Creato da Maddalena_e_oltre il 30/04/2013
C'è una forza misteriosa nelle cose esteriori [...]. Un attore, per immedesimarsi perfettamente nello spirito del personaggio da rappresentare, deve indossarne il costume.*
 

 

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Post n°66 pubblicato il 20 Gennaio 2014 da Maddalena_e_oltre

 

 

Oltre 50 milioni di morti. Ed è già pazzesco non avere un numero, preciso al millimetro, all'arto amputato, come se vita più, vita meno, non facesse poi una gran differenza sul totale. Quando invece ogni vita è un mondo.
Sono gli "oltre 50 milioni di morti" partoriti dalla follia di un uomo, dilagata (e contagiante) entro e fuori i confini di uno stato, di più stati.

Non credo più alla banalità del male, agli educati male, ai cannibali. Tutto è troppo al di là del concepibile. Posso arrivare a "capire" quel che nasce da stupidità e da ignoranza, ma ad altro non arrivo.
Ho guardato fisionomie da fotografie in bianco e nero, eppure non riesco a leggere nei tratti nè negli sguardi opachi, nulla della visione terribile che ha guidato gesti e decisioni. Come se ne fossero ignari, ancora e forse oltre. Enigmatici lineamenti, enigmatica fronte, labbra serrate, sguardi serrati.

E se fosse un meccanismo della Terra? Se fosse la misura colma di braccia materne che più non reggono il peso di figli troppo cresciuti?

C'è un antico poema, frammenti di una saggezza greca perduta, in cui si narra di un pietoso Zeus, che induce il mondo di allora alla guerra più lunga e spossante, quella dell'intera Attica contro la città di Troia. La pietà di Zeus non era per gli eroi che sarebbero morti, da una parte e dall'altra, incolpevoli attori su un palcoscenico ristretto. No. La sua pietà era rivolta alla madre terra, Gea:
"E Zeus vedendola ne ebbe pietà e nella mente acuta concepì di svuotare degli uomini la terra feconda, scatenando la grande contesa della guerra troiana, affinché il peso della morte la svuotasse." (Ciprie)

Ecco. Forse non ci sono uomini che hanno dimeticato di essere uomini. A volte ci sono uomini stupidi o ignoranti o avidi o disperati, ma non mostri terribili. Quelli sono solo il volto di un meccanismo di sopravvivenza del mondo.
Forse siamo sul piatto della bilancia di Gea. In un equilibrio che conta anime perdute e polvere di stelle. Misura tra sangue versato a scurire la terra e fosforo volatile all'aria, passi lievi e lacrime raccolte.

 

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Commenti al Post:
Epsilon_Revenge
Epsilon_Revenge il 20/01/14 alle 22:44 via WEB
A mio avviso la frase: "Tutto è troppo al di là del concepibile" andrebbe sottolineata. Altro proprio non saprei dire.
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 22/01/14 alle 16:08 via WEB
E' che c'è sempre questo tarlo, in ogni ambito, del voler (sentire di dover) comprendere quel che accade in cui siamo protagonisti (o marionette non so)... forse con l'illusione che comprendendo potremmo in qualche modo reagire o correggere o impedire...
 
salvogiuffrida1960
salvogiuffrida1960 il 20/01/14 alle 23:07 via WEB
Impressionante certo ma è un equilibrio che è nato con l’uomo.
Ci saranno sempre persone che resteranno inorridite davanti allo sterminio, poi ce ne saranno tanti che non ne avrebbero mai preso parte ma vengono catturati da un vortice di obbedienza e senso del dovere; ce ne saranno alcuni lucidi ai posti di comando e ce ne saranno anche di idioti a comandarne altri.
Le scelte sono sempre così intime, esistenziali.
Giudico eroe chi fugge dalla violenza verso un simile.
Da qualsiasi parte stia.
Ciononostante… anche Zeus avrà avuto le sue ragioni…
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 22/01/14 alle 16:13 via WEB
Mi è difficile capire come, appartenendo allo stesso genere, riusciamo ad essere tanto diversi. Il problema forse rimane nel non riconoscere in chi abbiamo di fronte, (o al di là di un mirino o nello schermo di un radar o nelle pedine su una mappa)una "materia" intima comune alla nostra. Se di ogni uomo conoscessimo il nome, i pensieri, i sogni, le sconfitte, le gioie, gli amori... riusciremmo con semplicità a farlo smettere di esistere? Ad ucciderlo? Se ci sono davvero un Dio o degli dei, forse li abbiamo fatti fuggire...
 
