BAOL[…] Sto qua e ascolto il pianista. Sono all’ultimo tavolo a sinistra in Stefano Benni, da “BAOL” Area personale- Login
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Ho perso due taglie, senza sapere come e dove…sono un uomo distratto, ma prima che tutto questo succedesse, avevo comprato una camicia bellissima. Color sabbia. Poi la camicia è cresciuta, o mi sono ristretto io, che poi dal punto di vista di come cadono le spalle non cambia, e le spalle cadevano troppo, io per un po’ le ho tirate su, ma poi mi sono deciso a comprare un’altra camicia. La camicia bella, davvero mai usata, immaginavo di poterla dare a un uomo che non fosse nato con la camicia, quindi l’ho messa in quei grandi contenitori bianchi, dopo averla lavata e stirata. Non era un gesto per lavarmi la coscienza, ho lavato la camicia, la coscienza no, che poi avrei dovuto anche stirarla, e stirare la coscienza, senza appretto è un casino. La mia camicia bellissima, l’immaginavo indossata da un uomo alto e forte, che camminava lento su un altopiano africano, al tramonto. Se immagino non bado a spese, tanto vale, vi pare. Ma non è mai arrivata, la mia camicia al mio fratello africano che al tramonto continuava a camminare nudo. Al tramonto fa freschino, anche in Africa, vi assicuro. Ma la camicia, distratta quanto me, si è persa, ha sbagliato strada, è finita in un mercatino di roba usata, in una piazzetta di Torino, e l’ha comprata un uomo svizzero per parte di madre, calabrese da parte di padre. Non ho niente contro i calabresi, tanto meno contro gli svizzeri, ma non era il mio sogno. Se qualcuno cambia i miei sogni, vorrei essere avvisato. Ieri però:la grande notizia. Uomini di legge, hanno compiuto il più grande sequestro di merce contraffatta della storia dell’umanità. In effetti durante tutto il medioevo, la contraffazione era quasi ridotta a zero, ma ora no, ora sono in molti a contraffare. Tonnellate e tonnellate di articoli sportivi, tute, maglie, camice, e scarpe, che si fregiavano di marchi immeritati, spacciandosi per Nike e Reebok, per Adidas e Fila, senza diritto. La giustizia ha trionfato, e i disonesti sono stati smascherati. Ma la notizia ancora più bella, è che la merce non è stata estirpata dell’abusato marchio, e poi spedita, magari a spese dei contra-banditi a popolazioni di nudi, a gente che di scarpe e maglie, di tute ha bisongo, no! Per fortuna tutti quegli indumenti, cuciti da bambini sottopagati e sfruttati, in qualche lontana landa della Cina, non arriveranno mai a bambini africani o a uomini che camminano al tramonto sull’altopiano. Distrutta, macerata e sminuzzata, ridotta a brandelli, spappolata. Per fortuna signori, per fortuna, perché un uomo sull’altopiano, non debba dire mai, che le sue scarpe sono delle Nike. Ma la mia camicia? Quella io l’avevo mandata a lui, e non era neppure contraffatta. Se perdo ancora una taglia, questa che ho addosso, gliela porto di persona.
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