Creato da bartelio il 18/11/2006
il diario infimo di bartelio

Area personale

 

Tag

 

immagine

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

immagine

 
immagine
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

immagine

 

 

« The amaroPetarda's tumblr award »

Il gospel del pirata






dormivo
nel sonno bussavo a una porta
la porta era semiaperta

fuori c'era la neve alta
non si poteva uscire
se fossimo usciti
non sarebbe rimasto niente
di noi
come svanire nel fumo della legna
pulviscolo
diceva papà

mangiavamo le scorte
bruciavamo la legna nel camino
il fumo pulviscolo
lo guardavo
la scorta si assottigliava
veramente non sapevo
come avremmo potuto fare poi
quando tutto sarebbe finito

mamma sedeva sul letto
e accarezzava la testa di duns
che canticchiava come un canto di morte silenziosa
mentre i fiocchi cadevano piccoli e bellissimi
vorticavano nella bufera di vento e ghiaccio lucente

io guardavo dalla finestra
mentre papà ritagliava strane forme dal giornale
prima un uomo con due teste
poi una specie di cinghiale dai piedi di papera
mamma piangeva con le lacrime che toccavano i capelli di duns
e diceva
duns figlio duns figlio
papà sollevò qualcosa che somigliava a un'astronave
ma lo gettò nel fuoco
il vento fischiava
il camino sarebbe stato allegro
nello scoppiettare
ma ora sembrava solo stupido
guardavo dalla finestra
l'aria mi entrava da sotto la gonna
la lingua mi bruciava
la carne secca non mi era mai piaciuta
c'era odore di chiuso e di cavolo bollito
alle patate spuntavano le corna
era la notte di natale

guardavo il cielo scuro
e non ricordavo più come fossero fatte le stelle
l'immensa pianura a valle
tutti i puntini delle luci ora cieche
guardavo le pile di giornaletti di duns
sul suo letto
le mie vecchie bambole di pezza sullo scaffale
pensavo a quando portavo duns sulla schiena
correvamo nella casa sfiorando il tavolo
mi stringeva il collo e gridava uh uh
papà chiedeva duns qual è il nome del tuo cavallo
e duns rispondeva alela
questo cavallo si chiama alela

le scintille si alzavano dal fuoco
e fuggivano nel camino

sentivo che papà e mamma
per quanto potessero fare
non potevano niente
era ridicolo e patetico
buffo e triste
vedere papà che puliva smontava e rimontava
il vecchio fucile da caccia
pensavo ai Patens
all'incendio della settimana prima
a come non ci fosse più niente lì attorno
di umano
mi chiedevo
perché ci avevano lasciati vivi
perché se ne erano andati
ricordavo la loro pelle dura e scura
guardavo duns e ricordavo i suoi occhi
in cui il vecchio Patens correva
fuori dalla casa in fiamme
trascinavano la madre verso il bosco
poi gli spari
le urla dei bambini
duns piangeva e si stringeva a me
mamma e papà barricavano la porta e le finestre
mentre la neve
la neve di morte cadeva e cadeva
sopra i cadaveri di tutti gli uomini che l'avevano toccata

l'uomo alce era arrivato
qualche tempo dopo la neve
le corna spuntavano dalla testa
si strusciava contro la casa
dava un verso e si voltava a scatti
come spaventato
mangiava le cortecce
ne staccava con le unghie a pezzi
a pezzi
e la neve pareva non fargli male
era mattino
il cielo sempre pesante
non c'erano uccelli
solo gocce d'acqua che scendevano dal tetto
un uomo appoggiato a un albero
morto
con la bocca aperta e piena di neve
l'uomo alce si muoveva
piano si avvicinava alla finestra
e dava un verso
poi si sedeva con la schiena appoggiata alla parete
del capanno degli attrezzi
e stava lì con la neve che lo copriva

improvviso
si sentì un rumore
forte all'inizio quindi appena accennato
papà lasciò le forbici e corse alla finestra
disse state indietro
duns canticchiava ancora la canzone di morte
mamma gli mise sulla bocca una mano
aveva i capelli scarmigliati
papà disse cielo dio cielo e corse alla porta finestra
staccò il fucile
disse ritornano e imprecò a bassa voce
guardò mamma imprecò ancora e disse ritornano
mamma lasciò duns sul letto
la faccia schiacciata tra le lenzuola
disse alela spostati dalla finestra
io mi sedetti con duns che tremava
e gli tenni le mani nelle mie
tremavo anch'io
mamma corse alla finestra
corse da papà che teneva il fucile
io carezzavo le mani di duns
gli dicevo duns non preoccuparti

tornavano
c'erano troppi stivali pesanti
troppi stivali pesanti
stringevo l'oro sulle dita
i miei anelli
papà guardò dalla finestra
si avvicinavano
silenziosi lenti ma implacabili
disse che non ci avrebbero trascinati nel bosco
a me a duns e alla mamma
disse così mentre caricava il fucile
io guardai la lotta delle fiamme nel focolare
come scoppiettava leggero e allegro
come sembrava tutto ridicolo
distesi le mie dita fredde
gli anelli luccicavano
mamma disse non ce la faremo mai
urlava signore signore perché questo
duns si lamentò più forte
gli misi una mano sulle orecchie
avevo i miei stivali di pelle chiari
i capelli raccolti nella coda
il vestito lungo nero
nel fuoco vedevo gli altri natali
tutta la sofferenza e la gioia

scendete nella buca disse papà
scendete tutti nella buca
scendemmo noi ragazzi poi la mamma
si sentì battere alla porta
sempre più forte
con quegli stivaloni neri
papà gridò qualcosa che non capii
non vedevo mamma né duns
ma sentivo il calore del loro corpo
cominciai a contare
a contare sino al cielo
perché credevo nella religione dei numeri
e nel loro potere di allontanare le malattie la morte le prove
mi muovevo
all'indietro mentre pensavo che sì
ci doveva essere un modo per affrontare la perdita della casa
e per vincerla
chiusi gli occhi strinsi i pugni e i denti e continuai a contare
fuori sentivo ancora il rumore del vento
che ora sembrava un lamento

---

My Space
Il sito ufficiale

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

Ultime visite al Blog

g19645venere_privata.xCostante116Cherryslsyd_curtissilcatttiriduzzi.giovanni89universalmoddona.mascherpavam1211963shot66gabriela.lairaso_terraLaDonnaCameldefranceschippaolo
 

Ultimi commenti

W Bartelio! Auguri! E un altro anno è passato su questo...
Inviato da: LaDonnaCamel
il 07/11/2013 alle 15:00
 
Chiedo scusa. (é ancora bello anzi bellissimo! E ancora...
Inviato da: LaDonnaCamel
il 15/03/2013 alle 17:40
 
E quindi A U G U R I !!! Chi l'avrebbe detto? questo...
Inviato da: LaDonnaCamel
il 07/11/2012 alle 09:36
 
Si sopravvive. :-)
Inviato da: syd_curtis
il 07/11/2012 alle 01:49
 
Che si fa? Come va?
Inviato da: molinaro
il 29/10/2012 alle 17:26
 
 

My spiritual guidance

 

Los fieros furnacios



The end is near

 
immagine
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 

Proprio dentro il mio cuoricino

 


 

Sul comodino

 

immagine

 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963