E venne il tempo della contentezza …
e poi quello della malinconia.
Ricordo, gli anni perduti a rincorrere un sogno
Il tempo della mia giovinezza,
gli arcani fati svelati e strappati nel tempo.
Ricordo, le mani nelle mani, gli occhi come specchi a intrufolarsi dentro l’anima
Ricordo le lotte, i miei genitori che cercavano di cancellare il tuo ricordo
Ricordo il ticchettio del pendolo, le notti lunghe perse a rigirarmi nel letto
Ricordo i mattini, la voglia di correrti incontro …
Le favole raccontate sulle mie labbra, le carezze sospirate …
era un tempo felice quello che fu
di alabastri sognati nelle nostre case, di viaggi e sguardi persi sul mare.
Poi il distacco, triste, tremendo … la solitudine degli anni passati
Il carcere, i viaggi, la nostra voglia di avere dei figli
Ed io vent’anni e un sogno, vent’anni ed altre cento primavere nel cuore.
Passò anche il tempo, lungo sulle mie spalle magre, lunghissimo sui miei capelli, sul mio volto, inesorabile sul tuo biancheggiare di soffice nuvola.
Oltre gli anni mi ritrovai … non più una ragazza con l’incoscienza dei vent’anni, ma una donna adulta con la maturità del tempo e della sofferenza che mi aveva forgiata.
Crebbi di tormenti … della tua assenza terribile sul mio sguardo di fanciulla
Crebbi di sicurezze però, quelle che portava la tua penna, quelle che su un foglio profumato di te e stavo a leggere e rileggere.
Ah l’amore! Cosa mi ha dato amore?
La pena più dura che ancora oggi mi tormenta …
Non era che il mio crederti la mia forza! ed ora che non ti credo più mi sento persa …
Dov’è finito il tuo planare di aquilone? Non era un porto sicuro la mia casa?
Forse è vero che si rincorre la gioventù per sentirsi ancora giovani
Io ti ho rincorso stella mia, ma il mio tempo è già passato.
Finirono le lotte ed anche la pace si riconquistò
Lontano il temporale credevo di trovare un po’ di sole
Era un sepolcro fatto di mille pene il mio cuore …
Ed ora il buio che mi invase un tempo
Torna a soggiornare questa veste di cristallo
non sa più riflettere la luce … straziato cuore
Ora all’alba di un tormento
fra labbra addormentate e tenere di pianto
ricorda dolce inganno che ti ho amato tanto.
Inviato da: corrado.buccieri
il 26/12/2010 alle 22:33
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il 27/10/2010 alle 21:08
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il 28/06/2010 alle 14:08
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il 14/06/2010 alle 13:12
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il 12/06/2010 alle 08:46