Creato da Maddalena_e_oltre il 30/04/2013
C'è una forza misteriosa nelle cose esteriori [...]. Un attore, per immedesimarsi perfettamente nello spirito del personaggio da rappresentare, deve indossarne il costume.*
 

Ultimi Commenti

Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 16/03/15 alle 08:36 via WEB
Nel senso di leggere con companatico? :)
 
Koheleth
Koheleth il 14/03/15 alle 23:23 via WEB
Chissà se l’aveva intuito Austerlitz, o forse Vera mentre glielo ricordava, oppure è solo la mia memoria che mette insieme cose che non c’entrano niente… Ma in fondo a loro interessava solo ricostruire il proprio passato, mi piace questo ricreare una storia del povero sarto alle prese con la sua frugale cena. A me ricorda il mondo di quand’era bambina mia nonna, che ancora oggi alla soglia dei cent’anni di vita lo racconta di rado e malvolentieri, quasi vergognandosi della miseria di allora. Buona domenica. K.
 
korov_ev
korov_ev il 11/03/15 alle 16:09 via WEB
Se per preziosa lei intende utile, non so quanto lo sia, l’opera di chi raccoglie le voci e i mormorii della storia degli uomini, madame. Quello che, però, le posso dire per certo è che c’è chi di quei mormorii, di quei fievoli barbagli, sa cogliere i giochi d’ombre e sa raccontarli. È importante, perché sono proprio quelle piccole increspature sulla superficie compatta di ciò che si vede, a contenere interi, invisibili universi non meno importanti della tela che tutti insieme tessono e che chiamiamo Storia, con l’onore di una S maiuscola. Io credo che lei questo dono ce l’abbia, madame.
Se solo intuissimo l'universo che si cela nelle patate lesse mangiate dal sarto gobbo Moravec su una tavola apparecchiata con un doppio foglio di giornale, nella casetta in fondo al giardino, oltre la siepe dei lillà ... potremmo raccontare storie innumeri come i granelli di sabbia di un deserto, e anche se probabilmente non servirebbe a niente sarebbe bello ascoltarle.
P.S. Solo un piccolo rimprovero per la sua ruffianeria, madame: questa è come la storia de “lu pollu cusutu ‘n culu” al cui strazio mai nessuno ha dedicato due righe, mentre se fosse stato “lu panda cusutu ‘n culu” ci sarebbe stata una sollevazione popolare.
Ecco, in egual maniera io le contesto il fatto che a scrivere robe belle, quando c’è di mezzo la patata, son buoni tutti. Avrei voluto vedere come se la sarebbe cavata co’ lu cetriolu, avrei voluto vedere! :-)
 
GnothiTauton
GnothiTauton il 09/03/15 alle 19:02 via WEB
bisognerebbe esser certi che il sarto comesichiamalui sapesse leggere
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 09/03/15 alle 18:34 via WEB
Sì :) Il più delle volte scrivo di getto, impulsivamente e dilettantescamente... trovare l'immagine che completi o spieghi o "allarghi" la sfera di ciò che vorrei dire, è spesso la fatica maggiore :) (I dubbi li ho anche io su queste "visioni" che passano e che acchiappo al volo)
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 09/03/15 alle 18:32 via WEB
Anche perché pare che Nettuno non sia proprio un dio paziente!
 
Maddalena_e_oltre
Maddalena_e_oltre il 09/03/15 alle 18:30 via WEB
Strano come mi suoni familiare il titolo che propone! :)) Guardi, lei ha intuito la fine che per pudore ho censurato...
 
korov_ev
korov_ev il 26/02/15 alle 16:01 via WEB
Immagine più che azzeccata, madame (quella del dipinto, intendo).
Sogno? Visione? Pirati dei Caraibi 3D? nessuno lo saprà mai.
Comunque un bel ritratto di spensieratezza ed infantile crudeltà… o pietà, chissà.
Un commento pieno di dubbi :-)
 
korov_ev
korov_ev il 26/02/15 alle 15:58 via WEB
Ci si potrebbe scrivere su un libro, madame: “La donna che guardava passare i treni” :-)
Sa, questa sua immagine mi ha fatto tornare alla mente un ragazzo sordomuto che abitava di fronte casa dei miei; egli passava giornate intere alla finestra a guardare le cose che succedevano di sotto. Rigorosamente a gesti ti sapeva dire chi e quando fosse passato di là e dove fosse diretto o cosa avesse fatto. Un’altra sua specialità erano i calendari: calcolava in men che non si dicesse il giorno della settimana corrispondente a qualsiasi data; era una specie di calendario perpetuo vivente. Così capitava che lui facesse la spia a mia madre sugli orari dei miei rientri notturni e io, per vendetta, lo costringessi a compilarmi i diari di scuola che compravo ogni anno rigorosamente senza i giorni della settimana riportati su (costavano di meno :-)
 
GnothiTauton
GnothiTauton il 25/02/15 alle 06:11 via WEB
Dopodiché dovette spiegare a Nettuno come mai quell giorno in tavola venne servitor scorfano invece che orata
 

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