Eccomi tornata a testa in sù, meno male c'è la forza di gravità o non so come avrei fatto a resistere dodici gg in brasile!
Stupidaggini a parte, son rientrata lunedi pomeriggio da un lungo viaggio dall'altra parte dell'emisfero, devo ammettere che la stanchezza del volo si è fatta sentire parecchio, il jatlag per nulla perchè mentre ero via ho sempre tentato di mantenere gli orari di sveglia e di ritirata strategica più o meno simili a quelli italiani, in pratica mi alzavo alle 06.00 (ora italiana 10.00) e andavo a letto ora brasiliana 22.00 ora locale 02.00, dormivo tanto lo ammetto ma mi ci voleva!
Cosa dire, i miei occhi in dodici giorni hanno divorato dettagli e colori e pasaggi a piu' non posso ci vorrebbe un mese a descrivere tutto minuziosamente come piace a me!
Ho visto molta natura, ho visto distese di spiaggia con sabbia bianca e poco affollate, ho visto spiagge affollate, ho parlato con la gente del posto, mi son sentita una mosca bianca e flacida in mezzo a loro, ho visitato paesetti, ho visto le favelas mentre correvo in furgone, son stata al mercato in mezzo alla miseria e allo sporco, ho visto donne comprare galline vive per pranzo e portarsele a casa sotto braccio, ho trovato due portafogli per terra, mi svegliavo e dopo la doccia andavo a stendermi sul dondolo fronte oceano e stavo a contemplare il paradiso per ore, ho girato negozietti, ho comprato sette paia d'infradito forse otto da regalare e da tenere, ho consumato ben 400 tra foto e filmati, ho camminato, son stata distesa per ore, ho sguazzato nell'acqua calda e tranquilla e anche in mezzo alle onde, ho mangiato aragoste, ananas, patate, bistecche da chilo, bevuto succhi di arancia e maracuja fatti in casa, ho assaggiato 12 gg d'estate nel bel mezzo di un inverno, ho ascoltato per 12 gg la loro musica, non ho mai acceso una tv, non ne ho nemmeno sentito la mancanza, non sentivo la mancanza del caffè del the delle merendine delle brioches col capuccino, ero estasiata dal vento e dal sole. Ho sopportato 32°C costanti all'ombra da un giorno all'altro, ho dormito senza aria condizionata e anche con il lenzuolo, stavo stesa ore con il corpo metà al sole e metà all'ombra, mi son abbronzata senza lampade, mi son scottata le spalle, son stata male, ho pianto, ho riso, ho sentito la saudade al contrario, mentre ero lì al caldo invidiavo voi al freddo, ho visto sgranare sognanti gli occhi di una brasiliana coetanea quando le ho detto che venivo da venezia, a riconferma che non è vero che l'erba del vicino è sempre la più verde.
Ho visto bambini di 4 o 5 anni portare il carretto per una monetina, ho visto tanti bambini uno piu' bello dell'altro, con i ricciolini scalzi e vestiti con braghette e canottierine colorate, poveri ma sempre con un sorriso fantastico per tutti!
Ho visto gente vivere sulle spalle dei loro bambini, ho visto sporcizia e malattie, ho mangiato le bistecche piu' buone della mia vita acqua dessert riso e vari contorni tipici loro per la bellezza di 8 euro in un ristorante bellissimo con veduta su olinda ed oceano!
Ho visto il caos di Recife e la quiete di Olinda, ho visto anche la .luna di mattina ed è vero che si vede opposta alla nostra! Ho visto le stelle ad occhio nudo risplendere come fari nella notte, ho visto cani andare d'accordo tra loro e passeggiare liberi nelle spiaggie affianco ai loro padroni e non al guinzaglio come da noi.
Ho visto gente vivere di frutta caduta dagli alberi, ho visto un ragazzo andare a pescare verso la barriera corallina con una barchetta fatta di corteccia e come remo un ramo lunghissimo e flessibile, ho visto la natura nella sua forma originale, gli alberi di caucciu', le coltivazioni di canna da zucchero, cavalli che "brucavano" liberi senza recinti, mucche capre e cavalli insieme, ho visto strade di terra riempirsi di fango dopo due gocce di pioggia in pieno centro paese, ho visto cabine telefoniche intonate al paese, fatte a forma di noce di cocco , di gallina (puerto gahlina), di conchiglia. NON HO TROVATO CARTOLINE ma migliaia di magliette bianche orrende con la stampa del nome del paesetto, quelle che nn compreresti nemmeno per il parente antipatico.
Ho conosciuto una generazione di cani passeggiare e giocare insieme, (nonna mamma e nipotino), la nonna si chiamava Lua era una boxer di razza, che mi è venuta a salutare la mattina della partenza e non ho potuto fare a meno di fotografare anche loro.
Mi resterà un bel ricordo di quest'esperienza, mi resterà anche la convinzione che il tanto agoniato paradiso non è la classica spiaggia con palme ed oceano... ma la propria casa...
Inviato da: perlina1972
il 26/07/2007 alle 17:05
Inviato da: ladyblack81
il 14/03/2007 alle 15:56
Inviato da: ladyblack81
il 14/03/2007 alle 15:55
Inviato da: ladyblack81
il 14/03/2007 alle 15:54
Inviato da: ladyblack81
il 14/03/2007 alle 15:54