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Messaggi del 30/03/2005

Messaggio N° 1493 30-03-2005 - 21:42

Recensione: "Camilla nella nebbia" di G. Pederiali

Digiland vi segnala il Forum
"
L'ultimo libro che ho letto..."
per discutere di questo argomento!


L’idea di un thriller ambientato a “Passerano Marmorito”, come ha dichiarato Faletti in un’intervista a proposito del suo ultimo libro, certamente non intriga.
Forse non siamo abituati a leggere suspense che si svolgono in tranquille case italiane, in paesini di campagna di cui conosciamo bene gli abitanti che siamo portati a definire “normali”
Insomma, io, come molti altri, ho sempre pensato che il vero thriller sia quello straniero. Come si può, infatti, imbastire una suspense nella nostra solare Italia, affascinati come siamo da vicende che si svolgono nelle vie nebbiose di Londra, piene di mille segreti, o nei vicoli misteriosi e affascinanti di Parigi?
Per non parlare dell ‘America, patria del thriller e del noir per eccellenza.
Eppure, Agatha Christie, che di gialli se ne intendeva, ha sempre sostenuto che la natura umana è uguale dappertutto sia tra i ricchi, che tra i poveri, e le vicende “ di sangue” sono sempre le stesse sia che avvengano in una grande città, sia in un piccolo paesino di campagna (vedi St. Mary Mead che è stato teatro di cruenti omicidi) all’apparenza tanto tranquilli.
Da tempo, quindi, mi sono abituata a adocchiare nelle librerie anche autori di suspense italiani che, lo confesso, ho scoperto purtroppo da poco.
Eppure la nostra tradizione ospita scrittori italiani di “gialli” veramente bravi. Chi non conosce Camilleri con il suo Salvo Montalbano, e poi Carlotto e così via........
Tra i miei preferiti, lasciando sempre in testa Montalbano, ci sono il Commissario Cataldo di Guicciardi, il Commissario Bordelli di Vichi, e, improvvisamente, finalmente una donna.
Ecco apparire l’ispettrice di polizia Camilla Cagliostri, nata dalla penna di Giuseppe Pederiali, un modenese abitante a Milano già autore di parecchi romanzi tra cui L’osteria della fola.
Il romanzo di cui parlo si svolge a Modena che ospita in modo semplicemente “adeguato” un serial Killer violento ed efferato come Jack lo Squartatore, come lo strangolatore di Boston ecc..
Non solo omicidi “classici” italiani quindi, tipo uccisioni di prostitute, omosessuali, drogati, ma anche omicidi efferati con un rituale ben preciso che indicano lo stesso assassino, un movente che all’inizio non esiste, difficile da scoprire, fino a che non si trova il filo classico, cioè il legame che appunto lega le vittime tra loro.
In CAMILLA NELLA NEBBIA nei giorni del Pavarotti International, quando la città è in fermento, giovani donne della Modena “bene” sono uccise e travestite da prostitute.
Sembra un gioco macabro, forse qualche ricco annoiato che si diverte in un modo alquanto particolare?
Importante: l’assassino lascia confetti sul luogo del delitto!!!!!!
L’ispettrice Cagliostri, che si occupa dell’indagine è una bella ragazza giovane, risoluta con un carattere forte e anche un po’ scostante con tutte le insicurezze tipiche della donna sola, con qualche ombra nel proprio passato che a sprazzi riaffiora per darle forza oppure abbatterla.
L’indagine la coinvolgerà totalmente, anche nella vita privata, in quanto incontrerà un uomo che le farà perdere la testa, ma che non riuscirà, comunque, a distoglierla dal suo obiettivo principale che è ovviamente la scoperta dell’assassino.
Contro il parere dei superiori individua una traccia e la segue a testa bassa, tenacemente, portando alla luce piccoli scandali, segreti che si celano in provincia, sotto un’aurea di apparente rispettabilità.
Il personaggio di Camilla è preciso, lei si definisce individualista e disobbediente, un personaggio sicuramente ben riuscito che ritroveremo in altre storie di Pederiali.
La nebbia, evocata dal titolo, non è solo quella tipica della Pianura Padana, ma è l’essenza stessa che si nasconde tra le sottili fessure della città, che sa, non sa, dice, non dice, nasconde, copre.
Ovviamente, come in tutti i gialli che si rispettano, l’assassino sarà scoperto, anzi la sua identità è praticamente già nota molto prima della fine, ma verrà a galla una verità che sarà molto dolorosa ed amara.
Il romanzo si sviluppa all’inizio lentamente, poi coinvolge in una suspense discreta fino ad arrivare ad un finale forse un tantino scontato e prevedibile ma, sicuramente la narrazione è riscattata dall’insieme dei personaggi così verosimili e ben delineati
I brani dedicati a Modena, sono secondo me, suggestivi e delicati e, pur nella descrizione di una provincia corrotta, l’atmosfera riesce ad essere densa, dolce, avvolgente
Mi sento di consigliarne la lettura e io stessa spero di leggere ancora avventure di Camilla, sperando siano sempre altrettanto coinvolgenti!!!!!

Inoui



Articolo pubblicato da: Inoui


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