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benigni, caro "Clubmvfaculoberlusca"
a te, canterebbe solo questa
ascoltatela prima di prender sonno
^______-
pirla! questa è diretta ai tipi come te che vogliono insegnare a tutti cosa devon fare!
PIRLAZZO
ma non lo capisci? sono IO che la dedico a T E
cerca di scaricarti... è MEGLIO!
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eppure mi pareva una buona idea..
il post 'metti qui i tuoi chiodi fissi', intendo.
peccato qualcuno l'abbia cancellato prima che io potessi leggere per l'ennesima volta le vostre paranoie..
vabbè, allora lancio un'altra idea: chiunque abbia un unico argomento, va sulla home page della community e clicca su registrati.
e magari si sceglie anche un nick fatto apposta: tipo ioamocalvinomaluièmortoenonmiricambia@libero.it, per intenderci.
poi, una volta fatta la registrazione, si apre un bel blog, magari anche quello con un bel titolo ed una bella descrizione a tema; io lo chiamerei 'le città immaginarie' e come descrizione 'lo so che tu le hai scritte per me'.
ed ecco lì un posto dove parlar sempre e solo della stessa cosa.. sapete che Calvino mi ama?
voi due, ad esempio, che ne dite di lafaida@libero.it, titolo del blog 'una sfida', descrizione 'tra bibì e bibò'?
eh?
unastranastrega
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Ehm, scusi!!
Sig. Libero!!!
Non è che mi rimette a posto la modifica dei post, che da quando è passato non la trovo più??
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Lei è la donna più bella che è passata di qui oggi.
:)
E guarda che bel culo!
Ecco, questa cosa non si fa, devi imparare a trattenerti.
Tu mi dici che sono la più bella donna che è passata di lì, io ti sorrido e tu ti tieni dentro l'apprezzamento successivo.
Magari eviti anche di farmi sentire i tuoi occhi fissi sulle chiappe.
Io poi chiamo anche un paio di amiche e le avviso che se si danno una mossa e passano per corso Lodi può essere che tu sia ancora lì a dire Lei è la donna più bella che è passata di qui oggi.
Anzi, no.. aspetto domani per chiamarle, eh?
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c'era un gentile signore di torino che passava spesso a leggere il mio blog ...non scrive piu' in social blog
credo di non essere tra suoi /e prescelte/i da leggere
mi spiace
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Il Club vuole te!
Lo scopo del Club è unire tutti i bloggers che vogliono o che già denunciano il marciume della politica italiana, in maniera da creare una rete di informazione. Singolarmente le nostre idee si perdono nel mare di internet, uniti con un simbolo comune, invece, le nostre idee assumono la compatezza monolitica di una voce sola, di un sentire comune moltiplicato per il numero dei membri!!!! Da soli siamo solo gocce nel mare, uniti siamo il mare!!!!
Ogni membro può creare un nuovo simbolo o più simboli a suo piacimento, l'importante che ci sia il nome del Club per renderci riconoscibili.
Se sei stufo di questa falsa politica che segue la regola del tutto cambi affinchè nulla cambi, che è autoreferente e pensa solo ai propri interessi particolari e clientelari.....
Entra nel Club!
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Santoro si dimette e va da Celentano
'No' della Rai: "E' ancora parlamentare"
I legali Rai: "Finché le dimissioni non saranno formalizzate
il giornalista rimane comunque un soggetto politico" (www.repubblica.it)
$
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( un suggerimento $) Modello del messaggio di posta elettronica da inviare ai parlamentari europei: Egregia Parlamentare europea, In qualità di cittadino/cittadina, sono molto preoccupato per la proposta di direttiva "Bolkestein" che prevede l'apertura totale del "mercato di servizi in Europa". Questa concezione di "mercato aperto" mi lascia notevolmente perplesso. I servizi alle persone non sono merce da vendere o acquistare. I servizi di interesse generale, quali l'istruzione, la cultura, la sanità e i mezzi audiovisivi devono essere preservati dalle regole della concorrenza. So che presso il Parlamento è in discussione la proposta di direttiva e saranno analizzati molti emendamenti. La prego dunque di tenere in considerazione le rivendicazioni della petizione nel momento in cui Lei e il suo gruppo dovrete pronunciarvi sull'argomento in commissione e/o in plenaria. È per me di fondamentale importanza ottenere delle garanzie sul futuro dell'Europa, sul suo modello sociale e, di conseguenza, sulla vostra posizione in relazione alla suddetta direttiva. Nella speranza che il Suo voto metterà a tacere le mie inquietudini e impedirà di smagliare il nostro modello europeo di società. Developped VEN Brussels Design by Arnaud Leclercq & Laurent Noben
Egregio Parlamentare europeo,
Per questo motivo, ho firmato la petizione nel sito
www.stopbolkestein.org,
dove potrà leggere le rivendicazioni.
