata in ogni parte del corpo. E così lasci che il letto e i sogni del mattino ti coccolino a più non posso fino al trillo odiosissimo della sveglia....ma questa mattina non è andata così....e te pareva....è lunedì. Mentre sognavo di essere già in egitto(per la cronaca, parto il 24 di questo mese) nella beauty farm del villaggio, sotto le calde mani di un aitante e vigoroso massaggiatore afro(Sole, poi ti faccio sapere se i massaggiatori son belli ma gay, pure lì ;)ho sentito da lontano, molto lontano, un rumore di sottofondo che stonava col mio idillio. Tal rumore diventava via via più vicino fin quando mi son resa conto che l'idillio era un sogno e quel rumore devastante la mia realtà.....il citofono...Porca paletta, ma che non ho sentito la sveglia? Controllo l'ora ed erano a malapena le 6:30 del mattino. "Cacchio, il citofono insiste, deve essere urgente", ho pensato fra me e me....Con gli occhi semi-chiusi e con la voce di un trans-sessuale(gli effetti devastanti di due ore ad urlare e a sbraitare in campo come belve umane)ho risposto " chi è?"........dall'altra parte del citofono "Signoraaaaa...c'ho le arance belle e buone"....No. Non credevo alle mie orecchie, alle 6 del mattino un deficiente ti viene a bussare per propinarti le sue arance del cavolo????? Ma sai dove dove te le puoi schiaffare le tue arance???? Ovviamente non ho risposto così a malomodo, gli ho solo detto "bhe, fatti 'na spremuta con le tue arance" e ho chiuso. Ma lui non contento, ri-citofona, e a quel punto mi son detta "mo ce lo mando"...."signoraaaaaaaaaaa, c'ho pure i broccoli belli, le rape belle, i p"a"peroni(che me tocca sentì a prima mattina) e gli scarciofi" il deficiente è in vena di scherzare....io no. "senti premi un'altra volta il ditino sul citofono e ti massacro"..lui"signoraaaaa sto lavorando..." ed io a quel punto avrei voluto dargli un pugno sulle gengive " bhe, allora la prossima volta vedi di lavorare ad un orario decente" e ho riagganciato. Son tornata nel mio adorato lettuccio con la speranza di riprendere il sogno dove era stato lasciato...speranza chiaramente vana. Comunque mi son riaddormentata, quando ho sentito di nuovo quel rumore del cavolo....il citofono...ancora. Ho ridato uno sguardo furtivo alla sveglia...le 7:12...non è possibile. In preda ad una cieca violenza mi sono alzata, con tutte le peggiori intenzioni...."chi èèèèèèèèèè????????" ho sbraitato via citofono...dall'altra parte, una voce maschile...."signò, statt calm, che quello incazzato sono io....è vostra la berlina grigia davanti al garage di casa mia?" A quel punto avrei voluto stringere tra le mani un coltello da cucina "giovane, lo vedi il garage accanto al portone?" e lui" embè?"  io "ti pare che ho il MIO garage e ti piazzo la macchina davanti al tuo?" e lui insistente" e allora di chi è sta macchina, guarda che chiamo il carroattrezzi?" All'improvviso ho sentito l'occhio destro, in preda ad un tic nervoso, gran brutto segno...." chiama chi diavolo vuoi, spacca la macchina, fora le ruote, basta che la pianti di rompere le palle a me..." e ho riagganciato. Ma non era ancora finita. Non ho fatto in tempo ad arrivare in camera, che il citofono ha ripreso la sua litania....a quel punto ho imprecato. Sempre il tipo della macchina" signora volevo dirti che la macchina era di uno che stava nel bar, scusami" ....ho riagganciato senza dare nè resto nè risposta.....la gente è ammattita, inutile. Sarà che c'è un altissimo tasso d'umidità nell'aria ultimamente, sarà che hanno riaperto i manicomi, ma la gente ha i neuroni scollegati. Ovviamente non poteva terminare lì, ed è per tutta la mattinata che il telefono ha squillato di continuo...l'acquedotto...poi l'enel...poi il rappresentante di "bottega verde"....poi infostrada con le sue promozioni del cavolo...insomma, un martirio. Si son dati appuntamento tutti a casa mia stamane, e hanno deciso di frantumarmi le scatole. Ahhhhhhhhh, quanto è vero che il buongiorno, si vede dal mattino....a proposito, dimenticavo...Buon inizio di settimana a tutti...

