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Post N° 215

Post n°215 pubblicato il 16 Dicembre 2008 da barblog.paolo
Foto di barblog.paolo

LA STRANA ESULTANZA DI VUCINIC

L´attaccante della Roma, Mirko Vucinic, ha esultato in maniera molto originale dopo il gol decisivo segnato contro il Cagliari che ha regalato la vittoria ai giallorossi. Non si leva solo la maglietta, ma anche i pantaloncini restando così in mutande in mondovisione. Si mostra in slip bianchi per la grande gioia, anche dovuta ai fischi ricevuti per i gol sbagliati durante il match.

Per Mirko Vucinic a braghe calate sono arrivate molte censure. «Non avevamo pensato che ci si potesse togliere anche i pantaloncini. Per analogia, essendo i pantaloncini un indumento di gioco, si potrebbe considerare un gesto punibile. Forse si penserà in futuro ad ampliare la casistica degli indumenti che non ci si può levare in campo», ha detto il designatore arbitrale Pierluigi Collina. E ha aggiunto: «Non posso dare pareri perché deve ancora decidere il giudice sportivo. In generale, però, viene punito il gesto dello spogliarsi in campo. Il discorso sull’esultanza e ha subìto diverse tappe: inizialmente gli arbitri erano tenuti ad ammonire chi si toglieva la maglietta. Poi nel 2006, dopo l’episodio di quel giocatore che indossò la maschera dell’uomo ragno dopo un suo gol, fu aggiunta nel regolamento l’ammonizione per chi andava a coprirsi il viso».
Sull’argomento è intervenuto anche il presidente dell’Aic Sergio Campana: «Non capisco e non giustifico il fatto che un calciatore debba per forza togliersi la maglietta dopo un gol. Devono esultare in un altro modo, non levandosi la maglia e ancor meno i pantaloncini». 

CAMPANA: BASTA SPOGLIARELLI AL GOL Quando giocava lui, «a nessuno passava per la testa di togliersi la maglietta dopo un gol»: da sempre contrario agli spogliarelli post rete, il presidente dell'Aic Sergio Campana ieri ha assistito a una preoccupante evoluzione di questo gesto di esultanza, quando Mirko Vucinic si è tolto anche i pantaloncini dopo aver segnato il 3-2 della Roma contro il Cagliari. «Non capisco e non giustifico il fatto che un calciatore debba per forza togliersi la maglietta dopo un gol - ha spiegato Campana - Devono esultare in un altro modo, non levandosi la maglia e ancor meno i pantaloncini. È un'usanza del calcio moderno di cui non capisco il significato e vorrei proprio vedere i giocatori esultare sennza spogliarsi».

COLLINA «Non avevamo pensato che ci si potesse togliere anche i pantaloncini. Per analogia, essendo i pantaloncini un indumento di gioco, si potrebbe considerare un gesto punibile. Forse si penserà in futuro ad ampliare la casistica degli indumenti che non ci si può levare in campo». Lo ha detto il designatore arbitrale Pierluigi Collina rispondendo ai detenuti del carcere di Massa, dove oggi ha partecipato a una conferenza, che gli chiedevano un'opinione sul calciatore della Roma Mirko Vucinic, spogliatosi dei pantaloncini dopo il gol segnato ieri contro il Cagliari.

Guarda il video al link

http://www.mediagol.it/articolo.asp?idNotizia=18648

 
 
 

Post N° 214

Post n°214 pubblicato il 14 Dicembre 2008 da barblog.paolo

BRIATORE: TRA DUE ANNI SMETTO

"La Ferrari mi piace batterla, quando non vince il mio team, essendo italiano, tifo ovviamente per la Ferrari, ma non credo che approderò alla casa di Maranello, anche perché fra due anni interromperò l'attività". Lo ha detto Flavio Briatore a Pietrasanta (Lucca) dove gli è stato consegnato il premio Barsanti e Matteucci. Briatore ha aggiunto che "tra il calcio e la Formula Uno e ci sono analogie, non differenze".

