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Messaggi del 12/06/2005

Messaggio N° 1573 12-06-2005 - 22:48

Il romanzo rosa: Come le palme al sole, ottava puntata

Digiland vi segnala il Forum
"
L'ultimo libro che ho letto..."
per discutere di questo argomento!


Quella mattina Boris si alzò molto presto: non aveva trascorso una nottata tranquilla, non aveva quasi chiuso occhio, troppo preso dai suoi pensieri. Decise che prima di uscire con la sua barca, era il caso di andare a vedere come aveva trascorso la serata la piccola Anne. Arrivò con passo spedito nella tenuta ed incontrò Juliette. «Buongiorno Juliette. Passato una buona serata?» chiese con il suo fare cortese e gentile. Mentre accarezzava il cane, la cuoca rispose «Serata? Qui non c'è stata nessuna serata. Il signor padrone è ripartito per Parigi dopo circa un'ora dal suo arrivo e tra i suoi bagagli ha messo anche Anne!»

«Vedo che Gustave ha usato la sua solita finezza» osservò sarcastico. «Tipica di un elefante all'interno di un negozio di porcellana!». «E' vero Boris, hai proprio ragione! Ora scusami, non me ne volere, ma ho mille cose da fare ora che sono rimasta solo io.» E così facendo si congedò dal giovane russo, il quale la salutò ancora con fare gentile, scusandosi per averla distolta dalle sue faccende. Con il cane al seguito, Boris lasciò la tenuta e si diresse verso casa sua. Era solo a casa in quel momento e dopo aver dato da mangiare a Igor si allungò nel letto della sua stanza. Poco più in là, sul tavolo, campeggiava in bella mostra la foto di Laure e subito balzò nella sua mente il suicidio della sua donna.

Erano sulla scogliera dall'altra parte dell'isola, Laure gli aveva confidato il suo tradimento e la conseguenza del suo gesto. Laure fu costretta a lasciare Boris... così voleva Gustave, così voleva "quel fratello" che l'aveva messa con le spalle al muro: «Lascia quel russo... o tutta la famiglia abbandonerà te!» continuava a dirle... ma lei non aveva mai trovato la forza di lasciare Boris, così come Gustave non aveva mai trovato la forza di dar seguito alle sue parole... in fondo era sempre sua sorella e non l'avrebbe mai abbandonata.

Gustave decise di agire con astuzia. Iniziò a far frequentare la casa ad un suo amico di nome Jean, che fisicamente ricordava molto Boris, ma moralmente non aveva nulla in comune con il transiberiano. Con un po' di diffidenza Laure cominciò a frequentare Jean, approfittando anche del fatto che Boris dovette tornare in Russia per un paio di mesi. Non c'era niente tra Laure e Jean, solo la voglia di Laure di colmare l'immenso vuoto che Boris le aveva lasciato. Jean ne approfittò con infinita contentezza di Gustave. Ma una cosa non fu prevista: Laure rimase incinta. Jean voleva solo divertirsi con la bella Laure. Sciolse una droga nel Martini di Laure non certo perché sentisse il bisogno di diventare padre, ma solo per battere il russo... ancora tanto presente nella mente e nel cuore di Laure anche se non era lì accanto a lei.

Da quel momento non si seppe che fine fece Jean, scomparve dalla circolazione così come scompaiono le foglie dai rami in autunno. Laure era in preda alla disperazione, non riusciva a spiegarsi come era riuscita, anche se drogata ed ubriacata a dovere, a fare una così crudele carognata a Boris. Aveva deciso di dirglielo appena tornato dalla Russia... ma Laure fu ancora più sconvolta perché Boris Aristov non portava rancore o rabbia. Se possibile l'aveva perdonata prima ancora che Laure parlasse ed anzi aveva deciso di fare da padre al nascituro perché era troppo l'amore che nutriva nei suoi confronti.

Paradossalmente fu questo il fatto che segnò la morte di Laure: pervasa dai sensi di colpa, sentiva di non meritare un uomo che l'amava, che si sarebbe preso cura di lei nonostante tutto, che si sarebbe preso cura di un bambino non suo, che le avrebbe salvato la reputazione davanti al mondo civile! Così...chiese a Boris di salire insieme sulla scogliera e lì avvenne quello che il ragazzo neanche osava immaginare. Laure gli prese le mani «Boris, io ti ho sempre amata con tutta me stessa ma mi rendo conto che il tuo amore per me è addirittura più grande del mare che ho dietro di me. Questo ti porta a sacrificare la tua vita, ed io questo non lo posso accettare, tu non meriti una donna come me... meriti di meglio...»

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Articolo pubblicato da: maryintown, Padrino1979, salote, suede68


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