Teilhard de Chardin
Incontro con Teilhard de Chardin attraverso varie testimonianze« Intuizioni teilhardiane | UN TESTO DI ROMANO GUARDINI » |
Il Centro di Documentazione si aggiorna
Teilhard de Chardin sempre più presente nel WEB
L’attività del Centro di Documentazione Teilhard de Chardin cambia veste e la sua attività si allarga sempre di più per dare maggiori possibilità a quanti vogliono approfondire il pensiero e l’opera del padre gesuita.
Il Centro ha ampliato la sua attività aprendo la ricerca di articoli, documenti, tesi, relazioni e altro verso il versante scientifico-futuribile dell’opera teilhardiana.
Al Centro sono cominciati ad affluire documenti sulla noosfera, sulla sistemica, sulla complessità e la socializzazione dell’attività umana, sulla mondializzazione, sulla teoria quantica applicata alla coscienza religiosa e tanto altro.
Unitamente a tutto il materiale già presente nel Centro la copertura “olistica” del pensiero teilhardiano dovrebbe essere in via di completezza. Per questo il nuovo nome del Centro sarà: Centro di Documnazione Teilhard de Chardin sul futuro dell’Uomo.
Ai supporti cartacei del Centro si sta collegando un programma di digitalizzazione, ormai quasi ultimato, di tutto questo materiale che renderà più facile la ricerca. Nel Centro sono presenti a tutt’oggi oltre settemila documenti, centinaia di libri, supporti audio-video che anche se sono divisi secondo un titolario compilato ad hoc non sono di facile ricerca.
Al Centro si affiancano anche altri strumenti di consultazione.
Li eleenco per facilità:
a) il blog: http://blog.libero.it/bionoogenesi che state leggendo in questo momento;
b) il sito: http://sites.google.com/site/pellegrinodellavvenire che raccoglie e pubblica argomenti di elevato contenuto scientifico-religioso. Vi ricordo che una volta entratri nel sito andata su Mappa del sito, apritelo e eventualemte, per vedere tutti gli argomenti aprite il bottone Espandi tutto e vi appariranno tutti i titolo pubblicati.
c) i Quaderni trimestrali dedicati alla presentazione di studi e commenti di alto livello per studiosi. Fino ad oggi sono usciti cinque quaderni totalmente esauriti. Stiano preparando un nuova serie, che uscirà a partire dal gennaio 2010 e che raccoglierà tutti gli atti del Simpostio Intrnazionale tenutosi a Parigi nel 1981. Atti mai pubblicati e che sono una fonte di studio notevole perché presentarono all’epoca commenti di scienziati e professori indiani, cinesi, africani e arabi sul pensiero del Gesuita. Il secondo quaderno della nuova serie sarà dedicato alla scienza quantica e alla coscientizzazione religiosa
d) per chi volesse approfondire il pensiero di Teilhard legato alla realtà olistica del mondo in cui viviamo può collegarsi con il sito: http://biosferanoosfera.it curato dal Prof. Fabio Mantovani, profondo conoscitore del pensiero del padre ed estensore dell’ormai noto “Dizionario della Opere di Teilhard de Chardin” edito da I Gabrielli.
Spero che questi nuovi impegni favoriranno l’avvicinamento e la lettura del pensiero di Padre Teilhard de Chardin s.j., un uomo che con il suo profondo impegno di scienziato e di religioso ha tracciato nuove strade che oggi, a dispetto di tanti suoi confratelli e del magistero ecclesiastico sono state imboccate da scienziati, da biologi, da fisici, da teologi e da quanti hanno a cuore lo sviluppo del cristianesimo in una società che sembra aver perso il gusto di vivere.