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Musicaa!!!!!!! Caso "Satyricon" chiesti da Berlusconi 20 mld di risarcimento per aver "devastato l'immagine di politico e di imprenditore" Luttazzi e Travaglio assolti "Berlusconi non fu diffamato" Berlusconi ha perso la causa perchè tutto quello che si dice su di lui è la verità!!!! ^__^ Yahoooooooooo! ROMA - Condannato. Silvio Berlusconi aveva chiesto un risarcimento di 20 miliardi del vecchio conio, come direbbe Bonolis, a quel diavolo di Marco Travaglio, colpevole, in associazione a delinquere con l'attualmente desaparecido Rai Daniele Luttazzi, di averlo offeso, anzi di aver "letteralmente devastato - si legge nella querela - la sua immagine di politico e di imprenditore". Amici e amiche del Club diffondiamo la notizia che i giornali e i telegiornali la stanno imboscando!!!! By CLUBMAVAFACULOBERLUSCA!
Il premier condannato a pagare 100 mila euro di spese legali
di ALESSANDRA LONGO
Ma il giudice ha deciso diversamente e ha condannato il capo del governo a pagare le spese legali nell'ordine di centomila euro. Ne dà notizia lo stesso Travaglio, molto sollevato all'idea di non dover versare a rate, per il resto dei suoi giorni, la cifra richiesta dagli avvocati del Cavaliere. E ora i fatti, come si dice in gergo d'aula.
Era il 14 marzo del 2001, un mercoledì sera. Su Raidue andava in onda Satyricon, direttore di rete Carlo Freccero, produttore Bibi Ballandi (anche loro denunciati in sede civile). Luttazzi chiama Travaglio a parlare del suo libro, "L'odore dei soldi", scritto a quattro mani con Elio Veltri. Storia non autorizzata sulle origini delle fortune economiche di Berlusconi, sui segreti meccanismi finanziari che portarono alla nascita della Fininvest, sullo strano arrivo, ad Arcore, dello stalliere mafioso Vittorio Mangano. Minuti televisivi senza filtro.
Luttazzi chiede, Travaglio risponde, con documenti e atti che ha usato per scrivere. Da dove ha preso Berlusconi i miliardi per cominciare? Perché ha ospitato un boss, poi condannato a due ergastoli, a casa sua? Perché la Rai ha sempre scansato l'ultima intervista di Paolo Borsellino, acquisita da chi indaga sulle stragi di Capaci, via D'Amelio e degli Uffizi? Intervista nella quale, spiega Travaglio, il magistrato parla dell'interesse della procura di Palermo per Berlusconi, Dell'Utri e Mangano?
"Ignobile attacco al capo dell'opposizione, libercolo diffamatorio": Berlusconi s'infuria, querela, fa querelare. Partono dieci cause che sarebbero in realtà cinque raddoppiate, una per la trasmissione e una per il libro, moltiplicate appunto per cinque. La Fininvest di Aldo Bonomo chiede cinque miliardi, Mediaset di Confalonieri si aggrega. Querelano anche Giulio Tremonti, citato perché la sua legge avrebbe garantito 243 miliardi di sgravi a Mediaset, e Forza Italia, partito offeso del leader offeso. In tutto le richieste di risarcimento ammontano a 150 miliardi di vecchie lire.
Pochi giorni fa, in sordina, la decisione del giudice, a breve la motivazione della sentenza. Travaglio, che ha appena finito di risarcire Previti per una causa persa ("Un problema di avvocato"), si dice "contento, molto contento": "Nel mio libro non dicevo niente di nuovo, mi sono limitato a riordinare documenti. Non abbiamo danneggiato nessuno perché non abbiamo mentito. Le querele sono partite solo per spaventarci. Io ho scritto acqua fresca rispetto a quel che si legge nella sentenza Dell'Utri dell'anno scorso.
Berlusconi è stato condannato in sede civile, dovrà pagare le spese legali. E' un passaggio importante. Con questa, ho vinto tre cause su dieci. Me ne rimangono altre sette...". Travaglio sta preparando un altro libro. Si chiama "Inciucio". Avverte: "Questa volta s'incazzerà anche la sinistra".
(20 ottobre 2005)
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tatatataaaa!! ed ecco a voi....
...la Direttiva Bolkestein!
prima di tutto, diciamo che Bolkestein era commissario ai tempi della Presidenza Prodi. qualcosa, vorrà pur dire.
punto di vista corrente (sinistra ed estrema sinistra):
"La proposta considera allo stesso modo tutti i servizi, sia che si tratti o meno di servizi di interesse generale. In particolare, non tiene conto delle esigenze specifiche in termini di sicurezza, sanità, garanzia di accessibilità e di finanziamento, preservazione della diversità o della sottrazione alle regole della concorrenza, che sono indispensabili in determinati settori."
" Considera altresì le cure mediche, la cultura o l'insegnamento come servizi economici in concorrenza, allo stesso modo della riparazione di un'automobile."
"questa volontà di semplificazione amministrativa rimetterà in discussione le norme essenziali per il buon funzionamento della sanità: esigenze legate al numero minimo di dipendenti, alle tariffe obbligatorie, ai limiti fissati in funzione della popolazione o della distanza geografica minima. Questa sarà la fine del nostro sistema attuale di copertura delle cure sanitarie."
