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Beach Volley Gate: lo scandalo FIVB/FIPAV (11a puntata)

Post n°29 pubblicato il 14 Aprile 2009 da emanuelemonduzzi
 
Foto di emanuelemonduzzi

(PER VEDERE LE PUNTATE PRECEDENTI RICERCA I "TAGS" BEACH VOLLEY GATE)

A META' DELLA META

Siamo così giunti alla metà del nostro viaggio nello sporco mondo dello sport ed in particolar modo del beach volley, il nostro beneamato sport che sarebbe bello considerare sporco solo di fatto per motivi sabbiosi, ma che invece nasconde il suo lato oscuro. Nell'ultima puntata avevo fatto un accenno anche al mondo del calcio sport che nonostante sia sotto gli occhi di tutti, tutti i giorni, su tutti i canali, su tutti i giornali riesce abilmente a nascondere ciò che più di marcio non ci sia, riuscendo sempre a far deviare le discussioni che contano sul rigore non dato a tizio o sul fuorigioco fischiato a caio. Potete ben immaginare cosa può accadere in uno sport come il beach volley che sale agli onori delle cronache più popolari solo per l'esiguo abbigliamento dei team femminili.

Siamo a metà della meta nel senso che si è conclusa la prima parte del viaggio nel mondo del beach volley fatta con gli occhi del sottoscritto a bordo di quella piccola ma dignitosa imbarcazione che è stata PROSERIES attraverso tutte quelle vicissitudini ed avventure patite nel grande e tempestoso mare federale.

L'aneddoto della settimana è legato alla visita che il sommo imperatore Acosta fece a Klagenfurt durante il Grand Slam, uno dei tornei più belli del mondo: la leggenda narra che la prima cosa che chiese al suo arrivo al villaggio VIP ai referenti locali fu: "I've been informed that Oliver Stamm is playing PROSERIES! It's inadmissible! You have to do something!!!" o qualcosa del genere, insomma il grande Acosta era terribilmente infastidito che Oliver Stamm, storica gloria austriaca del beach volley mondiale, ma che comunque aveva già smesso di giocare nei tornei FIVB, partecipasse agli eventi PROSERIES. Quella era una delle priorità assolute di Acosta nonostante si trovasse al cospetto di un evento assolutamente ed obiettivamente eccezionale come quello di Klagenfurt.

I più audaci osservatori avranno notato che recentemente la grafica del Blog è cambiata: l'impostazione basata sul logo 'piratesco' è rimasta perchè il succo è quello anche se l'identificazione di chi sono i veri pirati un po' meno. Ricordo la newsletter 'Desde l'Arena' emessa alla RFEVB (la Fipav spagnola) che informava tutti di fare attenzione ai tornei 'piratas' di PROSERIES quando invece la bandiera col teschio avrebbe dovuto sventolare in bella vista sui palazzi romani o su quello FIVB a Losanna. A tutte le latitudini la filosofia era sempre quella: abbinare connotazioni negative a ciò che non piaceva... in pratica diffamare a priori.

Solitamente i panni sporchi si lavano in famiglia ma questo blog fa ovviamente eccezione e quindi ora comincerà la seconda parte del viaggio, un viaggio che parlerà di PROSERIES dal di dentro e che coinvolgerà nuovi e vecchi soggetti, pupazzi e pupari, fra i quali farà capolino anche l'oscura WVBF ed il suo orco Jean-Pierre Seppey...ma questo nome non era già venuto fuori con la FIVB?

Alla prossima puntata.

 
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