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Messaggi del 07/03/2005

Messaggio N° 1465 07-03-2005 - 22:26

Il dolore, la rabbia e l'ipocrisia.

Digiland vi segnala il Forum
"
Terrorismo Internazionale"
per discutere di questo argomento!


Perdere la vita nel momento in cui meno te lo aspetti, quando pensi di essere ormai al sicuro... e ad opera del "fuoco amico"... Già... il cosiddetto "fuoco amico", quello che procura un dolore ancora più grande... proprio perché la morte, quella morte che non ti aspetti, arriva da un errore, da una fatalità. Incidenti che in queste condizioni si sono sempre verificati e sempre si verificheranno...

E' successo anche a me in una notte irachena... Di ricevere il "fuoco amico" e non dagli americani... ma dagli stessi Italiani... da giovani ragazzi dell'esercito che sparavano al buio contro di noi pensando fossimo miliziani... a noi è andata bene... ieri invece a Nicola Calipari no. Non me la sono sentita di condannare allora i ragazzi che ci spararono addosso quando io ero in Iraq... non me la sento ora di condannare quei ragazzi Americani che hanno sparato al check point... Almeno sin quando non saranno chiariti i fatti.

Comunque, ovviamente con gli evidenti errori commessi, non posso pensare che abbiano sparato sapendo che a bordo di quell'auto c'erano degli agenti dei servizi segreti Italiani con la giornalista ex ostaggio delle milizie irachene. E proprio per questo poi ti assale la rabbia... una vita spezzata a causa di un errore, a causa di un mancato coordinamento, a causa probabilmente della mancanza di esperienza dei militari addetti al check point... la vita di una persona che si e impegnata con l'unico fine di riportare in libertà e soprattutto viva la giornalista rapita... rischiando la propria di vita incondizionatamente e donandola a questa giornalista... facendogli scudo con il proprio corpo pur di salvarla...

Una rabbia indescrivibile... E non venitemi a dire che era il suo lavoro perché questo lavoro, come qualsiasi altro, può essere fatto in tanti modi... può essere fatto dando il minimo e fregandosene, può essere fatto facendo finta di "non vedere"... oppure può essere fatto dando tutto se stesso a quello in cui credi!!!!

E da qui nasce l'ipocrisia... l'ipocrisia di una parte di popolo Italiano... (e qui includo anche una parte politica), lo stesso popolo che critica chi va in iraq, che ha sempre criticato questo tipo di lavoro... la stessa parte politica che prima critica il loro stesso rappresentante poiché all'inizio di questa settimana è andato a Budrio (BO) a dare il saluto ai militari che stanno per partire per l'Iraq per dare il cambio all'attuale contingente... perché secondo loro non si vanno a salutare i militari che sono "invasori"... E che poi si dice addolorata per la morte di Nicola Calipari... Innalzandolo ad eroe.

Ipocriti!!!!! Siete solo degli ipocriti! E la lista degli ipocriti in questo caso è lunga... Da chi non è mai stato indulgente con le forze dell'ordine in genere e specialmente con quelle che partecipano alla missione Irachena... le stesse delle quali Nicola faceva parte... ma che ora elogiano e innalzano ad eroi i funzionari del Sismi, alla stessa stampa... fortemente critica quando gli fa comodo ma riconoscente quando criticare sarebbe controproducente per le vendite dei loro giornali.

Sono contento che la Signora Sgrena sia stata liberata. Se potessi la inviterei solo a ricordare d'ora in poi che la vita le è stata donata dalle stesse persone che sono state apostrofate ad "invasori". Da un uomo che per salvarla ha dato la sua di vita, lasciando la moglie e due figli.

E a questa parte di popolo Italiano e di politici, vorrei dire solo di essere coerenti sempre. Anche in questi casi. Se sono critici quando è semplice esserlo, lo siano anche quando è difficile e se ne assumano le responsabilità.!!! Io oggi, seppur contento per la liberazione della signora Sgrena, non ho nulla da festeggiare. Anzi ho da piangere per la morte di un uomo che credeva nelle stesse cose in cui credo io ed aveva i miei stessi ideali.

Un Maresciallo dell'Arma dei Carabinieri

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Articolo pubblicato da: anonimus1969


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