si avvicina il Natale e tutti siamo alla ricerca di
qualcosa di bello e di buono per dare un senso, forse un po’ romantico, a
queste feste… ma c’è la crisi… qui tutti dicono che c’è la crisi… A Bafatà
nessuno lo dice, nessuno da la colpa della pessima situazione alla crisi
mondiale… ma tutti stanno faticando a racimolare il denaro per riempire la
pentola del riso per il pranzo del giorno. La crisi in Guinea non fa notizia
perché la sono abituati alla “crisi”, è sempre crisi a Bafatà.
In questi giorni, invece, ci sono degli spiragli di luce.
Ed è proprio di questo che vi vorrei parlare… Sembra quasi che si stia
preparando un nuovo avvento di speranza per il popolo della Guinea-Bissau. Il
16 novembre scorso ci sono state le elezioni legislative e i risultati fanno
sperare a una nuova primavera. Sappiamo che la democrazia in Guinea-Bissau è
agli inizi, ma vogliamo sperare che di primavera si tratti. La gente è stufa di
sopravvivere in un narco-stato, gli uomini e le donne di buona volontà e di
certa onestà si stanno unendo per mettere alla porta coloro che hanno fatto per
anni il bene della propria famiglia e non quello del proprio popolo. Mi viene
in mente il profeta Isaia che parlava di quel tronco secco di Iesse dal quale è
spuntato un germoglio. La speranza era morta, il futuro era compromesso, il
popolo è soffocato dall’analfabetismo e dalla fame. Ma un spiraglio si vede
all’orizzonte, ma un germoglio sta sbocciando, ma una ragazza sta dando alla
luce un bambino, ma Dio non si è dimenticato del suo popolo e continua a
prendersene cura come una mamma con il suo bambino.
Alcuni direbbero che ho fatto una presentazione
troppo positiva del futuro della Guinea-Bissau. Può essere. Ma allora se questa
non è proprio la realtà è certamente il mio sogno e anche quello degli uomini e
delle donne della Guinea-Bissau. È il sogno di chi spera una Guinea-Bissau
migliore per il futuro. È anche la preghiera e la richiesta di tanta gente che,
anche da qui in Italia, ha a cuore il futuro della Guinea-Bissau, di
missionari, di volontari, di benefattori, di amici…
Io, insieme con tutti voi vorrei che questo non
fosse solo un sogno, vorrei ritornare in Guinea-Bissau in gennaio per
continuare a lavorare perché questo non sia solo un sogno, vorrei che tutti gli
amici che ci aiutano a portare avanti la missione di Bafatà con la loro
preghiera e con la loro solidarietà, si sentissero partecipi di questo cammino
che è di sogni e di realtà condivise…
Che il Dio che fa germogliare i rami secchi, faccia
rifiorire la Guinea-Bissau. Faccia rifiorire anche tutti i nostri cuori perché
possiamo essere segno della speranza, testimoni dell’amore e annunciatori del
Bambino che nasce. Buon Natale, buon germoglio, buona primavera.
grazie di cuore a tutti... pelucio
P.S.:
arrivato a casa a fine ottobre 2008 per verificare la mia salute, i medici mi
hanno analizzato tutto e hanno detto che, dopo un po’ di tempo sotto controllo,
potrò ritornare a Bafatà. Data prevista di partenza: prima metà di gennaio
2009.
Inviato da: cassetta2
il 22/05/2020 alle 16:29
Inviato da: lo_snorki
il 13/05/2014 alle 00:55
Inviato da: graziano652
il 07/05/2014 alle 01:08
Inviato da: pelucio
il 07/01/2013 alle 20:36
Inviato da: valentinao0
il 24/12/2012 alle 22:28