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« Mai disperareAloè »

Copia incolla

Post n°69 pubblicato il 29 Aprile 2007 da bartelio
 

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Perché queste cose vanno scritte con uno spirito molto blues molto
blues, mi dico come per rincuorarmi e senza sapere cosa significhi
esattamente. E' un livido mattino, uno dei più lividi di questa
periferia milanese, fuori dall'ufficetto svolazzano corvi, gazze ladre
mantidi religiose, più tre quattro altre specie di volatili che
francamente non conosco; per strada risuonano i passi di Blind Lemon
Jefferson, il bluesman triste cieco sfigato che fa tep tep tep con le
scarpe e il bastone. E' un livido mattino, insomma.

"Questa fattura è tutta sbagliata" dice Mrs Bigly spalancando la porta
dell'Order Processing Department. Le tre quattro persone presenti si
voltano, danno una rapida occhiata e tornano alle loro occupazioni che
a questo punto della storia non sono di grande interesse. Mrs Bigly si
avvicina a Manetti, l'uomo che accentra su di sé tutto il Service
Department, quasi una enclave straniera all'interno di un altro
Department, una cosa inaudita se ci si vuole pensare con calma.
Manetti è un uomo brufoloso e di un umorismo malsano, di quelli che se
li riconosci cerchi di evitarli come fossero lo scolo fatto persona.
Osserva Mrs Bigly da sotto in su e tiene gli occhietti piegati a
fessura, ammicca tra i brufoli e si chiede quale colpa della vita
precedente stia espiando in quel preciso momento.

"L'esenzione iva qui avete applicato l'esenzione iva ma questo cliente
non ha esenzione iva" dice Mrs Bigly mentre agita il foglio davanti al
naso di Manetti. Mrs Bigly parla con voce rabbiosa e ha i capelli
biondo cenere molto elettrici, le contornano il viso dandole a tratti
l'aspetto di una leonessa assonnata; da un altro angolo prospettico
potrebbe essere scambiata per un gattone di quartiere reduce da un
amplesso. Manetti piega le spalle ancora un poco quasi volesse
acciambellarsi sul monitor.

"Qui non andava l'esenzione iva" ripete Mrs Bigly stringendo i pugni
"non è la prima volta che succede vedi di non fare sempre gli stessi
errori lo sai che non devi fare copia incolla" dice in tono risoluto.
"E poi fai il piacere di rispondere alle telefonate dei clienti sennò
poi tocca sempre a me di fare le figure di merda" dice così Mrs Bigly.
Ora, quando Mrs Bigly dice figura di merda intende solo un patetico
rimbrotto, anche perché a quale cliente può davvero importare
dell'esenzione iva: nel vasto disegno insensato che governa il mondo,
l'esenzione iva occupa uno spazio certamente importante, ma forse solo
nei giorni pari.

"Questa non è la prima volta è ora di finirla lo sai che non puoi fare
copia incolla poi le rogne le devo grattare tutte io" prosegue col suo
tono querulo. Mrs Bigly in occasioni come questa si avvia lenta
neanche fosse un motore diesel, persino un po' ingolfato, ma via via
si assesta e riesce a trasmettere colpi notevoli. E' una di quelle
persone che non si accontentano di dire le cose una volta soltanto,
questo va detto, una di quelle persone che ci tengono a spiegare bene
le cose.

Manetti la ascolta piegando un po' il capo in avanti come in un atto
di sottomissione, sempre con quegli occhietti a fessura contornati dai
brufoli. Al quinto "e insomma e stai attento a quel che fai" si alza
in piedi in tutta la sua statura (è di un buon pezzo più alto di Mrs
Bigly), la squadra per un momento - venuzze rosse come fulmini
tutt'intorno alla pupilla - e dice, ancora a mezza voce: "Ma nessuno
m'ha detto di non usare il copia incolla".

Apriti cielo la Bigly è scossa come se l'avessero punta sul vivo di
chissà che e si rimette a elencare tutto quanto tutto quanto daccapo -
e cielo che fatica si fa a riscrivere cose di qualche tempo fa eh
davvero sta di fatto che non mi fermerò ho preso questo ritmo blues
quasi sincopato vado avanti avanti savoia chiusa parentesi - dice
ancora varie volte che copia incolla non si può fare che tutti lo
sanno, che ne parlerà con Volpe; mettere in mezzo Volpe è una
cattiveria al cubo, lo sanno tutti, provate a chiedere in giro. Volpe
è uno dei capi uno della famigghia. Non si fa. Nell'ufficio si respira
aria di disapprovazione.