Giovanni Fois
Centro di Documentazione Teilhard de Chardin sul futuro dell’Uomo
Teil 338 8048262
e/mail giovannifois2003@libero.it
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" La verità non è asltro che las coerenza totale dell'Universo in rapporto ad ogni suo punto. Perchè dovremmo mai avere in sospetto o sottovalutare tale coerenza, per il solo fatto che siamo noi stessi gli osservatori? Si continua ad opporre una certa illusione antropocentrica a una certa realtà obiettiva. E' una distinzione illusoria. La verità dell'Uomo è la verità dell'Universo per l'Uomo, cioè sempliceemente, la Verità "
"...Si potrebbe dire che oggi, come ai tempi di Galileo, ciò che più occorre per percepire la Convergenza dell'Universo, non è tanto la scoperta di fatti nuovi (ne siamo accerchiati, da restarne accecati) quanto un modo nuovo di guardare e accettare i fatti.
Un nuovo modo di vedere, connesso con un nuovo modo di agire: ecco ciò di cui abbiamo bisogno... Dobbiamo prendere posizione e metterci all'opera, presto-subito " (La Convergence de l'Univers,23 luglio 1951)
" ...Sento, come chiunque altro, quanto sia grave per l'Umanità il momento che stiamo attraversando... E tuttavia un istinto, che si è sviluppato al contatto con il grande Passato della Vita, mi dice che la salvezza per noi è nella direzione stessa del pericolo che ci spaventa tanto... Come viaggiatori presi nel flusso di una corrente, vorremmo tornare indietro. Manovra impossibile e fatale. La nostra salvezza è più in là, oltre le rapide. Nessun ripiegamento. Ma una mano sicura al timone, e una buona bussola..." ( Esquisse d'un Universe personnel, 4 maggio 1936)
Di colui che pronuncerà queste parole nell'Aeropago, ci si burlerà come d'un sognatore e lo si condannerà. "Il senso comune lo vede, e la scienza lo verifica: nulla si muove", dirà un primo Saggio. "La filosofia lo decide: nulla può muoversi", dirà un secondo Saggio. "La religione lo proibisce: nulla si muova", dirà un terzo Saggio. Trascurando questo triplice verdetto, "colui che ha visto" lascerà la piazza pubblica, e tornerà nel seno della Natura ferma e profonda. Là, immergendo lo sguardo nell'immensa ramificazione che lo sorregge e i cui rami si perdono molto lontano al di sotto di lui, in mezzo all'oscuro Passato, egli colmerà ancora una volta la sua anima della contemplazione e del sentimento d'un moto unanime e ostinato, inscritto nella successione degli strati morti e nella distribuzione attuale di tutti i viventi. -Volgendo allora lo sguardo al di sopra di lui, verso gli spazi preparati per le nuove creazioni, egli si consacreà corpo e ed anima, con fede rinsaldata, a un Progresso che trascina e spazza via persino coloro che non ne vogliono sapere. E, con tutto il suo essre fremente di ardonre religioso, lascerà salire alle proprie labbra, verso il Cristo già risorto ma ancora imprevedibilmente grande, questa invocazione, sommo omaggio di fede e d'adorazione: "Deo ignoto" [Al Dio ignoto] (L'avenir de l'homme, note sur le Progrès, 10 agosto 1920, Le Seuil, pp. 35-37)
" Adesso che, attraverso tutte le vie dell'esperienza, l'Universo comincia a crescere fantasticamente ai nostri occhi è ceramente giunta l'ora per il Cristianesimo di destarsi ad una consapevolezza precisa di ciò che il dogma dell'Universalità di Cristo, trasposto in quelle nuove dimensioni, suscita di speranze pur sollevando al tempo stesso certe difficoltà.
Speranze, certo, poichè, se il Mondo diventa così formidabilemte vasto e potente, vuol dire che il Cristo è ancor ben più grande di quanto noi pensassimo.
Ma le difficoltà, poichè, alla fin fine, come concepire che il Cristo s'"immensifichi" secondo le esigenze del nostro nuovo Spazio-Tempo senza simultaneamente, perdere la sua personalità adorabile e, in qualche modo, volatilizzarsi?
Ed è qui che risplende la stupenda e liberatrice armonia tra una religione di tipo cristico e un'Evoluzione di tipo convergente (Le Cristique, 1955)
" Nel Cuore della Materia.
Un Cuore del Mondo,
Il Cuore d' un Dio"
(da Le Coeur de laMatiere, 30 ottobre 1950)