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Messaggi del 09/05/2005

Messaggio N° 1541 09-05-2005 - 18:46

In memoria di Peppino Impastato

Digiland vi segnala il Blog
"
radiout"
per dire la vostra su questo argomento!


Cinisi, paesino della provincia di Palermo, poche anime, molto verde attorno e un aeroporto internazionale in zona, dedicato a due grandi magistrati, Falcone e Borsellino. Di Cinisi fanno parte molte persone semplici, che vivono alla giornata, che si accontentano di ciò che gli viene concesso e che hanno imparato a vivere in funzione delle opere di mafia, abbassando il capo e proseguendo per la loro vita. Si porta rispetto a un boss, si ringrazia la mafia per il lavoro che concede, ci si fa la propria strada quando si vede anche solo per caso azioni malavitose. Fortunatamente però esistono delle minuscole gocce nel mare che cercano di ribellarsi, di non accettare le ingiustizie, di far alzare lo sguardo anche a chi ha paura di farlo. Questo è quello che è accaduto a Cinisi. Anche Cinisi aveva la sua piccola goccia, chiara e lucente che si voleva ribellare. Giuseppe Impastato, conosciuto da tutti come "Peppino", giovane del paese che non ammette più le ingiustizie che lo circondano. La sua rabbia e la sua voglia di riscatto riesce a coinvolgere chi lo circonda: amici, la madre, il fratello. Poche persone che amandolo gli stanno accanto anche in silenzio. La madre sembra essere l'esempio ad hoc per questo, perché stare accanto al figlio e seguirlo significava distruggere la propria famiglia, già, perché Peppino non è il ragazzino di provincia che cerca di fare l'eroe, Peppino è il ragazzo di provincia che si avvicina alla politica con i pochi mezzi che quella realtà gli permette e che ha la forza di dire a voce alta che la mafia non è un fenomeno positivo. Mettersi contro la mafia non è però un gioco, specie in una terra come la Sicilia. Per Peppino mettersi contro la mafia era ancora più pesante, significava mettersi contro i signori del paese e ancora di più, mettersi contro il proprio padre. Già, il padre. Il padre di Peppino non era un uomo qualunque. Era un uomo al servizio della mafia, uno dei tanti burattini che la mafia manovra a suo piacimento. Peppino comincia interminabili lotte contro il padre, denuncia fatti, azioni, pensieri che nessuno aveva mai avuto il coraggio di dire. Attiva una radio, "Radio Out" per dar voce ai suoi pensieri, schernisce i boss di quella realtà, li prende in giro, si mette contro di loro anche alle elezioni del paese. Comincia a essere un uomo scomodo quel ragazzo e se gli era stato permesso per un po' di dire e fare, quello che voleva dire e fare, adesso era arrivato il tempo di fargli capire che non era più tempo di giocare. Ma la mafia non ama molto le parole, il ragionare, i compromessi, l'arrivare a un punto comune, la mafia preferisce agire, in maniera forte, in maniera da dare una lezione anche a chi lontanamente potesse avere il pensiero di agire contro questa. Era il 9 maggio 1978, Peppino muore. Una scarica di esplosivo lo fa saltare in aria.


Avrei potuto fare un mucchio di soldi con una storia del genere. Avvincente, emozionante, ma soprattutto vera. Già, vera! La realtà infatti molti anni fa mi ha strappato l'idea! Questa infatti non è il frutto di una fantasia, ma di un fatto realmente accaduto. In memoria di quella vita dilaniata 27 anni fa, stroncata dalla mafia per punire un giovane e per dare un insegnamento a chi avesse voluto seguire le sue orme. La sua morte forse non ha avuto una risonanza nazionale, quell'importanza che, invece, a parer mio, si meritava, ma fortunatamente rimane chi lo ha sempre seguito, chi si è avvicinato al forum sociale che in suo onore è nato e continua ad aver vita proprio a Cinisi, chi ha conosciuto la storia attraverso il film "I cento passi"; tutta gente che non ha reso vana la sua morte.


A volte si va alla ricerca dei mezzi giusti per diventare eroi, Peppino lo è diventato senza volerlo e neanche saperlo.


A Peppino Impastato, all'uomo che ha detto ciò che gli molti altri hanno paura di dire, perché, LA MAFIA UCCIDE, MA IL SILENZIO PURE!


nalya


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Articolo pubblicato da: nalya

Messaggio N° 1539 09-05-2005 - 09:50

Che sorpresa! Un mondo virtuale affascinante

Digiland vi segnala il Forum
"
Chatta che ti passa!"
per discutere di questo argomento!



