Creato da blimunda.settelune il 04/09/2008

insufficienza

d'amare

 

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Post n°10 pubblicato il 14 Settembre 2008 da blimunda.settelune



ho dormito. o forse no. ho sognato. ma forse no.






Cammino scalza nel buio freddo e bagnato.
Nel cielo l'assenza complice della luna e delle stelle.
So che c'è una strada.
Non so dove ma so che devo andare.
Ho freddo, sento aghi nei piedi nudi.
Cammino lenta ma una lieve paura si incolla alla pelle.
I piedi stanchi e il respiro corto  indicano che è già passato un po' di tempo.
Mi fanno compagnia i suoni della notte che leniscono l'angoscia che serpeggia lungo le gambe.
Inizia a piovere. gocce lente. affannose. corte. fredde.
I vestiti si incollano al corpo i movimenti rallentano non sento più niente.
So che c'è una strada.
Non so dove ma so che devo andare.









la foto è di Alain Daussin

 
 
 
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 Donarsi.

Oltre.

 

e rimanere  qui
con il dono di me
nelle mani

 

.



(elaborazione grafica di Mathjs)


Molti cuori
hanno battuto
su questa Terra
raccontando
la loro storia
a coloro
che
non hanno avuto
amore
su questa Terra

mathjs



 

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nero il silenzio
che si fa strada dentro
morsi e rimorsi
e mi divora il cuore
è sempre la stessa storia
un' altra cosa che ho perso

fuori la sera
leggera
si scava un posto
nel bel mezzo del giorno
e avanza a grandi passi
inghiottendo la città

io
che l' ho cercata in strada
una nuova intensità
e per rifarmi gli occhi
ho ballato tutta notte
abbracciato stretto
all' inquietudine che ho
di vivere in dissolvenza
come un sogno che si disfa
alle prime luci dell' alba

e intanto il suono
che guida le mie dita
intorno questa canzone
ha cullato le mie ansie
verso più verdi malinconie
sulla deriva delle emozioni
dove mi trovo naufragando
sconfitto e grigio
come il cielo di milano

ed un sapore di vuoto
poggiato come un bacio
impalpabile sulle labbra





la danza triste
dei 100 e uno adii

roman dransky

 

.

Piango nel mare
Così che le mie lacrime si confondano con le lacrime del mondo.

Urlo sul fondo
così che il mio dolore si versi nell'immensità. O nel nulla.




 

 

 

 

.

trovò un mondo
sotto le palpebre
di stelle incollate alla terra
e margherite cadenti
dall'alto di un cielo
verde
rise di lei
aprì gli occhi
e capì
che avrebbe
sempre
valso
la pena
guardarsi.

ballolentodelcuore

 

fotografia

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