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Post N° 133

Post n°133 pubblicato il 30 Luglio 2008 da barblog.paolo

MARTA, LA PANTERA ROSA SENZA LE OLIMPIADI PECHINO 2008

Nella sua breve carriera Marta Bastianelli ha già indossato maglie tricolori e iridate. Ma la leggerezza con il prodotto dimagrante le farà perdere l'appuntamento di Pechino 2008

La chiamano “Pantera rosa”, ma di colori ne ha visti più di uno, prima del giallo doping di questi giorni. Marta Bastianelli, laziale nata a Velletri e residente a Lariano (Roma), ha già indossato maglie tricolori e iridate, ha saggiato la consistenza dell'oro, dell'argento e del bronzo. Veterana a 21 anni, lei che ha iniziato a correre nel 1997, sarebbe stata la punta di diamante della squadra azzurra alle Olimpiadi di Pechino. Per provare a vedere, magari, l'effetto che fa a vincere una gara a cinque cerchi. Staccato il biglietto per la Cina, tuttavia, la Bastianelli non sarà all'imbarco. Piccola, maledetta leggerezza quel prodotto dimagrante, contenente la fenfluramina.

Marta si definisce “puritana sin da bambina”. Da quando lei, nata il 30 aprile del 1987 a Velletri, cominciava a correre a dieci anni, a pedalare su una via che, da poco ventenne, l'avrebbe premiata con la maglia di campionessa del mondo. Fino al 2005 ha corso con il Gs Lariano. Gioventù dorata, quella di Marta, che già nelle categorie inferiori faceva presagire la nascita di una stella. Campionessa italiana fra le allieve nel 2003, tricolore juniores a nel 2004 e medaglia di bronzo ai mondiali di categoria a Verona. Altro podio basso nel 2005, agli Europei juniores. E' l'anno in cui ha lasciato il Gs Lariano e scelto definitivamente fra ciclismo e atletica leggera. Scelta saggia, visti i risultati maturati.

Trentacinque vittorie in carriera, la più bella nel settembre 2007, quando ha vestito la maglia iridata a Stoccarda (Germania). Lì dove ha vinto Bettini, lì dove aveva alzato le braccia Gianni Bugno, lì dove i circa 14mila italiani sono ormai abituati ad applaudire i campioni della loro terra d'origine.Nel 2008 è giunta nona al Giro d'Italia Donne, vinto dall'eterna Fabiana Luperini, conquistando anche il quarto posto nella settima tappa. Agli Europei Under 23 puntava all'accoppiata storica, nove mesi dopo l'impresa in terra tedesca. E' giunta terza, scendendo di un gradino rispetto alla rassegna continentale del 2007. Alle Olimpiadi, comunque, avrebbe gareggiato da favorita.

Sarà stato il numero dei convocati del ct Ballerini (17 fra uomini e donne, più la riserva Riccò), sarà stata un'imperdonabile leggerezza, ma l'avventura a cinque cerchi di Marta si è fermata prima del check-in. Ora la sua gara sarà dimostrare che il suo non è stato vero doping. In questa corsa avrà degli ottimi gregari, dal ct Ballerini al presidente della Fci, Di Rocco, che hanno già sposato la tesi innocentista.

 
 
 
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