Teilhard de Chardin
Incontro con Teilhard de Chardin attraverso varie testimonianzeMessaggi del 29/01/2009
(segue da Post precedente)
Parte seconda: LE LETTERE
Uno degli strumenti piu’ indispensabili per scoprire l’evoluzione interiore dell’anima religiosa e sacerdotale di Pierre Teilhard de Chardin è la lettura delle lettere.
Purtroppo la traduzione italiana non e’ completa; ma diamo citazione di tutto quanto e’ stato pubblicato in Italia in questo settore dell’opera teilhardiana:
-Lettere dall’Egitto 1905-1908 Morcelliana 1966
Lettere da Hastings e da Parigi 1908-1914 Morcelliana 1967
Genesi di un pensiero. Lettere dal fronte 1914-1919 Feltrinelli 1966
Lettere di viaggio 1923-1955 Feltrinelli 1962
Blondel e Teilhard de Chardin. Corrispondenza commentata da H. de Lubac Borla 1968
Convergere in altro. Lettere a Leonine Zanna Il Saggiatore 1969
Realizzare l’uomo. Lettere inedite 1926-1952 Il saggiatore 1974
Lettere ad un amico scienziato Gribaudi Editore 1968
Una delle piu ’importanti raccolte epistolari teilhatrdiane e che non ha sncora trovato un editore pronto Mi riferisco a:
Lettre intimes de Teilhard de Chardin à Auguste Valensin, Bruno de Solages, Henri de Lubac Aubier Parigi 1974
:Lettre familieres de Pierre TeilhaRD DE Chardin mon ami 1948-1955 a cura di Pierre Leroy ed edite da Le Centurion 1976
Un’altra grossa mancanza e’ la non traduzione del “ Journal” edito in tedesco da Walter Verlag in tre volumi che raccolgono i quaderni che coprono il periodo 1915-1920 (’ il primo volume che contiene gli scritti e i disegni dei quaderni dal n..1 al n. 5 che coprono il periodo 1925-1919 e’ stato pubblicato in francese da Fayard)
I quaderni del periodo 1925-1944 sono rimasti in Cina mentre gli ultimi quaderni, dal 1944 al 1955 ed altro materiale utile per il dibattito su Teilhard sono in possesso della Compagnia di Gesu’ a Chantilly.
Ci sono due importanti libri che trattano degli appunti redatti da Teilhard nei ritiri spirituali di ; anch’essi molto utili per scoprire l’uomo di fede. Sono:
Pierre Teilhard de Chardin: Notes de retraites 1919-1954 opera edita da Seuil
Jacques Laberge : Pierre Teilhard de Chardin e Ignace deLoyolo. Lee notes de retraite 1919-1954 edito da Desclee de Brouwer1971
(fine seconda parte)
Giovanni Fois
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Parte terza : come approfondire alcuni temi
Metodo:
Il Fenomeno umano, da pag.29 a 36 (nell’edizione de Il Saggiatore 1968) e da pag. 27 a pag.31 (nell’Edizione Queriniana 1995)
L’Avvenire dell’uomo ( Ed. Il Saggiatore, Opere vol. Vi)
- Note sul progresso
- La grande opzione
- Vita e Pianeti
La Scienza di fronte a Cristo (Ed:Il Segno dei Gabrielli, cit)
- Scienza e Cristo ovvero analisi e sintesi
L’Avvenire dell’Uomo
Il Fenomeno umano da pag 315 a pag 340 ( nell’Ed. Il Saggiatore, cit) e da pag. 219 a pag. 233 ( nell’Ed. Queriniana, cit)
L’Apparizione dell’Uomo ( cit.)
