Messaggi di Febbraio 2020
Malgrado il sold out, giù in platea metà dei posti sono vuoti. Il sipario si apre e da un armadio riverso esce quell'inconfondibile voce nasale dall'accento siciliano: "C'è qualcuno lì fuori...?" Pubblico: Siiiiiiiiiii... "... Coracciòsi..." Teresa Mannino riporta sul palcoscenico del teatro Manzoni “Sento la Terra girare”. Con il suo inconfondibile tocco ironico e disincantato, racconta la disattenzione di noi uomini nei confronti della “nostra casa”, il pianeta Terra. Teresa vive chiusa in un armadio per anni; un giorno decide di uscire e scopre che le cose stanno cambiando in modo radicale e velocissimo: nel mare ci sono più bottiglie di plastica che pesci, sulle spiagge più tamarri che paguri, non c’è più acqua da bere, e addirittura l’asse della Terra si sta spostando! Ma la prova che qualcosa di epocale sta accadendo arriva quando vede la pubblicità del filo interdentale per cani. Insomma, fuori dall’armadio il mondo va a rotoli, ma si parla sempre d’altro: posteggi per mamme etero, ascolti televisivi, fake news; e le soluzioni proposte sembrano più che altro complicare i problemi. Teresa decide di tornare nell’armadio, ma ormai neppure quello è più lo stesso… E da domani, nemmeno l'Italia sarà la stessa |
Febbraio, non è tempo di moto ma abbiamo bisogno di staccare un po', il periodo è assai duro da diversi mesi (e lo sarà ancora per un po' benchè non lo sappiamo), sicuramente grazie al meteo favorevole troveremo relax sul lago di Garda, partiamo con la Panda. La prima tappa è a Lasize che ci accoglie con il Castello Scaligero, il piccolo porto e la Dogana della Serenissima. Molte località del lago (Lasize compresa) partecipano all'iniziativa Lago di Garda in Love per San Valentino, l'abbiamo scoperto per caso. La seconta tappa è a Garda, cittadina da cui il Benaco prende il nome più comune. Il solicello è benaugurante, passeggiamo lungo il molo e ci fermeremo per pranzo. Risaliamo lentamente la sponda veronese, c'è pochissimo traffico, ammiriamo i paesaggi dai finestrini, passiamo alcuni paesini già noti e verso le 17 arriviamo alla nosra tappa serale, Torbole, dove pernotteremo all'Hotel Lago di Garda, uno dei pochissimi aperti. Anche il ristorante è pretenzioso e ci fermeremo solo per l'aperitivo, a Torbole in questo periodo non c'è nient'altro aperto degno di nota e dopo una passeggiata al Casello Daziario, in paese e al punto panoramico all'imbrunire prenderemo l'auto per andare ad Arco dove troveremo un'ottima pizzeria grazie a una preliminare ricerca su TripAdvisor Il mattino dopo nemmeno la colazione dell'hotel è degna di nota non tanto per la quantità ma per la qualità e il Bian soffrirà di malesseri per tutta la giornata finchè un the pomeridialo lo libererà... questo però ci fa desistere dal fare una passeggiata su fino al Castello di Arco. Procediamo per la ben nota Riva del Garda e scendiamo la sponda bresciana fino a fermarci a Limone sul Garda dove faremo una lunga passeggiata per poi riprendere al primo imbrunire, la strada del ritorno. |
Post n°259 pubblicato il 25 Febbraio 2020 da biangege
Fuga dalla città. Sembra il nome di un cofanetto Smartbox o simili, e in effetti stiamo sfruttando uno di questi coupon che ci sono stati regalati, il periodo è critico per mille problemi in famiglia e dobbiamo staccare un attimo la spina. Il ponte di S. Ambrogio cade si sabato e domenica ma non fa niente, si va via lo stesso. Venerdì 6 pomeriggio si fanno rapidamente i bagagli e dopo l'autostrada percorreremo tutta la Val di Non da Mezzolombardo a Fondo per poi infilare la strada delle Palade col buoi incipiente, arrivando tra i prati innevati nel paese che in italiano si chiama Senale (niente a che fare con la val Senales) e in atesino sfoggia l'importante "Unsere Liebe Frau Im Walde", che vuol dire più o meno "La nostra cara Signora della Foresta" con riferimento al piccolo santuario che vediamo dalla finestra della nostra camera. Qui alloggeremo per due notti all'hotel Zum Hirschen, bello, pulitissimo, recentemente rimodernato anche se un po' troppo trendy rspetto ad altri alberghi della zona. Ottima anche la cucina. Sabato 7 abbiamo tutta la giornata e vogliamo vedere il campanile di Curon Venosta in aatmosfera infernale, dopo tante visite estive. Percorriamo allora tutta la valle fino al lago di Resia fino a giungere a destinazione. E' un incanto: il parcheggio normalmente gremito d'estate, ora è quasi deserto come deserte sono le passeggiate sui sentieri innevati. Tornando verso valle ci fermiamo dapprima a Glorenza / Glurns sia per una passeggiata che per il pranzo, visitando il piccolo ma gradevole mercatino di Natale; abbiamo anche in programma di visitare il mercatino di Natale di Merano, ma prima è d'obbligo la sosta alla Birreria Forst di Lagundo, dove usciremo carichi di diverse bottiglie sia per noi che da regalare. A Merano, lunga passeggiata nel mercatino acquistando anche qualche prodotto tipico, sia per noi che per doni... troviamo una bancarella che prepara bretzel in tutte le maniere! La cena a Merano non è degna di nota, i locali più carateristici sono prenotati da giorni, pazienza, col buio torniamo a Senale. Domenica 8 si deve già pensare a tornare ma sulla strada del ritorno abbiamo Trento. Ripercorsa tutta la Val di Non arriveremo nella città Tridentina ma i suoi mercatini di Natale sono piuttosto deludenti rispetto a quanto visto a Merano e a quanto visto in anni passati a Brunico, Bressanone e zone limitrofe. Troveremo un buon locale per pranzare e poi pian piano percorreremo un po' di statale del Brennero prima di infilare l'autostrada al crepuscolo. |
Inviato da: FotografoDilettante
il 10/01/2023 alle 15:15
Inviato da: biangege
il 30/07/2021 alle 11:12
Inviato da: cinzia
il 25/07/2021 alle 12:58
Inviato da: cassetta2
il 28/12/2020 alle 18:08
Inviato da: Mr.Loto
il 18/11/2020 alle 18:32