Avevo sentito parlare di Internet ma non sapevo di cosa si trattasse precisamente. Avevo chiesto spiegazioni a mio fratello che da poco aveva acquistato un pc e quindi aveva la possibilità di collegarsi alla rete che per sentito dire avrebbe spopolato negli anni successivi. A quanto pare avevano ragione, in quanto allo stato attuale quasi ogni abitazione ha un pc.


Ma torniamo a mio fratello, sto parlando di circa 7 anni fa, le spiegazioni che mi diede non furono esaurienti, non capivo a cosa servisse Internet e soprattutto che uso avrei potuto farne io, a parte il fatto che a quel tempo non sapevo nemmeno come si accendesse un pc. Lasciai cadere l’argomento dopo aver navigato con lui nella rete un paio di volte. Il mio giudizio fu negativo. Dopo un paio d’anni però ho acquistato un computer, sempre un po’ titubante, ma con una voglia di scoprire come funzionava esilarante e capii che per approfondire l’argomento era meglio seguire un corso base, il quale mi istruì quel poco che bastava per non aver il terrore che quando accendevo il pc non funzionasse più perché si bloccava o se ne usciva una finestra anomala che mi chiedeva cose che per me non avevano un senso e quindi nemmeno una risposta.


L’insegnante del corso in una lezione ci consigliò di provare a creare e quindi pubblicare in internet un sito personale e questo mi entusiasmò , fu una sfida per me non da poco in quanto non avevo la minima idea di come si potesse fare però avevo frontpage e sapevo che studiando un po’ come funzionava avrei potuto creare delle pagine web tutte mie. L’insegnante ci diede delle dritte per quanto riguarda le società che vendevano o davano in omaggio lo spazio web, quella che usava lui era in inglese e io non conoscendo questa lingua rinunciai.


Chiesi in giro ad amici che avevano da più tempo di me esperienza in tale materia e mi consigliarono di fare una ricerca con i motori predisposti a tale ruolo proprio in rete e fu così che mi imbattei in Digiland. Le pagine web erano pronte, non erano il massimo però ero alle prime esperienze, volevo avere la soddisfazione di vederle pubblicate e seguii così le istruzioni che mi venivano date dalla sezione predisposta a tale ruolo da Digiland. All’inizio non ci riuscivo e dopo vari tentativi decisi di prendere in considerazione la chat perché sapevo che si poteva comunicare in tempo reale e quindi avrei potuto chiedere aiuto senza aspettare risposte che avrebbero impiegato probabilmente non poco tempo ad arrivare. Cliccai su quella parolina che vedevo sempre vicino agli altri link e mi si aprì un mondo che non sapevo esistesse, o per meglio dire, un mondo di cui avevo sentito parlare ma non ne conoscevo le potenzialità.


Scrissi con non poca titubanza in chiaro chi sapeva la procedura esatta per pubblicare un sito in quanto non ci riuscivo, ma con mia sorpresa cominciarono ad arrivarmi messaggi privati di persone che stavano chattando, io risposi ad alcuni chiedendo le informazioni che mi interessavano ma nessuno mi poté aiutare, però ricordo le ultime parole che mi disse un uomo con il quale parlai prima di uscire dalla stanza di chat: Fai la brava ti raccomando!


In quel momento non capii a cosa si riferisse, ma poi incuriosita dalla facilità con cui si poteva comunicare e relazionarsi con estranei/e ritornai nella stanza e cominciai a chattare rendendomi conto che la chat è una cosa meravigliosa, ma dalla quale bisogna sapersi tutelare perché proprio per la facilità con cui ci si può accedere si trovano persone meravigliose ma anche qualche “personaggio” da lasciar perdere. W la chat dunque e speriamo che questo mezzo meraviglioso che fa tanta compagnia a chi ne ha bisogno venga sempre usato per il motivo per cui è stato creato, comunicare anche a grande distanza, eliminare l’incombenza del tempo e dello spazio tra i popoli nel mondo.


Sito web: http://digilander.libero.it/stella112/


stella112


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Articolo pubblicato da: stella112

Messaggio N° 1538 09-05-2005 - 09:32

Digiricetta: dolcetti alla Nutella

Digiland vi segnala il Forum
"
L'arte della cucina"
per discutere di questo argomento!











Ingredienti

  • uova*
  • zucchero
  • olio di semi
  • farina
  • Nutella

* Pesatele senza guscio e prendete lo stesso peso di tutti gli altri ingredienti.

