Seduto su un divano, intento nel dolce far nulla, vengo investito da una bellissima brezza primaverile che entra da una finestra affacciata su un immenso verde.
Connetto così la mente al corpo che gode di quella sensazione di freschezza e mi accorgo che stranamente non manda segnali di dolore o di disagio.
Mi rendo conto che dopo tanto, troppo tempo il mio corpo sta bene.
La cosa mi è ancora più chiara guardandomi allo specchio o toccandomi i capelli.
E' in corso una specie di "rifioritura" ed è evidente.
Anche le battaglie del quotidiano, che tanto mi hanno indebolito fino a poco tempo fa, sembrano non toccarmi: "Piccoli problemi risolvibili".
Come fanno gli atleti quando vincono, sto urlando la mia vittoria.
Perchè si vuole bene a chi sta male e si abbandona chi sta bene?
Quale assurdo istinto è questo?
Che sia quello del medico premuroso o della crocerossina devota?
Che sia quello del mal comune mezzo gaudio?
Perchè quando uno esce dal "Club degli sfigati" non è più un socio desiderabile?
Io sto Imparando a non giudicarmi, a essere paziente e amorevole.
Sto ricercando e costruendo uno stato di benessere, scaturito dal fidarmi di me stesso.
Sto veicolando la mia energia, la mia aggressività il mio istinto persecutorio in un percorso di trasformazione.
Mi sono reso conto che più sarò a mio agio "da solo" meno tenderò ad impostare relazioni con elementi di squilibrio.
Non voglio più essere dipendente e tantomeno indipendente,
bensì interdipendente.
....... Black il redivivo
Inviato da: MakingMusic
il 08/11/2011 alle 19:13
Inviato da: mira703
il 16/10/2011 alle 14:17
Inviato da: nientepvt
il 25/08/2011 alle 14:53
Inviato da: lara382
il 03/08/2011 alle 02:00
Inviato da: nientepvt
il 24/07/2011 alle 15:02