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Post N° 28

Post n°28 pubblicato il 24 Marzo 2007 da itzacoatl
 

La guerra contro i tepanachi

 

La causa della guerra fu probabilmente la debolezza dei tepanachi più che la forza dei loro oppositori. In parte, il conflitto fu provocato per le differenze che iniziarono a palesarsi fra i tepanachi stessi, già prima della morte di Tezozomoc; queste divergenze sorsero per il trattamento di favore riservato agli aztechi e si acuirono talmente che sfociarono in una specie di guerra civile. Le divisioni furono chiaramente acuite dalla controversa usurpazione di Maxtla, un uomo dal carattere violento, con una propensione a farsi dei nemici ed a perdere amici. Probabilmente Maxtla incominciò a perdere il controllo della situazione prima che iniziassero le ostilità. Si adoperò molto nel provocare gli aztechi, in particolar modo lamentandosi dei tributi che non versavano e facendo loro pressione affinché li versassero. Chiaramente si trattava di conseguenze della situazione privilegiata che avevano guadagnato negli anni precedenti e Maxtla cercava di ridurli nuovamente alla sudditanza iniziale.

Prima delle provocazioni di Maxtla, gli aztechi e i texcocani si unirono e il primo passo fu di formare una Triplice Alleanza composta dalle città di Tenochtitlan, Texcoco e Tacuba. In questo periodo iniziale è meglio parlare di doppia alleanza, perché la parte dei dissidenti verso i tepanachi a Tacuba non era ancora ben definita. Comunque era impensabile che gli aztechi, aiutati unicamente dalle esigue forze di Nezahualcoyotl, fossero in grado di vincere i tepanachi. Per questo motivo, era necessario assicurarsi l’alleanza delle città della valle di Puebla-Tlaxcala, verso est. Tenendo presente che Tezozomoc aveva eliminato tutti i suoi rivali nella valle del Messico, non c’era un’altra potenza che potesse rivaleggiare nelle vicinanze; di conseguenza l’alleanza di Tlaxcala e Huaexotzingo era di fondamentale importanza.

Di queste due città, Tlaxcala è più conosciuta per la sua partecipazione alla conquista del Messico affianco degli spagnoli. Tuttavia, cinquanta anni prima della conquista la potenza più importante della regione non era Tlaxcala, ma Huexotzingo, nel sud. Nel 1428 quest’ultima stava formando un piccolo impero indipendente dopo che una serie di governanti capaci erano riusciti a soggiogare un certo numero di città confinanti.

In quel momento Nezahualcoyotl si trovava a Huexotzingo dopo essere scappato da Texcoco. Quindi si trovava in una posizione ideale per caldeggiare un’alleanza, anche per il rapporto di amicizia che si era instaurato tra le due città in epoche passate. Tutto questo non demoralizzò il re tepanaca che invece inviò una delegazione per corteggiare Huexotzingo, che portava regali preziosi come gioielli, armi ed insegne.

Seguì una delegazione di Tenochtitlan, che si lamentò molto delle iniquità perpetrate dai tepanachi. Inoltre arrivò un’ambasciata da Cuauhtitlan che era stata distrutta e trattata crudelmente da Maxtla, il quale era arrivato a piantare i cactus in pieno mercato ed aveva trasferito l’importante centro del commercio degli schiavi ad Azcapotzalco, dove rimase fino alla conquista. Quest’ultima portava regali modesti, poiché erano le uniche cose che si potevano permettere. Come ricompensa furono trattati come se non avessero nessuna importanza ed incarcerati per essere giustiziati. Tlatelolco, come Tenochtitlan, inviò una delegazione per lamentarsi dei tepanachi che ostentavano vergognosamente il numero di sovrani che avevano assassinato.

I rappresentanti di Tenochtitlan erano capeggiati da Moctezuma, il nipote di Itzcoatl. La delegazione aztecaca si fermò prima a Chalco accompagnata dal fratello di Nezahualcoyotl; ma la gente di Chalco odiava talmente gli aztechi che non ne voleva saper dell’alleanza e anzi prese prigioniero Moctezuma, ma per sua fortuna riuscì a scappare ed arrivare a Huexotzingo.

Per Huexotzingo, la causa della disputa tra i contendenti che cercavano il suo favore era ancora aperta. I delegati rivali esponevano ognuno le proprie ragioni; infine i delegati di Cuauhtitlan furono scarcerati e portati a testimoniare. Le storie degli eccessi dei tepanachi erano così terribili che gli inviati di Maxtla furono giustiziati pubblicamente davanti alla statua della divinità locale. In questa maniera fu dichiarata guerra ai tepanachi.

Come risultato delle suppliche di Nezahualcoyotl a Huexotzingo, come prima cosa la città lo aiutò a recuperare i suoi domini, poi soccorse gli aztechi assediati. Questo fu un primo passo nella lunga riconquista, che durò fino al 1431, quando Nezahualcoyotl riprese il controllo totale di tutti i suoi possedimenti.

