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Messaggi del 30/11/2005

Messaggio N° 1703 30-11-2005 - 22:03

VIA PASOLINI

 
E' in uscita in questi giorni nelle librerie un dvd - prodotto da Rai Trade - intitolato “Via Pasolini” che vuol essere un excursus nelle diverse partecipazioni televisive del regista, poeta e saggista Pier Paolo Pasolini che narra di se stesso.
Sinceramente ci si poteva aspettare di meglio anche perché gli spezzoni scelti seppur molto significativi (ci sarebbe da chiedersi obiettivamente cosa poteva essere non significativo nelle parole di un genio di tale portata, dove anche le virgole assumevano una valenza espressiva), sono comunque piccole parti di discorsi intellettualmente molto vasti.
 
Se si può utilizzare un ingrato paragone culinario ci si trova di fronte ad antipasti che stuzzicano l'appetito ma non lo saziano.
Ebbene nonostante ciò, e di fronte alla delusione iniziale, è importante comunque citare quest'iniziativa perché
indubbiamente di grande valore se rapportata al silenzio in cui in tutti questi anni la televisione italiana, e tutti i grandi mass media nazionali, ha ricoperto una delle personalità  fondamentali e fondanti del nostro '900.
Si parte con brevi cenni biografici: dal rapporto con il padre, che Pasolini definisce “drammatico”, all'auto-esilio in Friuli dopo la scomparsa del fratello partigiano durante il secondo conflitto mondiale, all'incontro risolutivo con il marxismo.
In effetti è difficile selezionare una serie di concetti per cui definire il pensiero del regista, perché anche nelle minuzie le sue parole trasudano sempre un grande respiro e un'immensa originalità non di maniera, ma piuttosto viscerale e vissuta. Concetti mai banali, mai scontati, mai retorici o autocelebrativi, lontanissimi dai discorsi che sentiamo oggi alla televisione, anche in programmi che hanno ambizioni pseudo-intellettuali o informative.
E soprattutto Pasolini non voleva rassicurare, piuttosto colpire per stravolgere un mondo che non amava, che trovava profondamente anti-democratico. Non temeva l'impopolarità e nemmeno lo scontro verbale, il fine era spronare e spiegarne il perché.
Oggigiorno siamo pateticamente anestetizzati da trasmissioni dove persone improvvisate esperte in tutto vanno in televisione per dichiarare per esempio che sono contro la fame in Africa. Quando (e se) il presentatore chiede semplicemente: “Perché?”, vediamo affogare le stesse in sguardi imbarazzanti pieni di vuoto, si perdoni l'ossimoro, e il meglio che si ottiene è un retorico: “Perché non è giusto.” Persino monsieur De La Palisse arrossirebbe di fronte a tanta banalità spesa per problematiche immensamente gravi.
Pasolini non era così. Ogni attacco o difesa sono sempre estremamente circostanziati perché vissuti, esperiti, frutti di studi profondi e di una capacità analitica rara.
 
Ci sono due spezzoni bellissimi tratti dalla stessa intervista di Biagi del 1969 che bisogna assolutamente citare per esplicitare questi commenti.
Biagi: “Il Vangelo la consola?”
Pasolini: “Mah... non cerco consolazioni. Le consolazioni sono sempre retoriche, insincere, irreali...”
Biagi: “Quali sono le persone che ama di più?”
Pasolini: “Le persone che amo di gran lunga di più sono quelle che possibilmente non hanno neanche la quarta
elementare, ma non ci legga della retorica in tutto questo. Gli analfabeti o le persone con meno della quarta elementare posseggono una grazia. La cultura piccolo-borghese porta sempre a delle corruzioni e a delle impurezze.”
 
Sentirsi schiacciati dalla forza e dalla virulenza delle idee di Pier Paolo Pasolini. Ecco, questo è un sogno ancora
realizzabile.
suede68

Messaggio N° 1702 30-11-2005 - 19:13

EROS RAMAZZOTTI

Eros Ramazzotti: "dove c'è musica"... riciclata.
 