jess

 
Rispondi al commento:
sognatore_instabile
sognatore_instabile il 17/02/07 alle 21:30 via WEB
E tu hai resistito fino al 3o squillo? io avrei ucciso il fruttivendolo e con il suo sangue avrei scritto sul vetro della macchina grigia "sono al bar, cercatemi li" Che pazienza! Buona Serata
 
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SCAMBI EMOZIONALI

Postumi



frontale senza rispetto per le terga
fuga dall'unica sodomia
di spiagge isolate
senza grani
incuneandosi tra sentori
di malumore
quel velo
si lacera per riformarsi
sorta d'eterna verginità

di enjamber

 

SCAMBI EMOZIONALI

Perifrasi

lento schiudere
di parentesi simmetriche
e caparbie flutti
di salinità crescente
scorrono in aiuto
alla germinazione
di piaceri inconsueti
la mano scopre un volto
per saziarne un altro

di enjamber

Danzando lenti
si lascia a speranza
il sentiero di destra
come se il suo accettare fosse
implicito
lei non si butta
su ogni vita
su ogni invito...

di enjamber

 

SCAMBI EMOZIONALI

Viaggio a Nord ovest
 
 
 
 
È morta e breve la vostra pianura,
 così l’abbiamo sognata dal treno dei caci
E delle sedute strette,
Intercettata da troppe case
E macchine in tripla fila.
Era il ’56 e il Polesine
Ancora indugiava sotto
I terrori di ogni piena
La luce di novembre filtrava a fatica
 tra nebbie e rovi esausti.
Era lunga la terra solcata di scoline,
Enorme dopo l’aratura dell’alluvione.
Scesi dal treno che univa Bari
Alla nebbia tendevano lo sguardo
Verso né  mare né monti,
Solo lembi di terra a perdita d’occhio
I figli del tavoliere scoprirono
Un’aria di inquietudine
Come se lo spettro dell’infinito
Aleggiasse su quei campi attoniti.
Avevano sognato bene tutto
la sola data era sbagliata.
Tornassero ora nulla sarebbe fuori posto
Con capannoni ammassati su case
Tenute grandi come un orto e
Macchine che si sorpassano
Lungo canali fetidi.
Non occorre che la cornea di un vecchio
Per abbracciare tutto l’orizzonte
Circondato dai nuovi colli di discariche
L’acqua ospita solo gamberi alloctoni
E digiuni di plastica eternit e cfc.

di enjamber

 

SCAMBI EMOZIONALI

Una Maria


Maddalena fu donna
Cui non bastò l’amore
Portatele un nazzareno
che faccia di lei
ciò che ho fatto di quell’albero
la sera che mi rifiutò
che la porti nella polvere
nel succo dei suoi occhi di vento
che la faccia strisciare
serva di ignoti pezzenti
che la privi di essenze trucchi e vesti
che la ricopra di sangue ed acqua
dal trono dei tarli
che si conceda un solo orgasmo in morte
che la lasci invecchiare dimentica e una
che un sorriso ebete d’estasi l’appaghi

 

 
 
 
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SCAMBI EMOZIONALI

Ostranjenje


gocce grosse e tonfe
sciaguattano sulla polvere
e su scarpe
cedevoli tacchi quadri
di recente lucidatura
beige
un cielo di stenti frolli
fa del porfido tazza
senza manico
so che quella era casa mia

di  enjamber

 

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