- La struttura filetica del Gruppo zoologico umano
- La singolarita’ della specie umana
- L’Avvenire dell’Uomo (tutto)
L’Energia umana (Ed. Il Saggiatore,Opere 11 1984 e Pratiche Editrice 1997
- Significato e Valore costruttivo della sofferenza
- Abbozzo di un Universo personalista
L’Attivazione dell’energia nell’umanita’ (Ed. IJl Segno dei Gabrielli 2004)
- La Convergenza dell’Universo
- Trasformazione e Prosecuzione nell’Uomo del meccanismo dell’Evoluzione
Il posto dell’Uomo nella natura ( Ed. Il Saggiatore, Opere vol. 11) . Vedere capitolo V. La formazione della noosfera
L’Energia Umana e la sua attivazione verso il Punto Omega:
Il Fenomeno Umano, da pag. 341 a pag 392 (nell’Ed. Il Saggiatore,cit.); dapag 237 a pag 270 (nell’Ed. Queriniana, cit.)
L’Apparizione dell’Uomo (Ed Il Saggiatore,Opere 10 1979)
- La Singolarita’ della specie umana
L’Energia Umana, tutta l’opera (ed.Il Saggiator,Opere 11)
L’Attivazione dell’energia nell’umanita’ tutta l’opera( Ed.Il Segno dei Gabrielli, cit.) specialmente :
- Universalizzazione e Unione
- Le condizioni psicologiche dell’Unificazione umana,
- Il Gusto di vivere,,
- La Riflessione sull’Energia
- L’Energia dell’Evoluzione
- L’Attivazione dell’energia umana
- Barriera della morte e co-riflessionee
La Scienza di fronte a Cristo (Ed. Il Segno dei Gabrielli, cit.)
- Salviamo l’Umanita’
(fine terza parte
Giovanni Fois
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(segue post precedente)
Apologetica:
Il Fenomeno Umano da pag.393 a pag. 406 (nell’Ed. Il Saggiatore, cit.), da pag.271 a pag. 278 (nell’Ed. Queriniana, cit.) Cfr l’Epilogo. Il Fenomeno cristiano
.L’Avvenire dell’Uomo, cit.
- Lo Spirito Nuovo
L’Energia Umana (Le due ediz.cit.)
- Lo Spirito della Terra
- Abbozzo di un universo personalista
- L’Energia Umana
L’Attivazione dell’Energia nell’umanita’ (cit)
-Abbozzo di una dialettica dello Spirito
La Scienza di fronte a Cristo (Ed. Il Segno dei Gabrielli, cit. )
- Note sul Cristo Universale
- Il Cristianesimo nel Mondo
- Qualche riflessione sulla conversione del Mondo
- Cattolicesimo e Scienza
Morale e Mistica:
L’Energia Umana (le due opere cit.)
- L’Energia Umana pag 180 a pag191
L’Ambiente Divino (le due opere cit.). Tutta l’opera
La Scienza di fronte a Cristo (cit)
- Sul valore religioso della ricerca
- Ricerca, Lavoro, Adorazione
Il Cristiano oggi:
L’Ambiente Divino ( le due opere cit.) Tutta l’opera
Le Direzioni dell’Avvenire (Ed. SEI 1996)
- Riflessioni sulla felicita’
- Il senso umano
- L’Evoluzione della castita’
- La parola attesa
- Note sulla nozione di perfezione cristiana
- Come io vedo
- Alcune annotazioni “per vederci chiaro” sull’essenza del sentimento mistico
Inno dell’Universo (ed, Queriniana, cit.)
- La Messa sul Mondo
- Il Cristo nella Materia
- La Potenza spirituale della materia
Il Cuore della Materia (ed. Queriniana,cit.)
- Il Cuore della Materia
- Il Cristico
Altro
- Forma Christi
- Le condizioni psicologiche della unificazione umana
- Come io credo
- Dominio del Mondo e Regno di Dio
- Barriera della morte e co-riflessione
- Qualche riflessione sulla conversione del mondo
- Sulle basi possibili di un credo umano possibile
- Il cuore del problema
Natura e grazia:
- Abbozzo di una dialettica dello Spirito ( vedi L’Energia Umana, cit.)
- Note sul Cristo Universale (La Scienza di fronte a Cristo ,cit)
- Cristianesimo ed Evoluzione (Come io Credo, cit.)
- Come io vedo (Le direzioni dell’Avvenire, cit.)
