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Habanera

Post n°63 pubblicato il 04 Aprile 2007 da bartelio
 
Foto di bartelio








ieri pomeriggio
tra le stazioni di pioltello
e treviglio ovest
ho visto stefano
era seduto
due posti più in là
rivolto verso di me
aveva una felpa blu
con la scritta
presaro alcanter
o qualcosa del genere
non si leggeva bene
un paio di jeans chiari
un filo di barba
il cellulare
il player mp3
ogni tanto riceveva messaggi
sorrideva e rispondeva
una volta ha pure riso
era da tanto che non lo vedevo
lui mi ha guardato più volte
senza riconoscermi
non ho detto niente
c'era il sole basso
che entrava dritto negli occhi
una signora seduta davanti a me
rispondeva in russo
o qualcosa del genere
aveva i capelli rossi
piatti che sembrava
le avessero messo
una fetta di prosciutto crudo
sopra la testa
più in là qualcuno parlava in inglese
ma molto stentato
peggio di me
giuro

era tanto che non lo vedevo
stefano
da circa ventitré anni
da quando una macchina
lo aveva steso
a quell'incrocio
di notte
lui e la moto
ricordo ancora
la telefonata
mia madre piangeva
mio padre non sapeva che dire
io confuso dal sonno
non c'è più niente da fare
dicevano dall'ospedale
aveva diciannove anni
la mia età di allora

quando l'ho visto
nel soggiorno di casa
non sembrava nemmeno lui
era giallo in faccia
e gonfio
e un tale
cieco
gridava
che non era colpa di dio
dio bastardo
sono uscito
non stavo bene

ma questa
non è una poesia triste
perché stefano
era lì davanti a me
aveva in mano il libretto
dell'università
e controllava gli esami
non aveva le unghie nere
questo non tornava
perché vent'anni fa
faceva il meccanico
da mio zio
e questo non tornava
ma le cose cambiano
si sa

mi sono avvicinato
gli ho detto
ciao stefano
lui mi ha detto ciao
mi riconosci - gli ho chiesto
sono tuo cugino
alessio
ti ricordi
oh sì alessio
come stai - mi ha chiesto
bene e tu
si tira avanti - ha detto
volevo dirti due cose
sai
che non ti ho mai detto
e forse questo
è il momento giusto
dimmi pure - ha detto
una volta ti ho guardato
il pisello
mentre dormivi
il pisello - ha chiesto
sì il pisello
eri in camera con me
e mia sorella
eri rimasto a dormire da noi
e quando si è fatto buio
e voi dormivate
io mi sono alzato
con una piccola torcia
ho sollevato le tue coperte
ti ho abbassato le mutande
e ti ho guardato
il pisello
ma perché lo hai fatto
mi ha chiesto
non so - ho risposto
ero strano
forse volevo solo sapere
se era come il mio
o più lungo o più corto
ma ero strano
già - ha detto
sei arrabbiato - gli ho chiesto
ma vah - ha detto
succede
sai non lo avevo mai detto
a nessuno
e ora mi sento meglio
bene allora - ha detto
e com'era - ha chiesto
cosa - ho chiesto
beh il mio pisello - ha detto
era piccolo un pisellino
più o meno come il mio
abbiamo riso

quando è successo
l'incidente
vent'anni fa
mia zia era lontana
era a medjugorje
quel posto
dove appare la madonna
era andata a farle visita
e abbiamo dovuto chiamarla
dirle di tornare
che la madonna non esisteva
madonna bastarda

poi stefano mi ha guardato
e ha detto
qual è la seconda cosa
eh - ho detto
questa la sai pure te
ma te la racconto lo stesso
ricordi quella volta
che io e saulo
ti aspettavamo in cortile
per giocare
ma tu non uscivi
e poi è uscita tua mamma
è venuta verso noi due
e ci ha sgridato
ha detto - stefano non esce
perché ha paura che voi
lo picchiate
così ha detto
e tu ti eri inventato tutto
lo sai
ma quando sei uscito
io e saulo
ti abbiamo picchiato davvero
te lo meritavi non trovi
lui mi ha guardato
e ha detto - sì
e sorrideva
era tanto tempo fa
ha detto
così tanto che sembra
successo a un altro
vero - ha chiesto
era vero
e non c'era molto altro
da aggiungere
sotto il rumore del treno
che ci portava
in un altro posto
un altro posto ancora
ora devo andare
ho detto
mi ha fatto piacere
gli ho stretto la mano
aveva una stretta bella
e forte
mi sono incamminato
verso l'uscita
sono sceso
ho acceso
il mio player
c'era una habanera
e le parole dicevano
 
quante vite hai
e quanta strada
fatta di notte
senza lampioni
a rotoloni
quante vite hai
fra quelle dita
una ti sfugge
e la rincorri
é già passata

 
fuori il cielo aveva fatto nero
c'erano lampi lontani
e non avevo l'ombrello
si è messo a piovere
con una furia
che non avevo mai visto

 
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