Creato da xxxbeckyxxx il 10/07/2007

bex

la soncertante scoperta, di quanto sia silenzioso il destino,quando ll'improvviso...esplode.

 

 

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Post N° 97

Post n°97 pubblicato il 12 Febbraio 2008 da xxxbeckyxxx

Eccomi tornata.
Scusate la mia assenza, non mi è successo niente di grave, tranquilli. Stavo ricadendo, in un problema che in passato me ne ha fatte veder di cotte e di crude. Chi mi conosce, o comunque chi mi legge da un pò sa che da ragazzina mio papà se ne è andato di casa, con la sua nuova fiamma, facendo soffrire tanto me, ma soprattutto sua moglie. In fondo questo non ha fatto che rafforzare il rapporto madre/figlia che già era molto forte tra me e la mamma. Ho passato un adolescenza normale senza dilui, senza chiedere, senza voler sapere dove fosse quell'omone che avevo sempre chiamato papà. Fino a quando, l'unico mio punto di riferimento è svanito. La morte di mia madre per me è stata difficile da accettare, quasi quanto il dovermi trasferire a Torino con mio padre e la sua nuova famiglia. Lo odiavo. Odiavo lui, quella donna che sembrava voler fingere di volermi bene e quel piccolino nel passeggino. Odiavo quel posto, quella gente. Nessun torinese me ne voglia, ma in quel momento avrei dato fuoco all'intera città. Sono stati mesi difficili. Avevo lasciato tutto a Livorno, le mie amiche, la scuola, casa mia... Mi sentivo sola, persa... Per fortuna, la mia migliore amica mi telefonava ogni giorno e mi teneva aggiornata su tutto quello che succedeva a casa mia. Intanto, ho cominato a fumare a mangiare sempre meno. Ho perso quasi 13kg in meno di un mese. Non riuscivo a dormire, mi sentivo a pezzi. Mi mancava casa mia, mi mancava la mia mamma. Mio papà non era mai in casa, la sua compagna spesso i weekend se ne andava a trovare i suoi col bambino e io restavo sola. Nessuno capiva che non volevo restare sola. Anche se mi isolavo, anche se rispondevo malissimo a tutti, anche se non volevo saperne di uscire con chiunque, l'ultima cosa di cui avevo bisogno era di restare sola. Uno di quei famosi finesettimana, mentre ero fuori a comprare le sigarette, un ragazzo incroiò il mio sguardo e capii che era attratto da me. In quel momento non so cosa mi è preso... Ho cominciato a flirtare con lui e nel giro di qualche ora eravamo a casa di mio papà nel mio letto. Ovviamente, subito dopo mi sentivo uno schifo. Però il fatto di essere così desiderata (così mi spiegò la psicologa in seguito) compensava il mio bisogno d'affetto. Infatti col passare dei mesi ero diventata come quelle tipe che avevo sempre preso in giro con le amiche, quelle che cambiavano un ragazzo la settimana. Quelle che sapevano come far fare ai ragazzi quello che vogliono e poi lasciarli subito dopo. Uno di quei famosi week end però qualcosa andò storto. Mi ricordo soltanto che mi girava la testa, tantissimo. E poi... beh mi sono svegliata con la Lole (la mia migliore amica) accanto, in un lettino di ospedale. Nessuno si era accorto che l'anoressia mi stava distruggendo. Passai tre mesi in clinica per cercare di rimettermi apposto. Dovevo stare attenta allalimentazione ma potevo farcela. Era estate ormai e la Lole poté restare con me quei tre mesi. Forse è stata lasua vicinanza a farmi rialzare in piedi e combattere er la vita che volevo. Mancava un mese e sarei stata maggiorenne. Libera di andarmene da quella casa, da quel posto... In quel mese il genio della Lole mi trovò lavoro in un Pub e convinse i suoi a lasciarmi vivere da loro per un pò. Ma non ce ne fu bisogno. Mio papà si sentiva in colpa e prese vicino al pub un bilocale pagandomi il primo anno di affitto e lasciandomela tutta per me. E' stata la cosa pù bella che potesse fare. Da li in poi sono rinata. Ho dovuto seguire terapie, ogni tanto era obbligatoria la visita all psicologa... ma mi sentivo a casa e vivere da sola non mi pesava affatto. Finita la maturità comunque la Lole si è trasferita da me... anche se ha dovuto far impazzire i suoi per questa sua decisione.