In questi giorni è uscito il nuovo CD di Eros Ramazzotti, uno dei cantanti più conosciuti in Italia e all'Estero, un personaggio che negli ultimi anni ha fatto parlare molto di sè, anche se spesso a suo discapito, viste le sue disavventure sentimentali.
...
Ho ascoltato il cd e ho trovato in esso tantissime belle parole, pensieri nei quali mi ci ritrovo, espressioni di una sofferenza che ha vissuto sulla sua pelle, inquietudini velate con melodie ritmiche.
Devo ammettere che alcuni brani sono davvero molto, ma molto belli, come il singolo che canta insieme ad Anastacia, che ritengo essere la classica voce da duetto.
10 e lode.
 ...
Però... c'è un però...
 ...
Da un punto di vista musicale, il nostro caro EROS, nonostante i suoi 42 anni suonati, non si decide a maturare.

Imperterrito percorre suoni già sperimentati, suonati e risuonati...

Addirittura una canzone: Bambino nel tempo, ha lo stesso attacco iniziale di un suo vecchio successo: Più bella cosa.
...
Mi domando: ma EROS che bisogno ha di auto - plagiarsi ???
 
E c'è di più: corre il rischio di prendere la D'Alessionite con il suo fare tutte canzoni fotocopia !!!!
Certo sono orecchiabili....bisogna pensare al commerciale....va bene anche il fatto che vuole mettere in musica le sue vicissitudini di vita.......

"...prima con l'incontro della sua anima gemella - Stella Gemella - poi la conoscenza della donna dei suoi sogni - Più bella cosa - e la consapevolezza che non ne esistono altre simili - Un'altra Te - ( e meno male aggiungerei io ) - poi la crisi...l'abbandono.....i ricordi - Un'emozione per sempre- ..... e poi la certezza che il mondo fa schifo in cerca di un amore condiviso - La Nostra Vita -  " ....
 
...Beh EROS direi che adesso sia arrivato il momento di cambiare...
di fare la svolta professionale che gli manca per diventare un pilastro da trasmettere alle nuove generazioni...
...insomma è arrivato il momento di CRESCERE...
altrimenti finisce col somigliare a MAX PEZZALI ( ex 883 ) l'eterno Peter Pan del commerciale Made in Italy nonostanti sia un ultraquarantenne un tantino appesantito.
 
Ottimo CD EROS:  ma aspettiamo e speriamo nel prossimo. 
In Bocca al LUPO.

julia974

Messaggio N° 170130-11-2005 - 10:09

IL MALE DI VIVERE

Una notizia ansa battuta pochi minuti fa riferisce che stando ad alcuni dati sostenuti dall'Associazione Docenti Cattolici, in Italia ci sarebbero circa 800mila giovani che soffrono del cosidetto Male di Vivere.

Troppo spesso ci si sente pressati in una società come quella attuale, dove c'è la filosofia dell' Avere e non quella dell' Essere, dove è fondamentale restare al passo dei tempi e della tecnologia se non si vuole < correre il rischio > di essere emarginati da tutti gli altri..... una società dove è importante restare nella massa, nei luoghi comuni, essere in altre parole < NORMALE > .
 
Ma cosa significa essere normali? Rispettare le REGOLE ? Ma poi quali regole sociali , imposte da chi? e Perchè ?
 
In caso contrario....si è completamente matti, folli, pazzi.
 
Nel nostro paese, in base a dei dati Istat, muoino più giovani per suicidio che per AIDS, cancro o droga.
 
Ma allora perchè non cominciamo a porci delle semplici domande e cercare di capire il motivo di tutto questo?

Noi giovani siamo alla continua ricerca di noi stessi, della nostra identità e la nostra società non permette di ritrovarci, perchè è una società che pensa al Dio Denaro, che emargina chi non HA, che impone determinate scelte di  VITA, che emargina le minoranze, le differenti scelte sessuali, politiche, condanna l'apertura mentale e penalizza i meriti, i talenti......portando avanti invece una mentalità di interesse, di convenienza, di scambio.
 
Il progresso è importantissimo nella vita moderna, poter usufruire delle nuove tecnologie che la scienza ci mette a disposizione è fondamentale per il nostro sviluppo fisico e mentale.
Ma tutto questo dovrebbe essere per tutti e non solo per alcuni eletti.

Il consumismo è la vera causa del MALE DI ESISTERE.....e adesso con l'avvicinarsi del periodo natalizio tutto questo diventerà amplificato.


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