Preparazione

Mettete tutto nel mixer o frullate con quello a pistone.

Potete usare una teglia imburrata o per farli tipo baiocchi prendete pirottine.

Versate un cucchiaio di composto poi uno di Nutella e infine un altro di composto, infornare a 140° nel ripiano basso e controllarli.

Appena dorano sopra son pronti, consumateli tiepidi.

Sono meglio dei Baiocchi Mulino Bianco e per farli non perderete più di un'ora.

Buon appetito.


giugnox66


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Articolo pubblicato da: giugnox66

Messaggio N° 1537 09-05-2005 - 09:19

Come difendersi dai raggi solari

Le raccomandazioni che ci vengono fatte normalmente sono che durante l’estate non ci si dovrebbe mai esporre al sole tra le 11.00 e le 15.00, mentre bisogna indossare sempre cappello, occhiali e maglietta e utilizzare creme con fattore di protezione alto. Anche indossare occhiali scuri che proteggono la pelle delle orbite, particolarmente sensibile ai tumori, significa salvaguardare gli occhi dalla cataratta precoce e da danni alla retina. Nei bambini, è consigliabile evitare l’esposizione ai raggi solari diretti per quelli che hanno meno di 6 mesi. Fino a questa età, i piccoli vanno sempre tenuti all’ombra: la loro pelle infatti non è ancora fornita di meccanismi di difesa naturali, non hanno cioè ancora messo a punto lo strato corneo e la regolazione della produzione di melanina.


Le creme solari di uso comune sono di due tipologie: quelle che contengono filtri chimici che assorbono i raggi dannosi UV e quelle che contengono schermi fisici, ossidi di minerali che riflettono i raggi UV. Per definire la potenza di una crema è stato identificato il fattore di protezione solare (SPF) espresso da un numero: tanto più alto è il numero, tanto più le creme dovrebbero proteggerci dal rischio eritemi. I filtri medi, con SPF: 15-20, sono più la soluzione ottimale anche per i bambini, poichè la vera discriminante per scongiurare gli eventuali danni cutanei, è il tempo di esposizione.


Le creme solari hanno scarsa protezione verso i raggi UVA, mentre danno una buona protezione verso i raggi UVB. Ma i raggi UVA, che hanno energia 100 volte inferiore rispetto ai raggi UVB, sono presenti con la stessa intensità per tutta la giornata, dal mattino alla sera, e soprattutto sono la causa dei tumori cutanei. Siccome oltrepassano anche i vetri dell’auto, l'unico modo per minimizzarne i rischi connessi all'esposizione è quello di limitare il tempo di permanenza sotto i raggi solari.


Gli schermi solari, contenenti alcuni ingredienti come lanolina, olio di mandorle, burro di cacao e antiossidanti che possono dare reazioni di sensibilizzazione, possono provocare reazioni fotoallergiche, in individui sensibilizzati, che interessano tutta la cute, ma anche reazioni fototossiche che sono confinate nella sede di fotoesposizione. Ciò dipende dall'azione della crema: in passato si pensava che i prodotti per la protezione solare avessero un’azione occlusiva e di effetto schermo, più recentemente si è appreso che le sostanze organiche che le compongono si legano ai recettori degli estrogeni alterando il comportamento cellulare del primo strato cutaneo.
Un'azione simile è riscontrabile negli autoabbronzanti, in cui grazie alla presenza di una sostanza particolare di origine zuccherina, il diidrossiacetone che si lega alle proteine dello strato corneo, cioè alle cheratine, si formano sostanze colorate giallo-brune che donano alla pelle un colorito del tutto simile a quello che si ottiene dopo un’esposizione al sole.


L'arrossamento che compare la sera invece, dopo un'intera giornata trascorsa all'aperto, va curato con l'uso di creme lenitive a base di ossido di zinco e magnesio silicato che svolgono un’azione astringente e antinfiammatoria pur non essendo farmaci. Se si desidera unire all'azione rilassante anche quella estetica e di mantenimento dell'abbronzatura sarà utile usare creme a base di grassi vegetali come il burro di karité, di avocado o di mango, di germe di grano e di soia che reidratano la pelle senza irritarla. La loro azione nutriente si espleta, quando le sostanze grasse vengono assorbite dalla cute e si mischiano immediatamente con quelle già prodotte dal nostro corpo, allo scopo di proteggerci.


luc_30


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Articolo pubblicato da: luc_30


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