 

Adesso praticamente vi ho riassunto la mia vita.
Che nessuno si azzardi a giudicare.
 

<--- Questa è ciò che ero,
ciò che mi ha fatto diventare quella che sono oggi.

 

 

Tutto questo per spiegare la mia lunga assenza.
Avevo parlato del probabile aumento di affitto e del troppo lavoro che avevo... Beh... in quel gran caos (per fortuna risolto) la mia linea era...
<--- diciamo peggiorata.. e la Lole e i suoi si sono preoccupati!
Ho dovuto fare controlli su controlli e passare qualche giorno in quelle cliniche che si fanno pagare milioni per dirti che andrà tutto bene...
quello che nessuno capisce è che l'anoressia non è soltanto essere magra. L'anoressia è un problema che parte dentro te stessa.
E io adesso io mi sento bene.
Ed è tutto quello che importa.

Bex

 
 
 
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 Cause I try to fly so high
Direction sky
My dream is to fly
Over the rainbow so high

 msn ilovemyself@hotmail.it

UN PO' DI ME
il mio vero nome? Rebecca.
Ma spesso mi chiamano Bex... ho 19 anni, caffeinadipendente, che riesce sempre a trovarsi nelle situazioni più assurde. Nonostante sia ancora piccolina vivo da sola, con la mia migliore amica e Polanka, il nostro cagnolone! Ho un lavoro che amo, un amica che è una sorella e una vita un pò complicata. sono un pò diversa dalle mie coetanee, e sembra che la cosa che mi riesce meglio sia trovarmi nelle situazioni più assurde e complicate. A volte credo poco in me stessa e mi sembra di sprofondare sotto un qualcosa di troppo
forte da abbattere. Ho passato momenti difficili che mi hanno resa più forte. Ma purtroppo ci sono situazioni che mi lasciano con l'amaro in bocca e mi sento vulnerabile, sola e senza difese. Si, l'ammetto, sono fragile anchio. Ma solo con chi riesce a rendermi indifesa.

Come te Luca.
Che ci sei riuscito e poi sei sparito,
spaventato forse dal mio essere come te.
Cerco ancora il tuo sapore.

ma adesso qualcunaltro è riuscito
a farti sparire dai miei pensieri.

 hai qualcosa da ridire???
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“Perché quando pensavo alla sua voce,
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“A me la notte piace.
Se non ci fosse il buio non vedremmo le stelle.”

 
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perchè sei così uguale a lui?

Tu fuoco che brucia
l’anima smania
tentazione pura
tu la fine del mondo
ti stavo aspettando
fai di me quello che vuoi
tu mi travolgi come un onda
puoi avermi puoi uccidermi
con una parola

mi nutro col pensiero di te
ma cresce così un vuoto che
non è colmabile


devo avere il coraggio di
scrivere in fondo alla mia speranza
la parola

FINE
a qualcosa di mai iniziato

come un  tornado passi prendi e porti via
mi lasci scombussolata e impaurita
e non mi resta che rimaner qui buona buona
a pensare che se non fossi passato sarebbe stato molto peggio

Perciò eccomi ancora li
su quella spiaggia ad aspettare che passi ancora
quell'uragano che mi ha portato via l'anima
che ha fatto crollare le mie difese e il muro che avevo costruito
E tramonta un altro sole stasera
un altro giorno senza te che se ne va

 

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