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Messaggi del 30/01/2006

Messaggio N° 1737 30-01-2006 - 17:08

ARRESTATO DA UN VIRUS


E' successo in Germania: dopo aver ricevuto una e-mail generata da un virus si è costituito denunciando di aver filmati pedopornografici.

Ecco a cosa può portare la disinformazione o la poca attenzione e cura del proprio Pc. Per una volta però, almeno è una cosa positiva... E' una storia che ha dell'incredibile: un Virus ha consegnato alle autorità un pedofilo. Ad "arrestarlo" è stato uno dei messaggi che arrivano quotidianamente nella nostra casella di posta elettronica e che cercano di farci scaricare programmi infetti o di farci connettere a siti a pagamento.
Secondo quando si è appreso, solo recentemente, un giorno di Novembre dello scorso anno un ventenne di Paderborn, in Germania, ha scaricato la propria posta elettronica. Molto probalbimente anche la sua casella era piena di messaggi di dubbia provenienza che avrabbe dovuto eliminare ma evidentemente non aveva un antivirus che lo facesse per lui. Il giovane se li è quindi letti tutti, uno dopo l'altro, finchè si è imbattuto in un messaggio che gli comunicava di essere indacato dalle forze dell'ordine. Sappiamo bene che questo tipo di messaggi è fasullo: le forze dell'ordine per altro non usano certo la posta elettronica per comunicare gli avvisi di garanzia... Il giovane però aveva la coda di paglia: sul suo disco fisso infatti custodiva materiale pedopornografico. Pensando di esser stato scoperto non ha verificato l'autenticità del messaggio e della fonte ma si è recato alla polizia confessando di avere del materiale illegale sul proprio Pc. Gli agenti non hanno potuto far altro che analizzare completamente il computer e trovare tutti i filmati in suo possesso. Da qui all'arresto del giovane il passo è stato breve.

Un Virus che lavora per la Polizia?

Un messaggio di posta elettronica è stato creato e inviato dal virus Sober.Y che, quando si diffonde, manda anche messaggi in cui ci avvisa che siamo sotto indaggine da parte di FBI, CIA o polizia criminale. La paura di essere stato scoperto e anche una buona dose di ingenuità hanno fatto il resto. La polizia ha commentato l'espisodio benedicendo in un certo senso il Virus che ha permesso di scoprire materiale illecito, che altrimenti, molto probalbimente sarebbe rimasto nascosto. Questa notizia deve farci però riflettere sull'importanza di non fidarsi mai di quello che riceviamo per posta elettronica se non arriva da amici e conoscenti. Usiamo sempre un pizzico di buon senso: banche, polizia e simili non inviamo richieste e comunicazioni molto importanti(come la richiesta della password e gli avvisi di garanzia) per posta elettronica...

Fonte: La rivista Computer Week

Segnalato da :Crystalline.84

Messaggio N° 1736 30-01-2006 - 17:04

INTERNET EXPLORER 7 BETA IN ANTEPRIMA


Ho visto da vicino una versione beta di Explorer 7 e devo dire che non è male. Specie per le sue 3 novità di spicco.
Ha la navigazione per schede che permette di visitare più siti assieme.
E' dotato di un comando unico per cancellare tutte le tracce della navigazione (cookies, temporanei, dati dei form ecc ecc).
In ultimo, è dotato di un comando anti-pishing che permette di vedere se siamo su un sito truffa o meno.
Somiglia vagamente a Netscape 8 e Firefox come interfaccia ma è più veloce
Ricordate che è una beta in inglese (la versione definitiva uscirà nel 2007, probabilmente). Tuttavia è stabile e con pochi bug, il che non è poco per un prodotto Microsoft.
Scritto da :  MarcheseDeSade_RL

Messaggio N° 1735 30-01-2006 - 14:38

L'appello di Don Ciotti




Il Parlamento italiano rischia in questi giorni di approvare una legge che mette in discussione il cosiddetto "utilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie". Don Ciotti , uno dei grandi sostenitori del movimento Libera che si batte contro le mafie, ha scritto un appello affinché questa legge non venga approvata.

"Nel 1995, " Libera" raccolse un milione di firme per spingere il Parlamento ad approvare una riforma della legge Rognoni - La Torre che introducesse la possibilità di destinare all'uso sociale i beni confiscati alle mafie. Prima dell'entrata in vigore della legge 109/96, i beni immobili "recuperati" si contavano davvero in poche decine. Oggi, degli oltre 6.500 beni confiscati ne sono stati destinati oltre 2.500. In Sicilia sono nate molte cooperative e altre ne stanno per nascere in altre regioni. In questi primi dieci anni abbiamo toccato con mano che la confisca e l'utilizzo sociale dei beni é certamente un problema che chiama in causa la politica, è certamente un problema sociale, con una dimensione culturale non indifferente, ma è anche un problema etico e educativo.

Restituire alla collettività quello che è stato frutto di violenza, di illegalità, di traffici, di sfruttamento, di morte è fondamentale.
Oggi il nostro Parlamento rischia di approvare un disegno di legge delega che vanificherebbe i risultati ottenuti. Tra i molti aspetti discutibili si prevede la possibilità di revisione, " senza limiti di tempo" e su richiesta di chiunque sia titolare di un "interesse giuridicamente riconosciuto", dei provvedimenti definitivi di confisca. Chi potrebbe gestire ? sia esso Comune o cooperativa o associazione ? un bene in una simile precarietà, dopo aver speso risorse pubbliche per la sua ristrutturazione? È un regalo che viene fatto alle mafie e ai mafiosi. Un'altra scelta discutibile, presente nel nuovo disegno di legge, è dato dall'affidamento all'Agenzia del Demanio dell'intera gestione dei beni, dal sequestro alla confisca. Ci sembra un paradosso ulteriore: in passato, è stata proprio l'Agenzia del Demanio, per le gravi carenze strutturali che ha, ad aver rappresentato un freno a tutto il processo.
Il Parlamento può correggere ancora la rotta, se recepisce alcune proposte.

La prima proposta è quella di cancellare la possibilità di revisione della confisca e da parte di "chiunque", prevedendo la revoca con equo indennizzo nel caso di vittime di errori giudiziari.


La seconda è l'istituzione di un'Agenzia ad hoc nella quale far confluire tutte le competenze e le professionalità costruitesi in questi anni e oggi disperse in mille rivoli.
Da ultimo, occorre valorizzare il ruolo dei cittadini e delle associazioni nella promozione della legalità e nel contrasto alle mafie. Sì, perché a parole, si fa continuamente appello alla "società civile", alle associazioni, ai giovani, ma, nei fatti, se ne cancella il loro potenziale contributo , in termini di spinta, di accompagnamento, di verifica, di controllo, di vera partecipazione.
E' per queste ragioni che l'associazione Lib era (che raccoglie più di1200 associazioni nazionali e locali, scuole, cooperative ) e molti familiari delle vittime delle mafie chiedono con un appello un serio e approfondito ripensamento, in sede di dibattito parlamentare, del disegno di legge delega AC 5362, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di revisione dei provvedimenti definitivi di confisca, affinchè tutte le forze politiche sappiano trovare il corretto equilibrio tra la tutela dei diritti di chi subisce i provvedimenti di confisca e la necessità di sottrarre alle organizzazioni mafiose gli immensi patrimoni che accumulano ogni anno, nell'illegalità e nel sangue.
Trasformando questi beni, come sta avvenendo faticosamente oggi, in segni tangibili di legalità e giustizia . Don Ciotti.

Aderite all'appello per email: libera@libera.it o per fax: 06/6783559

di: Maschiosiculo1961


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