- Tre cose che io vedo ( idem)
- Sulle basi possibili di un credo umano comune ( L’Avvenire dell’uomo, cit.)
Opere in lingua italiana su Teilhard uomo di fede
Henri de Lubac : Il Pensiero religioso di Padre Teilhard de Chardin, Morcelliana 1967
Henri de Lubac : La preghiera di Padre Teilhard de Chardin, Morcelliana 1965
Ursula King : Cristo in tutte le cose, Ed. Messaggero2001
Canevaro ,Marchesi: Teilhard de Chardin figlio d’obbedienza, Ave 1965
Giovanni Sapienza : Sintesi in Cristo.Omega. L’evoluzione spiritualizzante nel pensiero di Teilhard de Chardin , ILA Palma 2003
Kessler, Brown: La spiritualita’ di Teilhard DE Chardin, Cittadella 1972
Henri de Lubac: Teilhard e il nostro tempo, Marietti 1969
Henri de Lubac Teilhard de Chardin, missionario del nostro tempo, Morcelliana 1967
Vuilleumier Colombano: Cristo in Teilhard de Chardin , Editrice Esperienze 1966
Robert Faricy: Teilhard de Chardin, la dottrina spirituale, Ancora 2000
Renè Vuilleumier: Cristo Cosmico, pro-manuscripto 1983
Robert Hale: Il Cosmo e Cristo, Istituto Stensen1972
Elena Cortellese Platania : Cristo nella Materia, Ediz. Dehoniane 1968
Autori var :i Il Messaggio spirituale di Teilhard de Chardin, Centro Studi San Fedele 1965
Faricy, Rooney : Il Dio in tutte le cose. Spiritualita’ e preghiera in Teilhard de Chardin Ed. Paoline 2003
J. Carles,- A. Dupleix :Teilhard de Chardin Mistico e Scienziato, Ed.Paoline 1998
Roberto Bagnulo : Fenomeno umano e ambiente divino, Il problema del male in Teilhard de Chardin, Clinamen 2001
Georges Crespy: Il pensiero teologico di Teilhard de Chardin, Borla 1963
Ferdinando Ormea :Teilhard de Chardin. Guida al pensiero scientifico e religioso Vallecchi 2 voll. 1968
Fabio Mantovani: Dizionario delle opere di Teilhard de Chardin, Il Segno dei Gabrielli, 2006
Da ultimo due opere fondamentali per lo studio della Cristologia teilhardiana, però in lingua francese:
P; Shellenbaum : Le Chriust dans l’Energetique teilhardienne, Ed. du Cerf 1971
Attila Szekeres: Le Christ cosmique de Teilhard de Chardinm Ed. du Seui)
(fine Post)
Giovanni Fois Centro di Documentazione Teilhard de Chardin
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LO SVILUPPO DELLA PERSONALITA’ SECONDO TEILHARD
Gli studiosi e gli esperti di Teilhard hanno finora poco osservato che prima di intraprendere l’esplorazione del fenomeno umano, Teilhard ci invita (o ne fa un pre-requisito) ad espandere l’intelletto e la coscienza. Teilhard invita il lettore ad un processo di auto trasformazione mediante sette nuovi “sensi”, al fine di comprendere l’ampiezza del fenomeno umano nel quadro del suo contesto evolutivo.
E’ un invito al cambiamento individuale, ad abbandonare gli usuali e ben stabili modi di pensare, di percepire e di interpretare. Così Teilhard invita all’azione per una completa trasformazione personale.
I sette sensi dell’intelletto proposti nel fenomeno umano, che consentirebbero di comprendere il vasto quadro dell’evoluzione, sono;
1- Un senso di immensità spaziale che ammette ogni cosa., dal subatomico al supergalattico e tutto ciò che vi sta in mezzo, come un’immensità nella quale possiamo seguire con le nostre menti le linee e i raggi che portano a noi da ogni oggetto, comunque lontano, racchiuso o interiore.
