perchè la felicità non si ruba. Ho provato a tuffarmici. Ma non era felicità. Era melma. Ora sono a bordo. Con i miei sensi di colpa, la melma, il cuore rotto.
E la mia insufficienza d'amare.
Il mio amare non basta. non riempie. è insufficiente. sto cercando qualcosa di buono da ricordare. ma non c'è.
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blog finito
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Qui nel cuore, forse, o meglio ancora:
una ferita inferta col coltello,
lama d’inganno, taglio di rifuto,
da cui sfugge la speranza
colano le emozioni, la sete, i sogni.
Desiderare, volere, non bastare,
disillusa ricerca del motivo
che spieghi un senso.
Un senso che non c’è.
questo è che duole, forse qui nel cuore.
riscrittura da «Os poemas possíveis» José Saramago
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Post n°6 pubblicato il 09 Settembre 2008 da blimunda.settelune
Lei, come la luna, guardava il mare e si specchiava nell’infinito volgersi dell’onda, si inabissava nel mistero dei suoi occhi (azzurri, verdi, grigi?) a volta a volta tenero, o spietato, o sognante, e spandeva il suo sguardo come raggi di luna cercando di penetrare gli abissi della sua anima. Con voluttà s’immergeva dentro la sua figura, l’afferrava con gli occhi, con le braccia, e il suo cuore si liberava del rumore di sé per ascoltare quel lamento indomabile e selvaggio. Nessuno in fondo agli abissi di del mare, e di lui, è disceso mai, nessuno conosce gli intimi suoi tesori, intrappolati nel fondo della paura di essere ferito e defraudato. Ma non importa, ormai. Il mare, lui, è con lei, la trascina. E lei, luna, sorride, possibile; prende forma di baci, di braccia, verso le onde, e andrà con lui ad amarlo, a vivere tremando di futuro, a sentirlo veloce, secondi, secoli, eternità, niente. E l’amerà tanto, che quando verrà qualcuno – e non lo si vedrà, non si potranno udire i suoi passi – a richiederla (è il suo padrone, era sua), quando la condurranno, docile, al suo destino, lei si volterà indietro a guardarlo. E lui vedrà che ora è sua, finalmente. chissà se le mie parole hanno avuto un significato in quel tempo e in quello spazio. per te.
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Donarsi.
Oltre.
e rimanere qui
con il dono di me
nelle mani
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(elaborazione grafica di Mathjs)
Molti cuori
hanno battuto
su questa Terra
raccontando
la loro storia
a coloro
che
non hanno avuto
amore
su questa Terra
.
nero il silenzio
che si fa strada dentro
morsi e rimorsi
e mi divora il cuore
è sempre la stessa storia
un' altra cosa che ho perso
fuori la sera
leggera
si scava un posto
nel bel mezzo del giorno
e avanza a grandi passi
inghiottendo la città
io
che l' ho cercata in strada
una nuova intensità
e per rifarmi gli occhi
ho ballato tutta notte
abbracciato stretto
all' inquietudine che ho
di vivere in dissolvenza
come un sogno che si disfa
alle prime luci dell' alba
e intanto il suono
che guida le mie dita
intorno questa canzone
ha cullato le mie ansie
verso più verdi malinconie
sulla deriva delle emozioni
dove mi trovo naufragando
sconfitto e grigio
come il cielo di milano
ed un sapore di vuoto
poggiato come un bacio
impalpabile sulle labbra
la danza triste
dei 100 e uno adii
.
Piango nel mare
Così che le mie lacrime si confondano con le lacrime del mondo.
Urlo sul fondo
così che il mio dolore si versi nell'immensità. O nel nulla.
.
trovò un mondo
sotto le palpebre
di stelle incollate alla terra
e margherite cadenti
dall'alto di un cielo
verde
rise di lei
aprì gli occhi
e capì
che avrebbe
sempre
valso
la pena
guardarsi.