"Tale principio favorisce il prestatore del servizio, che non dovrà far altro che stabilirli all'interno dello Stato dell'Unione europea più lassista a livello sociale e fare di tale paese la propria base per agire all'interno di tutti gli altri Stati membri sfuggendo alle regolamentazioni più rigide."
In questo modo, lo Stato membro di distacco si vede proibire tutta una serie di misure dirette, rendendo impossibile il controllo delle condizioni di lavoro dei lavoratori distaccati. A titolo esemplificativo, uno Stato membro non potrà più imporre al lavoratore distaccato di tenere dei documenti sociali sul proprio territorio."
ecc...
che, spiegata così, in effetti mette un po' in allarme.
(brani tratti dal sito www.stopbolkestein.org)
ma...
c'è qualcuno che la pensa diversamente:
"la crescente opposizione alla cosiddetta "direttiva bolkestein" sui servizi, anche da parte degli stessi politici che l’avevano finora appoggiata, non può non apparire come una delle numerose manifestazioni di un sempre più allarmante "masochismo europeo". In effetti, scopo della direttiva era proprio di dare un colpo d’acceleratore alla realizzazione del mercato unico nel campo dei servizi, seppur in modo progressivo e con un gran numero di deroghe finalizzate a non urtare le sensibilità dei paesi più refrattari alle riforme in questo campo (come la Francia). Gli effetti della direttiva si farebbero sentire sia sull’occupazione che sulla crescita europea, in piena sintonia con i tanto strombazzati obiettivi di Lisbona. Ma i governanti sembrano avere perso l’audacia e la lungimiranza sia dei padri fondatori che dei loro emuli che, in anni più recenti, hanno contribuito allo sviluppo dell’Unione. Preferiscono continuare a enunciare obiettivi e a seguire le paure, spesso infondate, di una parte dell’elettorato piuttosto che varare le riforme necessarie per fare uscire l’Europa dalla stagnazione"
"La direttiva in questione non mette in pericolo nè i sistemi di welfare di cui lei parla (e che peraltro differiscono in modo sostanziale da paese a paese) nè i servizi pubblici o le tutele dei cittadini "all'europea" (che poi differiscono anch'essi notevolmente da paese a paese). Infatti la direttiva menziona espressamente una serie di campi in cui il principio del paese d'origine non vale e in cui prevale invece la legislazione del paese ospite. Questi campi includono il diritto del lavoro (compresi quelli risultanti dai contratti collettivi), i requisiti relativi alle qualifiche professionali, le modalità di erogazione e finanziamento dei servizi pubblici (inclusi i servizi sanitari pubblici e l'educazione pubblica), le normative di carattere ambientale, sanitario e urbanistico, la tutela dei consumatori, etc. Per di più, la direttiva stabilisce che il principio del paese d'origine non si applica ai cosiddetti lavoratori "in distacco" (cioè quelli che lavorano per un'impresa di servizi in un paese diverso da quello d'origine per brevi periodi), che rimangono coperti da un'apposita e preesistente direttiva (96/71/EC). Per intenderci, un'impresa di costruzioni polacca non può lavorare in Italia applicando ai suoi lavoratori il diritto del lavoro e/o il contratto collettivo di settore polacco. Infine, la direttiva esclude esplicitamente una serie di settori non-manufatturieri che sono coperti da altre direttive: i servizi finanziari, i trasporti, l'energia e l'acqua, i servizi di comunicazione e loro reti."
brani tratti dal sito www.lavoce.info
per i maliziosi, specifico che "La voce" non è un covo di pericolosi liberisti affamatori del Popolo, ma un think-thank economico di sinistra riformista e sindacale.
se volete leggere tutta la direttiva (che non sarebbe male), potete farlo qui.
buone riflessioni.
gian.
PS sui liberi professionisti (avvocati, architetti, ingegneri, consulenti e via e via e via...): è ovvio che se un professionista di un altro Paese potesse esercitare in Italia a tariffe inferiori, romperebbe un po' i coglioni...o no? ma qui si apre anche il discorso degli Ordini Professionali e la cosa si fa complicata...
:)
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ma cosa vuoi che me ne freghi...
...se vieni o non vieni sul mio blog.
io non ho un blog per sparare slogan, mitigare la mia solitudine o sghignazzare del niente.
ce l'ho per dire quel che penso e scambiare idee, opinioni.
certo, non sono un angioletto, ho il mio carattere, e a volte sono anche sgradevole. ma in linea di massima cerco di essere tollerante.
e non faccio di tutt'erba un fascio: io non chiamo comunista chiunque
sia contro Berlusconi, come non dico fascista, o mafioso o imbecille a
chiunque voti CDL. a me piace ragionare, capisci?
da queste parti ci sono persone intelligenti di destra e di sinistra, e imbecilli, sia a destra che a sinistra (non faccio nomi per carità di patria e odio alle guerre inutili).
ecco: gli imbecilli (e/o i maleducati e/o gli aggressivi) mi danno fastidio. che siano di destra o di sinistra.
:)
gian.
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Inviato da: volandfarm
il 24/03/2009 alle 23:27
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