   
salvogiuffrida1960
salvogiuffrida1960 il 22/01/14 alle 18:00 via WEB
Ho la tua stessa difficoltà…
“…vedesti un uomo in fondo alla valle,che aveva il tuo stesso identico umore ma la divisa di un altro colore.”
E’ tutto qui… vedere l’altro come un sé posto di fronte. Una materia comune.
Per tutto ciò chiamo eroe il disertore…
Amo molto la semplicità del concetto di guerra di Gino Strada. Tre parole, non una sillaba in più : “ non si fa”, punto. Le critiche ad un concetto così semplice quanto vero, fanno ridere i polli.
Oggi, i mezzi a disposizione dell’uomo consentirebbero senza alcun dubbio, una distribuzione equa del benessere e il superamento di pregresse logiche di inimicizia fra popoli e fazioni. Perpetrare una lotta, qualsiasi lotta verso altri popoli è solo da criminali. Sembra semplice.
 
     
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 23/01/14 alle 17:38 via WEB
Forse è perchè lo è troppo, semplice. Ma finché l'altro non "ricambia la cortesia" di riconoscerti, come fosse in uno specchio, uguale a se stesso... avremo sempre chi che spara prima. Se si potesse impedire il processo mentale alienante attraverso il quale l'altro diviene solo numero, carne, nulla... allora forse...
 
SignorGodot
SignorGodot il 21/01/14 alle 10:41 via WEB
Sin dalla sua comparsa sulla terra, l'uomo ha scoperto che la violenza è un abisso. Da allora ha cominciato a gustarla e non si è più fermato..
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 22/01/14 alle 16:14 via WEB
Credi ci piaccia così tanto cadere? Potere e violenza sarebbero la droga cui è impossibile resistere? Oddio, che misero è l'essere umano...
 
beside_me
beside_me il 21/01/14 alle 11:35 via WEB
Ieri ero alle prese con una lezione sul "mito".La piccola leggeva di Zeus,ed il famoso vaso regalato a Pandora,dal quale,una volta aperto,uscirono tutti i mali degli uomini. Non so riconoscere da un volto la cattiveria umana,ma ci vengono affidati degli strumenti che se ben analizzati ci permettono di comprendere alcuni aspetti,che risultano essere allucinanti,per modalità e crudeltà.La cattiveria umana non si spiega,lascia increduli,ma esiste,è esistita,che siano uomini o natura a provocarla,e lascia cicatrici enormi nei cuori di chi non se ne capacita.Manca il rispetto,l'educazione,l'allenamento a costruire qualcosa di buono...mancano semi migliori per vite migliori.Tutti a puntare il dito contro tutti,nessuno che si assume coraggio e responsabilità di guardarsi allo specchio per correggersi,e correggere.
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 22/01/14 alle 16:21 via WEB
E' che quando s'interroga un volto, per comprendere la natura che ci sta dietro, ci si aspetta di trovarla una risposta. Come se fossimo di fronte al ritratto di Dorian Gray: tante azioni non possono non lasciare segno, se si ha coscienza di quanto fatto. E non tutti possono avere un ritratto magico in soffitta! Credo che in certe case gli specchi non esistano, Beside, manca il concetto di responsabilità alle decisioni che si prendono... nulla è leggero quando implica l'altro.(Si potesse richiudere quel vaso!)
 
