Emanuele Monduzzi

Oramai la crepa si sta ampliando: dopo aver assistito alla NoveColleRunning (podistica da 200 km) ho assistito anche a parte della 100Km del Passatore, storica gara di corsa da Firenze a Faenza appunto di 100 kilometri (http://www.100kmdelpassatore.it).

La visione della NoveColleRunning è stata un'esperienza che mi ha segnato e che ha inclinato il mio modo di vedere lo sport o perlomeno mi ha offerto un altro punto di vista.

Questa volta ho scelto un modo inusuale per assistere alla gara: la "vice-lepre" ad un concorrente in gara, Flavio Dal Bosco (http://www.flaviodalbosco.com), amico di Piero Paganelli, mio assoluto messia in fatto di corse a piedi.  In pratica Flavio è partito da Firenze per fare tutti i 100 km, Piero (la lepre ufficiale) lo ha atteso al Passo della Colla a -50 km, mentre il sottoscritto (la vice-lepre o zavorra a seconda dei punti di vista) è partito a circa -25 km dall'arrivo.

La fatica è stata veramente tanta per il sottoscritto assolutamente non abituato a questo tipo di attività sportiva ma ovviamente non mi sono lamentato per rispetto a coloro che la fatica la stavano facendo per davvero. Un'esperienza indimenticabile: il silenzio assoluto rotto solo dai passi di qualche altro concorrente, le lucciole unica luce in certi tratti di strada, il succedersi sempre più lento dei cartelli kilometrici, il sorpassare alcuni campioni vere leggende del podismo, un pensiero a Fognano alla nonna sepolta poco distante, assistere in diretta alla crisi di Flavio per poi vederlo riprendere e perdersi nell'oscurità per gli ultimi kilometri verso il traguardo di Faenza.

Oggi le gambe sono dure come il marmo i piedi sono pieni di vesciche ma mai come questa volta sono stato orgoglioso della mia maglia fradicia di sudore per i 21 km percorsi totali.

Quanti pensieri, quante emozioni.

ZAVORRA BADA'

Per la cronaca Flavio è arrivato 202° in 11h06'27'' mentre Piero, dopo i 50 km, era appena leggermente sudato.