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La Strage delle aziende e delle piccole imprese
Un dato impressionante sulle imprese che hanno abbassanto la serranda nel 2012-13: mille imprese al giorno costrette a chiudere i battenti. Il dato piu’ allarmante degli ultimi 8 anni che sbatte in mezzo alla strada milioni di famiglie. Gli Italiani fanno la fame ed il Governo dovrebbe seriamente pensare a valutare l’apertura di mense pubbliche per distribuire pasta a chi ne facesse richiesta.
Senza parlare poi della crisi profonda dei consumi con un ridimensionamento degli acquisti. Dati allarmanti, ma nessun provvedimento legislativo viene preso in considerazione. Lo Stato anzi continua a prelevare denaro dalle casse dei pochi piccoli Imprenditori rimasti in piedi ed inevitabilmente continuano i suicidi di gente disperata che non tiene piu’ il ritmo alla recessione mondiale in atto.
L’Ente di riscossione Equitalia non ha più ostacoli Giuridici e continua a vessare i più deboli con atti costosissimi da controbattere in sedi Tributarie. Naturalmente le scappatoie fiscali per i Grandi Imprenditori sono sempre consentite e dimostrate dai dati allarmanti sul denaro che finisce all’estero.
In questo inverosimile scenario compare l’ombra della Mafia Tributaria. Troppi suicidi e fallimenti di persone commercialmente validissime fanno presagire una vessazione totale e coordinata.
Lo Stato invece di prendere in considerazione “caso per caso“ inserendo un Garante del Contribuente capace di provvedere alle ingiustizie fiscali ed alle menzogne, create a tavolino per mettere in difficoltà chi “deve chiudere“ , ignora la violazione da parte dell'Ente di Riscossione anche dei pochi provvedimenti a favore dei contribuenti e prende tempo
Mentre voci di corridoio fanno presagire ad una privatizzazione dell’Ente Previdenziale Nazionale INPS e l’Agenzia delle Entrate cerca di allontanare il rapporto diretto con il pubblico ed il cittadino, si sta sviluppando il progetto di non far più accedere il cittadino presso l’Ente.
Secondo alcune voci di corridoio sarebbe meglio che ogni cittadino si appoggiasse ad un Commercialista o Centro di elaborazioni dati poichè è intenzione dei controllori fiscali non aver più un rapporto diretto con il pubblico.
Altre spese da sostenere quindi.
Ma la sistuazione non è rosea neppure per i piccoli studi contabili poichè non basta più avere all’interno del proprio studio un programma gestionale contabile ma è necessario avere anche un Fiscalista, un Avvocato Tributarista ed anche un legale Cassazionista se si vuole essere concorrenziali con gli Studi Associati.
E quindi ecco altri professionisti disoccupati quali i piccoli ed economici commercialisti. La crisi mondiale e le strategie finanziarie non risparmiano nessuno.
Ma il malcontento del popolo incomincia a prendere coscienza e potere e le forze di Polizia incominciano ad assumere un assetto di stato di allerta contro ipotetici gesti di sommossa singola o collettiva.
Dal diario di Stefano Fetta
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