Creato da Maddalena_e_oltre il 30/04/2013
C'è una forza misteriosa nelle cose esteriori [...]. Un attore, per immedesimarsi perfettamente nello spirito del personaggio da rappresentare, deve indossarne il costume.*
 

 

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beghe paesane

Post n°107 pubblicato il 19 Agosto 2014 da Maddalena_e_oltre


 

C'è stato un momento nella mia vita, quando le possibilità erano ancora tutte aperte e ugualmente percorribili, in cui ho pensato di fare psichiatria. Mi sentivo portata da un presuntuoso intuito a "sentire" le persone, a captarne la sostanziale propensione. Mi affascinava oltre modo la possibilità di viaggiarne le menti e le emozioni, interagendo, dove e come possibile, per suggerire rotte nuove accanto a quelle pericolose o inconcludenti.
Poi scelsi un'altra via. Distante, anche se forse non tanto quanto potrebbe sembrare.
Ho sempre mantenuto però l'idea di saper "leggere" le persone che incontravo, fidandomi di empatie o repulsioni istintive. Incredibilmente l'ho sempre azzeccata, almeno per quanto riguarda le empatie almeno, perchè le repulsioni hanno forse impedito approfondimenti proficui nei rapporti.
Una certa dose di sana diffidenza sentinellava su tutto.
Poi viene il momento, inevitabile, in cui ogni certezza si sgretola, colosso dai piedi di argilla. Tanto che si potrebbe credere in un sadico gioco del famoso caso/destino/caos. E mi sono accorta che non tutte le persone sono così lineari come le credevi, che le parole riescono ad essere manipolate e piegate all'interpretazione di chi ascolta. Così nessun ritratto è definitivo.
Gli eventi buffi di cui il caso si serve per riequilibrare le disarmonie sono i fraintendimenti. Se pensiamo che Egeo si tolse la vita per un colore! Avrebbe potuto attendere l'arrivo della nave in porto, no?
Così spesso chi ascolta o legge, interpreta, piegando la realtà alla sua deformazione mentale e parte in quarta come un toro di fronte al drappo rosso, senza avere il buon senso, e spesso il buon gusto, di veder attraccare la nave.
E chi assiste allarga le braccia, impotente dinnanzi al tuffo e consapevole che si è persa un'ulteriore occasione per fare silenzio. Dignitoso silenzio.

 

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Commenti al Post:
fosco6
fosco6 il 19/08/14 alle 10:32 via WEB
Per tanti anni, forse ingenuamente anch'io pensavo di poter capire le persone (ho dato anche un esame di psicologia e sociologia con buoni voti:-))))...), ovvero come te ero affascinato dalla possibilità di poter viaggiare fra le menti, dipanare certi grovigli del pensiero, stabilire un ponte comunicativo con tutte le persone, ma andando avanti nel tempo, in certi casi, mi sono reso conto che è un impresa più che inutile direi impossibile, visto che ormai la maggior parte delle persone tende a usare le parole e talvolta anche i comportamenti per nascondere la propria vera identità, per mistificare la sua natura, per trarti in palese inganno e non per svalarsi almeno in parte.
Qui naturalmente più che nel reale, perché protetti dall'anonimato e limitati dalla natura del mezzo.
Una volta cercavo di comprendere e giutificare tutti o quasi, ora penso che sia un esercizio inconcludente, quindi appena anche da un solo particolare mi accorgo che non può esserci feeling o che dall'altra parte si mette un muro o si nascondono volutamente i porpri pensieri, rinuncio subito a capire perché credo che cercare di comprendere i tanti teste di cazzo che girano nella vita reale e soprattutto in questa virtuale è esercizio solo masochistico, che non porta assolutamente a nulla, se non a far diventare il sangue un po' amaro.
Per carità sono pronto al dialogo e al confronto con tutti, anche quando si è in totale disaccordo, ma deve essere un piacere reciproco fatto con onestà intellettuale e non uno sforzo titatico unilaterale....su questo fronte ho già dato e molto, a volte anche rischiando di essere frainteso, scoprendo anche che in tanti casi non si poteva accampare nessuna buona fede....quindi dovrò fare come quella signorina della pubbliicità che fotografata da dietro con dei pantaloncini corti di jeans aderenti che modellavano il suo stupendo lato B, esclamava: "chi mi ama mi segua":-)))).
Ciaooooooooooooooooo!
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 31/08/14 alle 10:32 via WEB
Ciao Fosco. Sono anche io nella fase "matura", non mi interessa più il dialogo a tutti i costi con chiunque, non mi interessa essere capita da tutti tanto meno approvata, non ne ho più bisogno (se mai l'abbia avuto). In questo caso ero semplice spettatrice, ed è così buffo (quando le conseguenze sono banali) assistere a fraintendimenti che per te sono assolutamente veniali, ma che assurgono a dramma di paese nella testa degli interessati. E' l'assistere all'assoluta incapacità di dare la giusta priorità alle cose... così ci si scanna per una parola mal detta o mal recepita.
 