2- Un senso di profondità o un senso del tempo che oltrepassa gli stretti limiti degli eventi appena passati e della storia reale, i quali condizionano la percezione della nostra intera vita. Tale senso ci renderebbe capaci di intuire le sequenze senza fine del tempo, che stanno al di là della scala di riferimento umana, e di comprendere le sequanze e gli eventi di miliardi di anni di durata e di svolgimento.
3- Un senso del numero, il quale denota interdipendenza e interazione con la “sconcertante moltitudine di elementi materiali e viventi dimostra attraverso ogni movimento e cambiamento”. Ciò equivale all’espressione con un filo d’erba non può essere strappato senza il tremolre di una stella; ossia che il più semplice atto si riflette su miriadi di cose attorno ad esso.
4- Un senso di proporzioni, che riconosce nella nostra ragione livelli su livelli di organizzazione dell’universo, ciascuno esplicitamente la sua unica propria realtà: il mondo dei quarks e degli atomi con le sue leggi ed interazioni, il mondo dei minerali e dei cristalli, il mondo degli animali e delle piante, il mondo dell’uomo con le sue uniche leggi ed interazioni, ecc… il tutto esteso dal micro ai macrosomi.
5- Un senso di qualità che riconosce determinate fasi nuove nello sviluppo evolutivo e la completa perfezione ed eccellenza in ciascuno di esse, pur senza isolarne o bloccarne il processo o senza “rompere” l’unità fisica del mondo.
6- Un senso del movimento che percepisce, al di sotto dell’apparente immobilità, lentezza e ripetitività del mondo, uno sviluppo in atto, che avverte la spinta interna e la potenza esplosiva nel senso di un irresistibile movimento verso la creazione di novità evolutive.
7- Un senso dell’organico che “scopre i legami fisici e l’unità strutturale al di sotto delle giustapposizioni delle successioni e delle moltitudini” attraverso i quali lo sviluppo naturale di ogni processo e di ogni struttura è visto come un organico e autentico fenomeno, parte dall’ecologia naturale dell’universo.
La necessità, suggerita da Teilhard, di un nuovo modo di “vedere” ponendo a fuoco i nostri occhi, è piuttosto in contrasto con gli esercizi psicologici che predominano in Occidente. Negli ultimi decenni il mondo Occidentale è stato invaso da una miriade di tecniche e di metodi per lo sviluppo della personalità, per la crescita o trasformazione, per l’espansione della coscienza per la realizzazione delle proprie capacità potenziali, per divenire ricco, forte, saggio e felice. Sono tecniche e metodi alloctoni, provenienti dal vicino e lontano Oriente, oppure autoctoni, risultato della stessa mentalità Occidentale e di ricerche sulla crescita, la gioia e la felicità.
Con pochissime eccezioni significative, questi metodi sono centrati sul personale, come espressione particolare della tendenza “io-mio-me” così diffusa negli anni ’60 e ’70.
L’invito di Teilhard a sviluppare i “sette sensi” consentono di vedere le cose in modo nuovo, con una visione dilatata del”continuum” spazio-tempo.
L’accresciuta comprensione del personale e, nello stesso tempo, la nuova importanza dell’individuale come parte del fenomeno dell’uomo nel processo di convergenza e completamente evolutivo, conducono dallo “sforzo personale” allo “sforo umano”.
In realtà essi convergono e<scoprono un nuovo significato, il tutto all’interno del fenomeno umano. Ciò è illustrato da un relativo processo di integrazione e di avanzamento evolutivo verso l’unione del punto Omega, stimolato – come lo concepisce Teilhard in una delle più complesse nozioni del fenomeno – dell’interazione di due energie: l’energia tangenziale e l’energia radiale.
