Creato da: garfield007 il 31/10/2008
Considerazioni da working holiday maker a beneficio di amici e conoscenti vicini e lontani
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Il segreto per vivere in Australia
Post n°42 pubblicato il 11 Settembre 2009 da garfield007
Tre milioni e mezzo di abitanti. A Melbourne. Tre milioni e mezzo di abitanti e non solo trovo sempre gli stessi mendicanti e pazzoidi. Non solo incontro sempre sull'autobus una signora di origini lettoni (o lituane, faccio sempre confusione) che mi dice che gli australiani difficilmente danno confidenza e con la quale parlo di politica internazionale. Ma qualche settimana fa uscivo dal centro italiano di cultura, stavo attraversando la strada, e dall'altra parte chi vedo? Tre milioni e mezzo di abitanti e una vastità di sobborghi. Vedo la ragazza cinese con cui ero uscito qualche mese fa. "You said you called me to go to a jazz concert. You never called". La serata fallimentare dell'hot pot. Le avevo davvero detto che l'avrei chiamata per andare a un concerto jazz? Le ho detto di nuovo che l'avrei chiamata e ovviamente non l'ho fatto. Tre milioni e mezzo di abitanti. Oggi, uscito dal lavoro, vado a tagliarmi i capelli. Decido di cambiare barbiere. Non più i cinesi. Vado da un occidentale a Box Hill. Tre milioni e mezzo di abitanti. Entro e chiedo se ha tempo per un taglio. Il tizio è alto, coi capelli bianchi raccolti in una coda di cavallo, la camicia bianca fuori dai jeans, stivali, occhiali da sole in testa, alto come un lampione. Sembra uscito da un film di Tarantino. E' un salone misto. Nel senso che taglia i capelli sia a uomini che donne. Ha altri collaboratori. Una ragazza attraente seduta mentre le fanno la piega, mi guarda e sorride. Io la fisso. Il tizio mi dice di tornare dopo dieci minuti per il taglio. Io ringrazio. Guardo di nuovo la tipa. Molto carina. Mi sorride di nuovo. Abbozzo un sorriso da malato di diarrea. Poi esco. Quando succede così, che una mi sorrida, intendo, immagino due opzioni: a, sono diventato improvissamente fighissimo; b, è una psicopatica. Solitamente è la seconda. Tre milioni e mezzo di abitanti. Torno dopo dieci minuti. La tipa è ancora lì. La ragazzina che lavora come shampista mi lava i capelli. E all'improvviso ho una folgorazione: quella che mi sorride è la ragazza che qualche mese fa ho abordato alla fermata dell'autobus e che non mi ha mai richiamato. Il caso vuole che mi facciano sedere vicino a lei. Arriva il tizio - quello uscito dal film di Tarantino - per tagliarmi i capelli, e lei dice: "Do you remember me?". Io, senza occhiali, faccio ancora più fatica a parlare e sentire - ogni miope potrà confermarvelo. "Yes, now I do". Dico io. Così il barbiere - che si rivela simpatico - scopre come ci siamo conosciuti e ci prende in giro dicendo che deve cominciare a frequentare anche lui le fermate dell'autobus. Per fare conversazione - per questo preferisco i barbieri cinesi, quelli non dicono una parola, solo per chiedere i soldi alla fine - mi chiede se seguo il football. "No, I find it quite boring". Il tizio smette di tagliare i capelli e mi fissa costernato nello specchio. "Boring?!". "Yes. Could you please cut my hair anyway?". Perché dunque ho cambiato barbiere? Perché mi è stato suggerito da Miroslav. Il ragazzo slovacco che vive con me. Al quale da tempo volevo dedicare un post. Il barbiere di Tarantino mi pettina come fossi il fratello sfigato di Two and a half man. Io, per far colpo sulla tipa carina, gli chiedo per favore di spettinarli un po'. Ed esco come fossi Johnny Rotten travestito da Enzo Jannacci. Prima di andarmene saluto la tipa. "I'll see you at the bus stop", dico. "Which one?" dice il barbiere, che ci ha preso gusto a scherzarci sopra. "Which one?" le chiedo io. "I don't live there anymore". Proprio non ne vuole sapere. Pazienza. Poco prima, il barbiere mi rivela la sola regola da sapere per vivere in Australia. "People just talk about football here. Man and women. On Monday morning, on the weekend, during the week. You have to follow football. As soon as you arrive you have to pick up a team, otherwise you can't make any friends, mate". Ora lo so. Ora che parto fra un mese e il campionato sta per finire. Poco male, vedrò chi vince e salirò all'italiana sul carro dei vincitori. Cheers, mate.
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il 18/10/2009 alle 19:18
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