plane_B
plane_B il 19/08/14 alle 12:00 via WEB
La fregatura è che chi conserva decorosi silenzi, viene sistematicamente preso sottogamba. Tant'è, io taccio lo stesso. :]
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 31/08/14 alle 10:33 via WEB
Seguo la tua stessa filosofia... certo oltre che essere presi sottogamba, si passa pure per snob, ma tant'è ... anche io taccio lo stesso :))
 
lussert
lussert il 19/08/14 alle 12:45 via WEB
Doppiare Capo Horn in solitaria è di gran lunga meno rischioso che navigare tra pregiudizi e fraintendimenti. Nella ricerca medica si tenta di superare l'inevitabile "bias" dell'osservatore con i cosiddetti random clinical trials eseguiti in doppio cieco, il massimo possibile dell'obbiettività. E anche qui non sempre va bene... Nella vita quotidiana per leggere le persone o le situazioni ci si affida un po' all'esperienza, un po' all'istinto e all'empatia, ma alla fine molte volte è solo una questione di culo..
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 31/08/14 alle 10:36 via WEB
Vuoi dire lo stesso della signorina di Fosco qui sopra? :)) Direi che illustrare l'obbiettività della situazione alle parti in causa è opera titanica il più delle volte (e pazienza finchè si tratta di beghe da oratorio, il problema è tragico se solo si legge un giornale!)
 
pi.greco.erre
pi.greco.erre il 19/08/14 alle 13:03 via WEB
mi ricorda terribilmente: "L'unica prefazione di un'opera è il cervello di chi la legge" - Pessoa. (mi passi la citazione, sperando di non aver "frainteso")
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 31/08/14 alle 10:37 via WEB
Guarda, Pessoa te lo passerei sempre e comunque :)) ... (avrei aggiunto che lo è anche l'epilogo, se non sono blasfema :))
 
korov_ev
korov_ev il 19/08/14 alle 16:51 via WEB
Mai, madame, sottovalutare le reazioni di chi si ha di fronte se non lo si conosce. Ancor più se si pensa di conoscerlo.
Lei ha appena scritto di aver imparato sulla propria pelle che le persone non si finisce mai di conoscerle; io aggiungerei che a volte sono sbagliate addirittura le linee guida che tracciamo e dalle quali partiamo per conoscere quelle persone.
Ora, alla luce di questa “consapevolezza”, le chiedo: quante volte è davvero necessario entrare in quei recinti dai quali poi spesso si esce incornati? E ancora: è stronzo il toro o è pirla il torero?
La strategia migliore è sempre quella di evitare certi recinti di parole, tanto più se vi mettiamo piede vestiti di leggerezza, madame.
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 31/08/14 alle 10:38 via WEB
Oh, alla fine, alla luce della saggezza raccolta fino ad ora, ho imparato ad entrare solo nei recinti dove mi interessa davvero riuscire a far luce. Senza alcun dubbio :)
 
korov_ev
korov_ev il 19/08/14 alle 16:52 via WEB
Poi è vero, ci sono volte in cui non se ne può proprio fare a meno; allora: linea morbida, anzi morbidissima, profilo basso e defilato, e muscoli sempre pronti allo scarto: testa e pazienza, madame, ché come dicevano i latini: gutta cavat lapidem!
E se poi proprio non se ne cavat un ragno dal buco, be’… un bel vaffanculo risolve quasi sempre! :-).
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 31/08/14 alle 10:39 via WEB
Giusto... male che vada c'è sempre la tabula rasa :)
 
ComeLeViole
ComeLeViole il 25/08/14 alle 07:49 via WEB
Concordo con plane. Il silenzio e il decoro sono spesso scambiati per debolezza o stupidità, Dice bene Koroev che il vaffa è definitivamente risolutivo. Ma a volte, non vale la pena specare le proprie sillabe.
 
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 31/08/14 alle 10:40 via WEB
E' che ad alcuni interessa la vittoria ad ogni costo. Per quel che mi riguarda un sacco di gente può battagliare contro se stessa :)
 
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