Creato da biangege il 29/12/2009

Bian e Gege

I diari di viaggio di due mototuristi

 

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14 settembre 2014: 3° OME AHD

Post n°117 pubblicato il 01 Ottobre 2014 da biangege

 

Finalmente abbiamo partecipato a un OME… che cos’è? Il raduno informale “Ovest Meets Est” degli Amici Honda Deauville, giunto alla terza edizione, il cui acronimo “scimmiotta” il DMD e sul quale è stato alquanto “ricamato” nel lungo thread di preparazione.

Organizzatore di quest’anno, Ferruccio “Papafer” che ha fatto le cose in grande! Appuntamento a Bergamo a partire dalle 9.00 nel parcheggio della storica concessionaria Honda Dall’Ara, tradizionale punto di partenza della Cavalcata delle Orobie ma oggi aperta appositamente per noi, con praticamente tutta la gamma Honda esposta nonché una gradita colazione e un omaggio della concessionaria. Schierate in due file le moto: ovviamente le Dee davanti e dietro tutte le altre di Ex-Deauvillisti ma sempre Deauvillers, e di amici e simpatizzanti: alla fine il gruppone conterà oltre una trentina di moto per una sessantina di persone e, per mantenerlo compatto, avremo delle balde staffette munite per l’occasione di pettorina: Fulvio, Wally e Pao.

Partiamo verso le 10.20 in direzione di Villa d’Almè e Roncola: quest’ultima è una nostra conoscenza perché anni fa una cara amica di Gege (purtroppo scomparsa) aveva lì la casa di villeggiatura: ma quanto si è ingrandito il paese, e chi si ricordava la tortuosa strada per arrivarci? Si vede tutta la pianura, peccato per la foschia del mattino. Da Roncola infiliamo la valle Imagna e ci portiamo al Pertus, il punto panoramico da noi già conosciuto in altra gita: peccato sempre per la foschia che limita la visibilità: sosta caffè, plin plin e acquisto di formaggi locali da un furgoncino. Per Ferruccio è l’occasione di ricordare le vicende legate al Passo del Pertugio (che disterebbe una ventina di minuti a piedi) e la sua contesa tra il Ducato di Milano e la Repubblica Serenissima.

Ripartiamo tornando in valle Imagna per Valsecca e Sant’Omobono e deviando per Brembilla dove il gruppo, che si era spezzato in due, si ricompatta grazie all’ottimo operato delle staffette. Da qui prendiamo quota fino alla Forcella di Bura 884 m e raggiungiamo il trivio per la Val Taleggio, dove dapprima incontriamo l’Orrido formato dal torrente Enna e quindi la serie di curve in discesa dove, preso il giusto ritmo, possiamo mettere in pratica quello che i francesi chiamano “pif-paf”, serrati cambi di direzione dove la moto pare perdere peso e piega appena si sposta il carico da una pedalina all’altra, wow!!!

Alle 13.30 circa eccoci a destinazione, la trattoria L’Arlecchino dove tre lunghi tavoli apparecchiati ci accolgono sotto la tettoia aperta, e ben volentieri indugiamo ai piaceri della tavola e a quelli della numerosa compagnia: le ore passano piacevolmente anche per noi (Bian e Gege) tradizionalmente restii a tenere a lungo le gambe sotto il tavolo a pranzo: a buon peso prima del pranzo abbiamo tirato fuori dalle borse di Carpe Diem e collocato in frigo una decina di bottiglie di spumanti secchi e dolci, per tutti i gusti, con cui accompagneremo il dolce della casa: la moto “nuova” va bagnata al suo debutto in società...

Le chiacchiere proseguono ben oltre la fine del pranzo, e nell’occasione viene “passato il testimone” dell’organizzazione del prossimo OME da Ferruccio a Luigi “Vigjut”. Ferruccio poi consegnerà a tutti gli equipaggi interessati le indicazioni per possibili vie del ritorno. Noi, con Vigjut e Hondedei&Manu ripunteremo sulla Val Taleggio per raggiungere Culmine san Pietro e scendere a Lecco. Dopo i saluti di rito e la speranza di rivederci al più presto (speriamo all’appuntamento del 28 ad Alba per il giro delle Langhe) Luigi ci offre la testa della colonna, ma decliniamo “vai pure avanti tu”. Ci risponde “andrò piano, sono un po’ brillo” “non preoccuparti, ci adeguiamo al tuo ritmo…” ma che fatica starti dietro, Luigino!!! Sei subito partito con un allungo da quattrocilindri e sparivi sempre dietro la curva successiva!!!

Percorriamo tutta la val Taleggio a cavallo di una meteora e dobbiamo rallentare solo una volta passati dalla provincia di Bergamo a quella di Lecco, dove la strada si stringe. Va tutto bene fino a Ballabio, dove troviamo la lunga coda di auto incolonnate che scendono dalla Valsassina, coda che proseguirà nelle gallerie che sottopassano Lecco, per tutto il tunnel del monte Barro e ben oltre. Ci salutiamo al volo, Vigjut esce ad Arosio e noi ci separiamo da Fulvio&Manuela a Milano Certosa. La sera, dopo la doccia ristoratrice, posteremo il nostro ritorno a casa insieme a quelli degli altri partecipanti a un raduno che ha avuto dimensioni da Nazionale, il che –per un club che non ha alcuna formalità ma solo spontaneità- è un vero avvenimento.

Per sempre Deauvillers!!!

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