street.hassle
street.hassle il 21/01/14 alle 11:39 via WEB
Non so, sono così confuso. E le migliaia di morti per lo tsunami, per i terremoti nel kashmir, lo sterminio della guerra in Rwanda.....davvero stiamo stancando la terra che si rivolta, che ha bisogno di essere più leggera?....libera della presenza ingombrante dell'Uomo?
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 22/01/14 alle 16:30 via WEB
Ultimamente mi viene da piangere ogni volta che apro il giornale (ci sarebbe da scriverne quotidianamente). Qualche giorno fa c'era la fotografia di una bimba in un campo profughi della Siria. E' morta il giorno stesso in cui l'hanno fotografata. Di fame. http://www.repubblica.it/esteri/2014/01/17/foto/siria_bambini_morti_per_fame_nel_campo_profughi_a_yarmouk-76234786/1/#2 Mi sono messa a piangere, guardando i suoi di occhi. Nel suo sguardo non c'era nemmeno accusa... non c'era più nulla. E io ero in balia della pena, della rabbia, della tenerezza, dell'impotenza. Non so che dire, Street, ma secondo me non ci meritiamo granchè di vivere.
 
zq
zq il 21/01/14 alle 11:49 via WEB
è una realpolitik senza tante sfumature machiavelliche. Se ci pensi bene fino al '45 c'è stata solo una denuncia astratta basata solo al filtraggio delle informazioni. La banalità del male a cui fai riferimento di Eichmann a Gerusalemme apre solo una nuova visione ed un nuovo contrasto che ci dovrebbe portare ad avere meno Titani e meno Giganti. DOremmo rimanere non solo nove mesi nella vagina della madre.
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 22/01/14 alle 16:41 via WEB
Una nuova visione dovrebbe portarci a usare immaginazione e intelligenza. Nel corso di quella gestazione dovremmo riuscire ad accorgerci che non ci siamo solo noi nella placenta... dovrebbe non essere più possibile riconoscere nei nostri simili "cose che non avevano più né corpo né anima, nemmeno un volto su cui la morte potesse apporre il suo sigillo" (tanto per riprendere la Arendt)!
 
Lobarkaine
Lobarkaine il 22/01/14 alle 00:05 via WEB
L'uomo è davvero capace di generare orrore. Non ci sono scusanti, il mostro spesso è nascosto dentro le persone che sembrano più miti, ma se gli si da l'occasione di liberarlo la follia si impossessa di loro. Accade ogni giorno...sono i nostri rapporti sociali ad essere alterati. Ci sono persone incapaci di raffrontarsi con il prossimo con rispetto e dignità, ma ci sono anche gli altri.... La stragrande maggioranza delle persone che hanno vissuto una guerra con cui sono riuscito a parlare, se ne parlano lo fanno con timidezza e dolore trasmettendo un desiderio di pace come nessun altro riesce a fare. Chi ha visto e subito quell'orrore difficilmente vuole ancora riviverlo. Viene la voglia di ripulire la terra dall'essere umano...la realtà è che non riusciamo ancora a diventare parte e non padroni.
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 22/01/14 alle 16:47 via WEB
Sta nella tua ultima frase la chiave del rispetto, Lobar. E' che evidentemente abbiamo qualche mania di protagonismo che non riusciamo a toglierci... alcuni poi hanno una malattia di protagonismo vera e propria. Essere parte di qualcosa significherebbe almeno aver preso coscienza che altro rispetto a noi ha gli stessi fondamentali diritti... ma noi non riusciamo a riconoscerli nemmeno all'interno della nostra specie!
 
Narcysse
Narcysse il 22/01/14 alle 00:07 via WEB
Quando penso allo sterminio nazista....La cosa più triste è sapere che un intero popolo ha seguito ciecamente la pazzia di pochi uomini. HItler non era solo. Molti di noi erano là....Molti miei fratelli erano con lui.
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 22/01/14 alle 16:52 via WEB
E' un mistero! Un'ipnosi, una follia collettiva. Non riesco a capacitarmene. Poi però penso ai mille piccoli segni dell'oggi e mi dico che potrebbe forse succedere ancora. Quando vedo un conformismo acritico, un seguire la massa, senza attivare il cervello... ecco la banalità famosa che fa paura. Ignoranza, pigrizia, nessuna curiosità, creduloneria (si può dire?)... e così il primo imbecille che promette mari e monti (o milioni di posti di lavoro) viene seguito e votato (ogni riferimento a fatti e persone è assolutamente voluto e non casuale)
 