JANIS ARNOLD ROZE
(in IL FUTURO DELL’UOMO n.3 estate 1981)
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" La verità non è asltro che las coerenza totale dell'Universo in rapporto ad ogni suo punto. Perchè dovremmo mai avere in sospetto o sottovalutare tale coerenza, per il solo fatto che siamo noi stessi gli osservatori? Si continua ad opporre una certa illusione antropocentrica a una certa realtà obiettiva. E' una distinzione illusoria. La verità dell'Uomo è la verità dell'Universo per l'Uomo, cioè sempliceemente, la Verità "
"...Si potrebbe dire che oggi, come ai tempi di Galileo, ciò che più occorre per percepire la Convergenza dell'Universo, non è tanto la scoperta di fatti nuovi (ne siamo accerchiati, da restarne accecati) quanto un modo nuovo di guardare e accettare i fatti.
Un nuovo modo di vedere, connesso con un nuovo modo di agire: ecco ciò di cui abbiamo bisogno... Dobbiamo prendere posizione e metterci all'opera, presto-subito " (La Convergence de l'Univers,23 luglio 1951)
" ...Sento, come chiunque altro, quanto sia grave per l'Umanità il momento che stiamo attraversando... E tuttavia un istinto, che si è sviluppato al contatto con il grande Passato della Vita, mi dice che la salvezza per noi è nella direzione stessa del pericolo che ci spaventa tanto... Come viaggiatori presi nel flusso di una corrente, vorremmo tornare indietro. Manovra impossibile e fatale. La nostra salvezza è più in là, oltre le rapide. Nessun ripiegamento. Ma una mano sicura al timone, e una buona bussola..." ( Esquisse d'un Universe personnel, 4 maggio 1936)
Di colui che pronuncerà queste parole nell'Aeropago, ci si burlerà come d'un sognatore e lo si condannerà. "Il senso comune lo vede, e la scienza lo verifica: nulla si muove", dirà un primo Saggio. "La filosofia lo decide: nulla può muoversi", dirà un secondo Saggio. "La religione lo proibisce: nulla si muova", dirà un terzo Saggio. Trascurando questo triplice verdetto, "colui che ha visto" lascerà la piazza pubblica, e tornerà nel seno della Natura ferma e profonda. Là, immergendo lo sguardo nell'immensa ramificazione che lo sorregge e i cui rami si perdono molto lontano al di sotto di lui, in mezzo all'oscuro Passato, egli colmerà ancora una volta la sua anima della contemplazione e del sentimento d'un moto unanime e ostinato, inscritto nella successione degli strati morti e nella distribuzione attuale di tutti i viventi. -Volgendo allora lo sguardo al di sopra di lui, verso gli spazi preparati per le nuove creazioni, egli si consacreà corpo e ed anima, con fede rinsaldata, a un Progresso che trascina e spazza via persino coloro che non ne vogliono sapere. E, con tutto il suo essre fremente di ardonre religioso, lascerà salire alle proprie labbra, verso il Cristo già risorto ma ancora imprevedibilmente grande, questa invocazione, sommo omaggio di fede e d'adorazione: "Deo ignoto" [Al Dio ignoto] (L'avenir de l'homme, note sur le Progrès, 10 agosto 1920, Le Seuil, pp. 35-37)
" Adesso che, attraverso tutte le vie dell'esperienza, l'Universo comincia a crescere fantasticamente ai nostri occhi è ceramente giunta l'ora per il Cristianesimo di destarsi ad una consapevolezza precisa di ciò che il dogma dell'Universalità di Cristo, trasposto in quelle nuove dimensioni, suscita di speranze pur sollevando al tempo stesso certe difficoltà.
Speranze, certo, poichè, se il Mondo diventa così formidabilemte vasto e potente, vuol dire che il Cristo è ancor ben più grande di quanto noi pensassimo.
Ma le difficoltà, poichè, alla fin fine, come concepire che il Cristo s'"immensifichi" secondo le esigenze del nostro nuovo Spazio-Tempo senza simultaneamente, perdere la sua personalità adorabile e, in qualche modo, volatilizzarsi?
Ed è qui che risplende la stupenda e liberatrice armonia tra una religione di tipo cristico e un'Evoluzione di tipo convergente (Le Cristique, 1955)
" Nel Cuore della Materia.
Un Cuore del Mondo,
Il Cuore d' un Dio"
(da Le Coeur de laMatiere, 30 ottobre 1950)