BENEDICARIA "LA VIA BELLA BENEDIZIONE"
"le cose che facciamo e abbiamo sempre fatto"
La “magia” popolare siciliana che troverete in queste pagine non ha nulla a che vedere né con la Wicca né con la cosiddetta Stregheria. Le tradizioni e le pratiche illustrate sono pagane, certamente, nel senso che derivano da dinamiche di villaggio arcaico (pagus: villaggio) ma sono il frutto di una evoluzione differente. La Benedicaria (l'Arte di benedire) invece non può essere assimilata alla Stregheria in quanto pur essendo pagana attua in un contesto cattolico e non se ne stacca. Le antiche reminescenze pagane sono evidenti ma chi opera questa tradizione non si sente per nulla pagano, anzi, opera in un contesto cristiano a tutti gli effetti anche se molte pratiche sarebbero discutibili a livello squisitamente cattolico. La Stregheria rivolge le sue attenzioni alla Grande Dea ed al suo compagno mistico, mentre la Benedicaria è incentrata sul culto dei Santi, della Vergine, di Gesù e del Creatore, veri ed indiscussi protagonisti. La “magia” popolare, chiamata anche “magia” delle campagne, non ha testi scritti, non esistono manuali o codici, gli unici testi scritti esistenti sono vecchie orazioni e preghiere, ricavate talvolta da sgualcite immaginette e da antichi santini. Per secoli queste pratiche sono state tramandate a voce, in segreto a chi ne fosse veramente degno. Non esistono costosi rituali di iniziazione, chi sa fa, questa è la regola, anche se esistono pratiche di consacrazione a santi particolari, come San Michele, che permettono una connessione specifica con lo Spirito, una sorta di giuramento solenne. L’iniziazione alla “magia” popolare sono fondamentalmente i Sacramenti della Chiesa Cattolica. Gesù disse: “Tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato” (Marco 12,24). Questa è la prima regola che dovrete tenere a mente se desiderate cimentarvi in questo tipo di pratiche: la fede.
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Il 15 Agosto per i nostri avi era un giorno interamente dedicato alla Madonna Assunta, alla quale venivano indirizzate speciali pratiche devozionali oramai in disuso. Una tra tante era la cosiddetta recita "di li centu cruci", una devozione che, se fatta anche solo una volta nella vita, aveva la virtù di proteggere l'orante dalle tentazioni in punto di morte.
In questa giornata, pertanto, tra i vicoli dei paesini siciliani e "intra li curtigghi" si vedevano gruppetti di donne sedute a cerchio e con la corona del rosario in mano. Una di esse (generalmente la più anziana) faceva da capa e comandava la recita dell'orazione...
Essa richiamava l'attenzione delle presenti, che nel frattempo avevano iniziato a chiacchierare e "smummuriari", con un autorevole:
"Avanti, la menti a Diu!"
“Avanti, la mente a Dio!”
Dopodiché calava un religioso silenzio.., spezzato subito dopo dalla voce squillante della vecchia che iniziava a recitare:
"No Nomu di lu Patri, di lu Figghiu e di lu Spiritu Santu."
“Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”
e la formula scongiuratoria:
In siciliano:
“Gesù li centu cruci vogghiu diri,
si Diu mi lassa diri e ben sirviri,
pi lu santu Battisimu chi appi a la fonti,
haja passari un tirribili ponti,
arma mia di pinitenza,
corpu miu spirituali,
ricorditi tu N.N. (qui ognuna diceva il proprio nome)
ca a chiddu munnu ha’ trapassari,
a la valli di Giosafà,
lu nimicu mi scuntrirà,
ma iu cci dicu:
tu fausu nimicu,
tu ccu mia nun c’hai chi fari,
‘ncoddu portu a sarvaturi,
ccu la Cruci di Nostru Signuri,
prima chi mi partivi di ddu munnu,
mi cunfissai, mi comunicai,
li centu Cruci mi li dissi,
e mi li scrissi in vivenzia mia,
lu jornu di la Virgini Maria.”
In italiano:
“Gesù le cento croci voglio dire,
se Dio me li lascia dire e ben servire.
Per il santo Battesimo che ebbe alla fonte,
devo passare un terribile ponte,
anima mia di penitenza,
corpo mio spirituale,
ricordati tu N.N. (qui ognuna diceva il proprio nome)
che in quel mondo devo/deve passare,
nella valle di Giòsafat,
il nemico mi scontrerà,
ma io gli dico:
tu falso nemico,
tu con me non ci devi avere a che fare,
addosso porto la salvezza,
con la Croce di nostro Signore,
prima che me ne fossi andato da quel mondo,
mi confessai, mi comunicai,
le cento Croci me li sono dette,
e me li sono scritti quando io ero vivo,
il giorno della Vergine Maria.”
Detto ciò le presenti toccavano terra e si segnavano, dicendo:
"No Nomu di lu Patri, di lu Figghiu e di lu Spiritu Santu."
“Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”
Tutta questa pratica veniva ripetuta cento volte consecutive, così da avere un totale di "centu cruci" fatte. Queste croci servivano da lasciapassare a quelle anziane che in punto di morte avrebbero incontrato "lu fausu nimicu" (il diavolo) tentatore, prima del passaggio all'altro mondo.
(tratto dalla pagina facebook di: "Preghiere e scongiuri popolari siciliani")
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a mia nonna Concetta e a mia mamma Domenica, memorie storiche e depositarie della Benedicaria siciliana.
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LE FASI LUNARI
"Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo" (Qoèlet 3,1)
- LUNA NUOVA (Luna nera): in questo periodo si può pregare per la nascita di qualcosa di nuovo e che ancora non c'è.
- LUNA CRESCENTE: in questo periodo si può pregare per la crescita di qualcosa o per incrementare qualcosa che è al suo nascere.
- LUNA PIENA: in questo periodo si può pregare per ogni tipo di coronamento, compimento, fecondità, piena realizzazione.
- LUNA CALANTE: in questo periodo si può pregare per far decrescere qualcosa, eliminare degli ostacoli, pregare per la purificazione e la liberazione.
LA BIBLIOTECA DI BENEDICARIA
- Calendario. Le feste, i miti, le leggende e i riti dell'anno, di Alfredo Cattabiani. Ed. Mondadori.
- Lo Stivale Magico. Magia Popolare e Stregoneria del buon paese, di Andrea Bocchi Modrone. Ed. Il Crogiuolo.
- La Stregoneria in Italia. Scongiuri, amuleti e riti della Tradizione, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.
- Guida alle Streghe in Italia, di Andrea Romanazzi. Ed. Venexia.
- I Guaritori di Campagna. Tra magia e medicina, di Paola Giovetti. Ed Mediterranee.
- I Benandanti, di Ginzburg Carlo. Ed. Einaudi.
- Patri, Figliu e Spiritu Santu. Viaggio alla scoperta delle preghiere dialettali recitate a Gangi, di Roberto Franco e Salvatore Germana. Ed. Arianna.
- Nnomini Patri, Figghiu e Spiritu Santu. Antiche preghiere in dialetto siciliano, di Antonina Valenti. ilmiolibro.it.
- A Cruna. Antologia di Rosari Siciliani, di Sara Favarò. Ed. Città Aperta.
- Pasqua. Dalla terra il cielo. Simboli, numeri, misteri, preghiere e riti popolari in Sicilia, di Sara Favarò. Ed. Le Nuove Muse.
- Chisti lodi e chisti canti. Antiche preghiere siciliane delle Madonie, Nebrodi e dintorni, di Giuseppe Calmieri. Ed. Kalós.
- Dalla terra al cielo. Raccolta di antiche preghiere gelesi, di don Lino di Dio.
- Il Libro della Magia Popolare Siciliana – Anonimo.
- Magia Cristiana, di Antonello Faro. Ed. Primordia.
- Ninne nanne, detti, cantilene, tiritere, preghiere siciliane e i miei ricordi, di La Quercia di Palatolo. Dante Edizioni.
- La Magia Astrale delle Candele, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- La Magia Astrale degli Incensi, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- La Magia delle Campagne e la Stregoneria dei Pastori, di Eliphas Levi. Centro Editoriale Rebis.
- Il ramo d'oro. Studio sulla magia e la religione, di James Frazer. Ed. Bollati Boringhieri.
- Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane, di Giuseppe Pitrè.
- Antico Trattato di Magia Bianca, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Magia Purificatoria, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Il Potere Segreto della Preghiera, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Il Libro Magico di San Pantaleone. Centro Editoriale Rebis.
- L’Enchiridion di San Giacomo, Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- La Magia Astrale degli Angeli, di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Invocazioni e Preghiere agli Angeli, di di Pier Luca Pierini R. Centro Editoriale Rebis.
- Il Grande Sacramentarlo Magico, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- Il Vero Libro dei Segreti Meravigliosi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- Il Libro dei Salmi, di Abate Julio. Centro Editoriale Rebis.
- Preghiera dei Giorni, a cura del Monastero di Bose. Ed. Qiqajon.
- Benedizionale, a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Ed. Vaticana.
I MEGALITI DI ARGIMUSCO
La Stonehenge siciliana
Alla "Vergine Orante" dei Megaliti di Argimusco
I Padri ti videro in spirito come una grande montagna, o Genitrice di Dio, dalla quale si staccò una pietra che rovesciò gli idoli dei demoni.
Una pietra angolare, non tagliata da mano d’uomo, si staccò da te, o Vergine, montagna non tagliata: Cristo che riunisce le nature separate.
Il profeta ti vide sotto l’aspetto di un monte, o Vergine senza macchia; da te si staccò una pietra gloriosa che salva veramente l’universo.
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