korov_ev
korov_ev il 22/01/14 alle 15:54 via WEB
Forse, madame, ai tempi di Ulisse e Achille si poteva ancora sperare nell’incolpevolezza degli esseri umani, ma oggi? Oggi che siamo noi, quella progenie di dèi untori che sparge pestilenze di nervini; oggi che siamo noi quel dio di potenza a di gloria che fa sussultare la materia; che la apre, e in un attimo brillante e radioattivo punisce la superbia di nuove Sodomia; oggi… che scuse abbiamo, oggi?
Gli esseri umani non hanno mai necessitato dell'aiuto di alcun dio per sterminarsi a vicenda, è una cosa che gli riesce benissimo da sé. Talmente bene da non aver bisogno di nessuna educazione, di nessun insegnamento, di nessun motivo. Ecco perché è banale, il male. Non è l'SS di Levi ad essere “male educato”, né l'ebreo della Arendt, ad essere “ridotto a meno di nulla”, bensì l'intera umanità, per il semplice motivo che oltre i confini del proprio io non esiste altro che “il nulla”, per l'uomo. Per tutti, gli uomini. E un Cristo solo non basta.
Tanti anni fa un cantautore a me caro scrisse questi versi:
Terra salata, terra bruciata
abisso di dolore
Spazzata dai venti tu non sai parlare.
Come un illuso io vorrei che fosse vero
che ogni mano che apre il tuo ventre
fossi tu a partorirla.

Allora forse sì, saremmo figli delicati, rispettosi del ventre di una madre, rispettosi del suo cuore. Come se davvero ogni madre fosse nostra madre e ogni figlio il nostro unico figlio.
Le sue parole sono belle, Maddalena. Tènere, nel loro incredulo cercare una ratio suprema, una prova di incolpevolezza, e amare come fiele nella loro terribile ironia.
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 22/01/14 alle 17:00 via WEB
Ai tempi di Ulisse e Achille, l'uomo riconosceva l'uomo, al nemico si riconosceva pari dignità. Oggi è più il lancio del sasso e la mano nascosta. Oggi è più schiacciare un bottone, tanto Hiroshima e Nagasaki stanno dall'altra parte dell'oceano. Forse davvero ci vorrebbe un Cristo per ogni uomo che calca la terra. Quanto caro ci è costato quel frutto della conoscenza! Vorrei che quel peccato, che forse scontiamo come originario, non fosse così tragico, come un angelo sterminatore. Ma se davvero discendiamo da Caino e Abele, che possiamo aspettarci? Che le colpe dei padri ricadano sui figli... peccato che ai padri non abbiano insegnato il senso di responsabilità prima di istituire la legge familiare della colpa. (Un'ironia che nemmeno era voluta, Monsieur :/)
 
plane_B
plane_B il 23/01/14 alle 19:18 via WEB
Stanchi.Prevalentemente per stanchezza la magggioranza dei partigiani (delle cui vicende ho appena finito di leggere una serie di racconti) hanno imbracciato le armi. Erano stanchi di tutta la follia fascista e nazista.E pur da stanchi , son riusciti a compiere gesti di violenza simile a quella dei loro carnefici.Ecco ,stanchezza.
 
CONTiNuuM_VerSuS
CONTiNuuM_VerSuS il 24/01/14 alle 12:02 via WEB
Sai io penso che tutto accade per un motivo e che le connessioni tra dolore fame morte e bene amore luce funzionino con meccanismi perfetti messi in moto dall'Essere perfetto,che poi noi nella nostra imperfezione abbiamo o sentiamo il bisogno di inquadrare il disegno dell'essere perfetto...ehhh questo è un discorso lungo come dice West....un saluto a te
 
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