The Wall

FARE LA COSA GIUSTA O LA COSA FACILE?    Che sberlone mi sono presa sta volta .....

Ecco il muro quotidiano. Sta volta lo sentito bene in pieno viso! Sbam! Azz... che botta! Sta volta sono stata forse troppo ottimista.
Ho organizzato una festa di compleanno a sorpresa per il mio compagno .... i 40, sono importanti. L'idea malsana: riuscire a far venire anche il suo piccolo bambino (ovviamente io non sono la madre del piccolo).
Ho invitato gli amici più cari e le rispettive famiglie.
Ho invitato suo figlio e la madre di suo figlio, tramite l'intervento della sorella.
Ci ho sperato tanto, tantissimo. Finalmente avrebbe potuto spegnere le candeline con in braccio il suo adorato figlio.

Ciccia, no, non è possibile. La madre ha declinato l'invito per se e per il proprio figlio il motivo sono ovviamente io. "Troppo presto, bisogna andare cauti ...con un bimbo in così tenera età..." A ognuno le proprie idee, ed in quanto tali vanno rispettate.

Ma quante cose potrei spiegare ..... io, figlia di divorziati, un pessimo rapporto con mio padre, un rapporto fantastico con uno dei miei tanti patrigni. Io che vedevo mia madre uscire e mi dicevo:" Ma tua figlia non ti basta???". Io ora posso capire quello che provava mia madre. E sempre io che ero abituata ad avere mia madre tutta per me ... quando si è manifestato il primo "fidanzato".... ho patito le pene dell'inferno, mai stata così gelosa, mai. Ma questo, perchè ero stata abituata a vedere mia madre da sola .....
Ora si nega al mio compagno la possibilità di festeggiare un banalissimo compleanno col proprio figlio .... Ho proposto anche la possibilità della mia assenza. Organizzo ma non partecipo, non voglio una festa per il mio compagno, voglio che lui abbia la possibilità di festeggiare col proprio figlio!

Nella mia vita ho impiegato 21 anni ad unire una famiglia, oggi la mia è una famiglia.

Ho impiegato 21 anni e non è uno scherzo, 21! Solo ha 21 anni ho potuto avere nella stessa stanza tutta la famiglia di mia madre, di mio padre e del patrigno. E' stato un momento per me estasiante, finalmente ....TUTTE LE PERSONE CHE CONSIDERO UNA FAMIGLIA UNITE IN UN UNICO POSTO ...ed è stato possibile solo quando ero in ospedale in prognosi riservata.... MA DOVRA' ESSERE COSI'???  E da allora siamo una famiglia. E' proprio vero che chi non vive le esperienze sulla propria pelle non può capire. Io ero l'equivalente del bimbo del mio compagno .... e potrei dire ad entrambi i genitori quando il piccolo inizierà a soffrire di questa situazione. Non ora, è troppo piccolo. Ora è tutto bello, è tutto un gioco, sono tutti "dade e dadi".

Il pupo inizierà a soffrire quando in età scolastica vedrà gli altri bambini avere un'unica cameretta, due unici genitori, uniti. Inizierà a notare molte differenze, e li sicuramente comincerà a farsi le prime domande .....senza trovare risposte.

E' ovvio che sia io che lei saremo sempre gelose l'una dell'altra. Se mai avrò dei figli con lui, non oso immaginare le situazioni "pesanti" che si potranno creare .... non oso e non voglio immaginare. Ma quello che dico io è che ognuna di noi due deve seguire un proprio percorso con una propria motivazione:

* io devo cercare di comportarmi al meglio per il bene del mio compagno e questo implica necessariamente far star bene anche il bambino
* lei deve impegnarsi a far star bene il proprio figlio e questo implica che il padre di lui sia sereno

Scopi diversi con alla fine le stesso risultato (due faccie della stessa medaglia).

Perchè è ancora così difficile oggi  accettare queste situazioni "allargate"? Viverle e costruirle per il bene dei piccoli?

Io sono disposta a gioire della presenza del bambino e della madre del bambino e non è facile ma è così, la situazione non cambia e non può cambiare. Mi dispiace che lei non sia pronta a fare altrettanto. Devo solo augurarmi che presto comprenda la differenza tra LA COSA GIUSTA e LA COSA FACILE.
E' facile nascondere la testa sotto la sabbia per non vedere una situazione che non ci piace.
Il giusto è per il bene di una terza persona, mettere da parte i propri sentimenti, e cercare di disegnare la strada migliore che gli si possa prevedere ...la strada più serena..... cercare di rimuovere gli ostacoli che possano in futuro segnare il percorso di brutti sentimenti, quali gelosia, frustrazione, senso di impotenza.

Ci chiediamo oggi perchè i nostri giovani non hanno ambizioni? Perchè non sanno affrontare le vicissitudini che la vita ci sbatte davanti giorno dopo giorno? Il perchè? La risposta è di un semplice quasi disarmante. Basta! Basta! Basta pensare che i figli che mettiamo al mondo sono i "Nostri" figli... I nostri figli sono persone, da proteggere si, sicuramente, da guidare. E' nostro compito rimuovere quanti più ostacoli possibili dal loro percorso ......  senza però frenarli con scuse e pensieri dettati in realtà dal nostro egoismo...ma loro sono dotati di una loro vita.... di loro sentimenti che non sempre coincidono con i nostri.

Chissà se quando diventerò anch'io madre mi ricorderò le mie esperienze, le mie attuali convinzioni e ....chissà se sarò capace di metterle in pratica.

Peccato, peccato davvero. Mi dispiace moltissimo per il mio compagno.
Almeno lui non sapeva nulla di tutto ciò e non potrà nemmeno soffrirne o dispiacersi ... ora mi lecco le mie ferite e mi metto al lavoro. Forse sono stata troppo affrettata, forse troppo incredula della razionalità e della lungimiranza del prossimo ....

Però posso capirla.... non è sempre facile capire la differenza tra  la cosa giusta e la cosa facile... ci riproverò per la festa dei 41 ..... io non demordo.