"In entrambi c'è la gestione di un gruppo e quindi occorrono gli stimoli giusti per raccogliere risultati, il gioco di squadra è determinante anche in Formula 1 come nel calcio". Infine, Briatore ha espresso un giudizio su Felipe Massa: "Avrebbe meritato di vincere il mondiale. E' un pilota molto bravo che avrebbe meritato questo premio".

Adam Parr, direttore esecutivo Williams, nei giorni scorsi aveva detto: "Credo che perderemo un altro team prima del via del campionato e ci sono ottime possibilità che si tratti di un produttore". Dopo l'addio della Honda, quindi, il timore nel Circus che un'altra Casa possa dire addio c'è. Ma a sentire Fernando Alonso, però, questa non sarà la Renault. "Non penso proprio che la Renault si ritirerà dalla F1- ha detto il due volte campione del mondo al quotidiano spagnolo 'As' -. La F1 è importante per la sua politica di sviluppo. Vogliamo provare a vincere il titolo l'anno prossimo".

 
 
 

Post N° 213

Post n°213 pubblicato il 14 Dicembre 2008 da barblog.paolo

IL NAPOLI NON SI FERMA

Lo stadio è il San Paolo, l'orologio, ad inizio partita, segna le 20:30. Facile, quasi scontata la vittoria del Napoli, l'undicesima consecutiva tra le mura amiche in notturna. A finire ko, nell'anticipo serale della 16.ma giornata, questa volta è il Lecce, sommerso dalle reti di Hamisk (rigore), Pazienza e Denis. Finisce 3-0 ma sarebbe potuta andare anche peggio agli uomini di Beretta costantemente messi in crisi dalle magie di Lavezzi, il re di Napoli.

Il fuoriclasse argentino, ormai, a Napoli e dintorni trova posto anche nei presepi. E a guardare come gioca, si capisce il perché. Ogni volta che tocca palla, avviene un mezzo miracolo. Come quello che, dopo 16 giornate, vede il Napoli (momentaneamente) a pari punti di Milan e Juventus, auorevoli candidate al titolo finale insieme all'Inter. E se lo scudetto rimarrà un sogno, quello di un posticino in Champions, con un Lavezzi così, non lo è. Non lo è proprio per ninente.

 
 
 

Post N° 212

Post n°212 pubblicato il 12 Dicembre 2008 da barblog.paolo

48548

Invia un sms o fai una chiamata per combattere le malattie e dare una mano alla ricerca di Telethon. Questo fine settimana in tv c'è la maratona televisiva per la ricerca, un sano e giusto progresso da incentivare.

Il contributo da cellulare è di due euro. Da telefono fisso 5 o 10 uero.

 Due euro spesi bene, un inbestimento per il futuro.

 
 
 

Post N° 211

Post n°211 pubblicato il 12 Dicembre 2008 da barblog.paolo

MOTO, LA 250 DIVENTA MOTO2 DAL 2011

 

Se ne parlava da parecchi mesi e ora è ufficiale: dal 2011 ci sarà un'altra rivoluzione nel Motomondiale. Sparirà la classe 250 per dare spazio a moto 600 di cilindrata con motori a 4 tempi e si chiamerà Moto2. Lo ha ufficializzato oggi la Grand Prix Commission in un comunicato. Le moto avranno un regime massimo di 16 mila giri per i 4 cilindri (con 15,500 e 15,000 di limite per le 2 e 3 cilindri), mentre l'elettronica sarà limitata e fornita direttamente da produttori designati dalla Fim. I sistemi elettronici saranno ancor più limitati che nell'attuale 250, che negli ultimi anni ha iniziato a usare anche il controllo di trazione. La Moto2 utilizzerà opzioni standard in termini di motore ed elettronica, ma svilupperà la parte riguardante il telaio, che sarà libero da limitazioni. Sarà vietato l'utilizzo di pistoni ovali, i motori dovranno essere aspirati (non turbo o sovralimentati). Saranno invece permesse componenti per le altre parti della moto, caratterizzate dal design della casa produttrice. I freni in carbonio, parte integrante della classe regina, non verranno utilizzati per rientrare nell'ottica dei costi ridotti della nuova categoria. Le moto saranno una per ogni pilota, con un massimo di due motori.

 
 
 

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