Sentito nominare Volpe, Manetti rompe definitivamente gli indugi e
replica da pari suo: '"Ennò, ora ci parlo io con Volpe" dice alzando
la voce e accompagnando le parole con i movimenti dell'indice
sinistro. I due si avvicinano alla porta del Department seguiti da un
codazzo di curiosi che ripete a voce bassa copia incolla copia incolla
e scuote la testa. Il mattino è sempre più livido.

Il gruppetto procede verso l'ufficio di Volpe, il momento è grave.
Volpe, per buona pace dei presenti, è lontano, perso in una delle
innumerevoli occupazioni che ne fanno, senza ombra di dubbio, l'uomo
più sfuggente dell'azienda. Se c'è da trattare col fornitore
inadempiente, se il cliente richiede una commessa molto complicata, se
c'è da fare un buco nel muro (c'è sempre da fare un buco nel muro,
oggigiorno), beh, chiedete a Volpe: è l'uomo giusto, anche se nessuno
sa di preciso dove sia.

"Non c'è nessuno" dice Mrs Bigly piegando la testa di lato. Si
avvicina alla scrivania di Volpe sulla quale ronza il notebook e
solleva uno due tre foglietti come cercasse tra le pieghe del non
detto segni della presenza del copia incolla.

"Non c'è nessuno" le fa eco Manetti, con una mano appoggiata allo
stipite della porta. I due si guardano per un attimo, mentre il
codazzo rumoreggia alle loro spalle. "Andiamo da Ravettani" dice Mrs
Bigly, e si incammina senza aspettare risposta.

In assenza di Volpe, il Ragionier Ravettani è il più alto in grado
presente sul campo e sembra una cosa ragionevole chiedergli un
consulto. Ma sfortuna vuole che nemmeno Ravettani sia della partita,
impegnato in un colloquio con Faina. A questo punto Manetti si lascia
andare a un gesto di stizza. Guarda verso il corridoio e come parlasse
con sé stesso fa: "E' il programma che non funziona questo gestionale
fa cagare io ho solo fatto copia incolla."

"Ti ho detto che il copia incolla non si deve usare" lo incalza Mrs
Bigly.

"A me hanno spiegato così" urla Manetti.

"Impossibile" urla Mrs Bigly.

"Ti dico che mi hanno spiegato così."

"Ti dico che è impossibile."

"Io non posso farci niente se il programma non funziona."

"No sei tu che non sei mai attento e poi le rogne sono sempre mie fai
il favore di prendere tu le chiamate dei clienti poi."

"Per me è il programma e poi mi hanno detto del copia incolla io
faccio quello che mi dicono di fare."

"Non è vero."

"Allora vuoi dire che sono bugiardo."

"Lo sanno tutti che copia incolla non si deve usare."

"Non è vero Volpe mi ha detto che si può usare era presente anche
Pibbì chiediamo a Pibbì."

Il codazzo si apre un poco a mostrare la faccia stanca di Pibbì.
"Io non ricordo niente" si schermisce Pibbì scuotendo il capo. Tutto
il codazzo si volta verso Mrs Bigly.

"Ti pareva nessuno ne sa niente" fa la Bigly scuotendo il capo.

"Anche Ravettani mi ha detto di usare il copia incolla" insiste
Manetti.

"Impossibile."

"Allora vuoi dire che Ravettani è un bugiardo."

"Ravettani ha detto di non usare il copia incolla."

Al termine della disputa, Mrs Bigly rientra nel suo ufficio tutta
tremante. Si siede al suo posto e continua a ripetere frasi sconnesse
per qualche minuto. Si mostra tanto scossa da rifiutare persino il
caffè offerto da Goretti, un collega sempre molto solidale. Goretti lo
si può trovare sempre appoggiato alla parete, in un angoletto dove la
parete fa angolo con qualcos'altro, e fa sì con la testa, dice che lui
capisce che un lontano cugino pure uno zio paralitico eccetera.

Intanto monta la fronda contro Manetti, il codazzo di curiosi emette
la sentenza: colpevole. Ha un'anzianità molto più breve di Mrs Bigly
(che ha passato in azienda i suoi anni migliori), l'alito cattivo quel
terribile senso dell'umorismo e tutti quei brufoli.

Tornato al proprio posto, il ragionier Ravettani viene messo al
corrente da Mrs Bigly di quanto accaduto. Dopo aver ascoltato
pazientemente le ragioni della donna, Ravettani fa: "Ne parlerò con
Volpe e con Faina" (il quale, sorpreso dalle urla in corridoio, si era
mostrato interessato alla faccenda).

Poi, giratosi verso di me, all'uscita di Mrs Bigly mi chiede
grattandosi la testa: "Ma che è 'sto copia incolla?"

 
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