Creato da blimunda.settelune il 04/09/2008

insufficienza

d'amare

Messaggi di Settembre 2008

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Post n°19 pubblicato il 24 Settembre 2008 da blimunda.settelune







Essere un lato di un triangolo non è una cosa bella. Direi. E' una cosa brutta. Di più. E' devastante.  Quando scopri di essere solo uno di tre lati sei perduta. Non ti trovi più. Tutto ciò che sei si slabbra in ciò che sei stata: insufficiente. Laddove ti sentivi piena ti senti vuota. Laddove ti sentivi bella ti senti insulsa. Laddove ti sentivi amata ti senti respinta. Laddove amavi ti senti  difettosa.
       Sei il lato più corto.
Quando sei il lato di un triangolo succede che la persona che senti più vicina è proprio lei, l'altra. Perchè lui non ti ha tradito con lei, nè ha tradito lei con te. Lui amava entrambe. Lui costruiva due amori gemelli. Due edifici cominciati nello stesso tempo. E investiva le stesse energie, le stesse emozioni, gli stessi mattoni. Coltivava entrambe con la stessa intensità. Nutriva entrambe con la stessa fame.

Lei è quella che senti più vicina. E così succede che vi parlate. Per capire per tirar fuori le cose per disprezzarlo per giustificarlo per confrontarvi e sviscerarvi.   Senti che nessuno può comprenderti come lei. Perchè è vero che ci sono sofferenze uguali simili pari. Se ne parli con mille, mille ti diranno. Ma per voi è diverso. E' stato diverso. E' stato diverso perchè è stato uguale. Stesso uomo. Stesso amore. Costruzioni gemelle. E succede che così scopri tutto.  E cominci a capire che vi state facendo male. Vi state picchiando. Nel tentativo di aiutarvi. E non ti rimane niente. Nemmeno un'illusione. Lei ti fa leggere il loro amore. i loro gesti. le loro parole. e tu leggi. leggi. leggi. e sono le tue.