Nel 1428 Nezahualcoyotl ritornò nella sua provincia natia, appoggiato dalle forze alleate; in un assalto lampo, entrò a Texcoco, mentre i suoi alleati distraevano le forze nemiche attaccando i villaggi vicini. Maxtla si allarmò talmente che rinnovò gli sforzi per rappacificare i sudditi di Nezahualcoyotl.

Conquistata Texcoco, le forze combinate di Nezahualcoyotl e i suoi alleati proseguirono ad aiutare gli aztechi che erano assediati da Maxtla a Tenochtitlan. Si imbarcarono in canoe per attaccare Azcapotzalco, la capitale tepaneca che si trovava nella laguna al lato opposto di Texcoco. Maxtla, allarmato, abbandonò l’assedio di Tenochtitlan e si ritirò nella sua capitale.

Il primo movimento verso Azcapotzalco fu fatto dalle forze unite, comandate da Nezahualcoyotl e dal sovrano di Huexotzingo, approssimativamente verso il nord. Mentre Nezahualcoyotl avanzava verso sud, le forze principali degli aztechi, ad un segnale convenuto, fecero un attacco frontale contro le difese orientali della città nemica, ma incontrarono una forte resistenza. Nel frattempo, Moctezuma, che era alla sinistra dello schieramento, avanzò verso sud e conquistò la città tepanaca di Tacuba senza incontrare molta resistenza; anche se era ben fortificata, il governante favorì gli alleati.

Le forze principali azteche rinnovarono il loro assalto contro le difese orientali di Azcapotzalco. Si lanciarono contro la linea difensiva esterna dalla quale erano stati respinti nell’attacco anteriore, i tepanachi si ritirarono nelle loro fortificazioni principali. Iniziava ad imbrunire e i generali alleati si resero conto che le fortificazioni erano talmente inespugnabili che conveniva accerchiare la città invece di rischiare ulteriori perdite con gli attacchi frontali. In questo modo divisero le forze in quattro parti: Nezahualcoyotl girò per occupare il settore occidentale che era il più pericoloso, perché dietro ad esso si trovava il cuore della città tepanaca difeso da una retroguardia, mentre le forze azteche guidate da Tlacaelel, Itzcoatl e Moctezuma attaccavano Azcapotzalco rispettivamente da nord, est e sud.

L’assedio durò molti mesi; i tepanachi fecero varie sortite mentre a loro volta gli assedianti cercavano di prendere la parte principale della fortezza. La battaglia continuava con gravi perdite da ambo le parti, più gravi per chi si difendeva perché non poteva contare su dei rinforzi. La situazione dei tepanachi iniziò ad essere disperata dopo 114 giorni di assedio. La città era affamata e le forze rimaste erano decimate. Dopo una richiesta disperata di aiuto, un esercito di rilievo, proveniente dalle altre città tepanache, si avvicino ad Azcapotzalco da nordovest, mentre gli assediati fecero una sortita in quella stessa direzione. Dopo una feroce battaglia, il generale tepanaca Mazatl cadde colpito alla testa da una mazza: analogamente a quanto succedeva nella maggior parte delle guerre azteche, questo episodio decise tutta la battaglia; il resto dell’armata si ritirò e fuggì.

Abbattendo il potere dei tepanachi, gli aztechi ed i loro alleati avevano conseguito un fatto notevole, se non sorprendente; anche se gli stessi tepanachi ebbero una parte della colpa per il loro insuccesso. Gli aztechi e i texcocani consolidarono ed espansero il loro stesso impero su basi più solide. I texcocani quasi sempre restituivano e proteggevano i sovrani locali vinti; i tepanachi invece, per soddisfare le proprie ambizioni dinastiche, destituivano i principi e opprimevano i sudditi.

Nel Messico antico una città non poteva aspirare ad una politica di dominio senza ricorrere ad alleati ed a vasalli. Sconfiggere Azcapotzalco era stato un trionfo collettivo; in questa vittoria il personaggio più importante fu Nezahualcoyotl, perché riuscì ad ingraziarsi Huexotzingo e i vicini ed ottenerne l’appoggio, senza il quale non avrebbe mai potuto vincere i tepanachi. Fu l’artefice di questa vittoria notevole, benché fosse un re senza regno e un generale senza proprie forze di una certa importanza.

Gli aztechi furono coloro che beneficiarono di più della vittoria e che si attribuirono gran parte del merito. Se Nezahualcoyotl fu l’artefice della vittoria, lo strumento più importante per conseguirla fu il genio militare degli aztechi. L’esercito azteco era stato forgiato come una potente arma offensiva; dopo mezzo secolo di azioni militari intrapresi sotto la protezione dei tepanachi, gli aztechi ora erano diventati dei vassalli  potenti ed indipendenti.

 
 
 
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Un blog di: itzacoatl
Data di creazione: 24/02/2007
 
 

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