E allora 
non puoi fare a meno di pensare a tutte le volte che gli hai detto ti amo. e a lui che lo diceva a te. e anche a lei.
Alle volte che gli dicevi che era il tuo semprepensiero, ed era vero, un tarlo, un'ossessione, un chiodo ficcato in testa. e a lui che lo diceva a te. e anche a lei.
Alle volte che gli dicevi che volevi essere unica per lui, come lo era lui per te, e cercavi  delle nicchie di desiderio e di amore e di comprensione e di comunione  che fossero unicamente vostre. e pensi  a lui  che divideva le nicchie con un'altra. non eri unica per lui.
Alle volte che gli dicevi che non avevi tempo per nessun'altro che lui. e a lui che divideva il suo con l'altra.
Pensi a come ti sei donata a lui. completamente. non lasciandoti nemmeno un pezzetto fuori. e ora non sai come riacchiapparti. e pensi a lui, che  si è donato a te a giorni alterni a ore alterne a minuti alterni.
Pensi alle volte che gli dicevi quanto ti infiammasse pensare a lui alle sue mani al suo corpo nudo nel letto alla sua bocca e lo cercavi sul tuo corpo, e alle volte che lui ti diceva anch'io....ma pensava a te. e all'altra. si eccitava per te. e per l'altra.
Pensi alle volte che  gli dicevi che le emozioni che ti regalava lui non le avevi mai provate prima, tante prime volte assaporate regalate cercate. e a lui che ti divideva con un'altra.
Pensi alle volte che lo stringevi forte perchè non volevi staccarti da lui. e a lui che ti abbracciava e non voleva andare via. e non voleva andare via nemmeno dall'altra.
E pensi alle volte che gli dicevi, ogni giorno,  ti scelgo amore, tu sei la mia scelta oggi, la mia scelta consapevole, la mia scelta matura, la mia scelta d'amore. E a lui, che non ti ha scelta mai.
Pensi a quella volta che ti sei riempita di lui, l'hai bevuto perchè rimanesse dentro di te. e a lui che partiva per andare a riempirsi dell'altra.
Pensi a tutte le volte che ti ha detto mi manchi. E ora tu lo sai. Che gli mancavi tu. E anche l'altra.
Pensi alle volte che gli andavi incontro, gonna, autoreggenti (amore metti quelle nere) e nient'altro sotto se non il tuo desiderio liquido e alle sue mani che ti cercavano subito e le tue  e la tua bocca incontro al suo desiderio mentre ancora guidava. E pensi a lui e alle volte che forse  ha chiesto a lei di ripetere ciò che lo faceva impazzire quando lo facevi tu......
Pensi alle volte, tante, in cui cercavi di capire la sua sofferenza, il suo disprezzo del mondo, il suo malessere della vita e gli facevi mille domande, cercavi delle piattaforme di comprensione, di penetrare la sua corteccia, di farlo sentire amato, lui che sembrava così infelice. Pensi a quanto desideravi donargli un po' di felicità.  E a lui. che mentiva.
Pensi alle volte che ti diceva sei bellissima, e tu ti sentivi bella davvero, felice di essere bella per lui. E a lui, che lo diceva anche all'altra.
Pensi alle volte che gli dicevi che era bellissimo. che lo amavi con tutta te. che era il tuo vero primo amore. E a lui. che chissà se ha una classifica. chi delle due ha i capelli più belli. gli occhi più profondi. la pelle più liscia. la risata più coinvolgente. il seno più sodo. le gambe più magre. la mente più ricca. l'ironia più divertente.
Pensi alle volte che l'urgenza ti spingeva a prenderlo subito appena fermi e finalmente quando lo sentivi dentro di te glielo dicevi sei mio. E alle volte che lui lo diceva a te. sei mia. e lo diceva anche all'altra.
E pensi che tu non sei stata unica per lui. Mai. Neanche un giorno. Un'ora. Un minuto.

sei stata metà.

Sei stata solo un lato.

 Un lato corto. Verticale. Che ti attraversa. Ti lacera. E ti svuota.






foto di Paul Mahder

 
 
 

 























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 Donarsi.

Oltre.

 

e rimanere  qui
con il dono di me
nelle mani

 

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(elaborazione grafica di Mathjs)


Molti cuori
hanno battuto
su questa Terra
raccontando
la loro storia
a coloro
che
non hanno avuto
amore
su questa Terra

mathjs



 

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nero il silenzio
che si fa strada dentro
morsi e rimorsi
e mi divora il cuore
è sempre la stessa storia
un' altra cosa che ho perso

fuori la sera
leggera
si scava un posto
nel bel mezzo del giorno
e avanza a grandi passi
inghiottendo la città

io
che l' ho cercata in strada
una nuova intensità
e per rifarmi gli occhi
ho ballato tutta notte
abbracciato stretto
all' inquietudine che ho
di vivere in dissolvenza
come un sogno che si disfa
alle prime luci dell' alba

e intanto il suono
che guida le mie dita
intorno questa canzone
ha cullato le mie ansie
verso più verdi malinconie
sulla deriva delle emozioni
dove mi trovo naufragando
sconfitto e grigio
come il cielo di milano

ed un sapore di vuoto
poggiato come un bacio
impalpabile sulle labbra





la danza triste
dei 100 e uno adii

roman dransky

 

.

Piango nel mare
Così che le mie lacrime si confondano con le lacrime del mondo.

Urlo sul fondo
così che il mio dolore si versi nell'immensità. O nel nulla.




 

 

 

 

.

trovò un mondo
sotto le palpebre
di stelle incollate alla terra
e margherite cadenti
dall'alto di un cielo
verde
rise di lei
aprì gli occhi
e capì
che avrebbe
sempre
valso
la pena
guardarsi.

ballolentodelcuore

 

fotografia

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