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Messaggi del 09/05/2006

Messaggio N° 1842
Tag: Sport
09-05-2006 - 19:22

BIANCONERI PRONTI ALLA FESTA

Tutti a Bari! Domenica prossima la Juventus si giocherà lo scudetto allo stadio "San Nicola" in virtù della squalifica inflitta al campo di Reggio Calabria, dopo l'aggressione subita dal portiere del Messina il 30 aprile scorso. Alla squadra di Capello basterà un solo punticino per chiudere in attivo i conti della stagione e conquistare il ventinovesimo scudetto, settimo dell'epoca Umbertiana.

I bianconeri preparano la sfida decisiva in rigoroso silenzio, isolati dal clamore che in queste settimane sta ammorbando l'ambiente societario. I ragazzi hanno dimostrato già domenica scorsa contro il Palermo di saper reggere la pressione e portare a casa il risultato a prescindere da tutto. Solo da lunedì prossimo si potrà guardare al futuro, meditare sugli avvicendamenti che ineluttabilmente saranno apportati in seno all'organigramma. 
Cambieranno gli uomini, ma non i progetti. Sarà certamente avviata e completata la ristrutturazione del nuovo stadio e nel frattempo la squadra giocherà le prossime due stagioni nel vecchio "Comunale" di via Filadelfia, ormai ribattezzato Stadio Olimpico. La campagna abbonamenti partirà tra qualche giorno e con largo anticipo rispetto agli anni passati: i vecchi abbonati dovranno affrettarsi ad esercitare il proprio diritto di prelazione, dal momento che la capienza dell'Olimpico è decisamente ridotta rispetto al Delle Alpi. 

La società intende dare continuità anche ai progetti di borsa e marketing avviati da Antonio Giraudo, nonostante il futuro dell'amministratore delegato sia quasi segnato. Proprio stamane l'Ifil, la finanziaria della Famiglia Agnelli, ha diramato un comunicato stampa nel quale precisa che le ipotesi di delisting delle azioni della Juventus FC dal mercato borsistico italiano riportate da alcuni organi di stampa sono prive di fondamento. L'eventualità di procedere al delisting della Juventus è stata valutata nell'ambito delle ordinarie attività di studio sulle società in portafoglio, ma non ha prodotto alcun progetto concreto in tal senso. L'Ifil ha inoltre spiegato di non disporre di elementi utili a spiegare l'andamento delle quotazioni della Juventus nell'ultimo trimestre.
I primi scossoni ai vertici bianconeri potrebbero verificarsi nella mattinata di giovedì, quando la Triade si ritroverà faccia a faccia con la proprietà per il Consiglio di amministrazione. Le ultime indiscrezioni dicono che nell'occasione Luciano Moggi e Roberto Bettega rassegneranno le dimissioni.

Per il direttore generale si tratta di una scelta obbligata pur essendo legato alla Juve da una sorta di contratto in bianco. La Ifil, infatti, si rivarrebbe comunque contro di lui impugnando l'articolo 3 previsto dal contratto "aziendale". Una sorta di codice comportamentale che recita: "L'Ifil si attende dai propri collaboratori comportamenti eticamente ineccepibili e professionalmente corretti atti a consolidare l'immagine della Società". Bettega, invece, è rimasto fuori dal polverone intercettazioni, ma sarebbe comunque messo alla porta dalla volonta della Famiglia di azzerare lo staff dirigenziale. Discorso a parte merita Antonio Giraudo: l'Ifil, infatti, starebbe trattando l'acquisto del suo pacchetto azionario sulla base di 16 milioni di euro e la sua eredità dovrebbe essere raccolta  Jean Claude Blanc, un navigato manager francese entrato un anno fa nel consiglio di amministrazione societario e già organizzatore di importanti eventi quali il Tour de France ed il Roland Garros. Il toto-dirigenza vede tra i candidati anche Baldini, Sartori, Vialli, Mauro e addirittura Michel Platini. D'altra parte in campo come sulla scrivania, i campioni passano, ma la Juve resta.


di: corsivo79

Messaggio N° 1840 09-05-2006 - 18:28

Io ce l'ho profumato!!!!!!!

Ecco l'unica frase che i nostri politici in campagna elettorale ancora ci devono dire, promettere e magari dimostrare.

Nella baraonda delle promesse si sente di tutto dalle accuse ai pregi (pochi) ma alla fine si va a votare con un gran mal di testa senza aver capito nulla di quello che ci han detto.

Ecco, cori di spasimanti di destra o di sinistra rispondermi male, che magari io dormo quando parla Rutelli, Prodi, Berlusconi o Fini, ma cacchio io vivo in Italia in una regione del sud la Puglia eppure mi capita sempre di sentire promesse da marinaio.

Per i cinque anni trascorsi la sinistra non ha fatto altro che demonizzare e dichiarare lo sfacelo della politica della destra dimostrando a chiacchiere che l'Italia era in declino che stava praticamente sull'orlo del burrone e che Berlosconi & c. le stavano dando l'ultimo spintone.

Mah..... qui due sono le cose, o io abito all'estero o questi han detto na bufalata, siccome il mio giornalaio parla barese mi rendo conto che ogni mattina mi risveglio in Italia e non all'estero, ergo, loro han detto na cavolata, facciamo un analisi:

i mutui bancari sono bassi la gente è piu invitata ad accendere un mutuo per l'acquisto di una casa e non a pagare un fitto, ad personam abbiamo almeno due cellulari, io personalmente ne uso 4 uno per lavoro uno privato uno per digiland e uno..... mbè lasciamo stare, almeno in ogni famiglia ci sono due macchine, piu di 3/4 degli italiani hanno una moto o un motorino e tantissimi sono i ciclisti per sport, l'estate vediamo moltissimi italiani stendersi al sole delle italiche spiagge o di quelle estere, il modo di vestire è sicuramente molto curato sta di fatto che il famoso concetto dell'apparire sia molto presente nel quotidiano degli italiani.

Nelle nostre case possiamo notare che moltissimi hanno sky, il personal computer, la nintendo per i ragazzi, e le case degli italiani sono ben arredate, e non mi riferisco all'italiano borghese, bensi a quella fascia medio bassa, quella che è il vero e proprio tacco duro dell'italia.

Quindi ci sta qualcosa che non quadra in quello che mi dice Prodi & company.

Dall'altro lato il Cavaliere d'Italia, di certo ha fatto il grosso errore di portare troppo l'amministrazione Bush in casa nostra, troppe americanate e per chi come mè resta ancora attaccato alla vecchia europa e alla politica millenaria italiana queste cose danno fastidio.

Ma bisogna comunque dire che il suo è stato il primo governo che è rimasto in piedi per 5 anni nonostante tutto quello che gli han combinato, ed è riuscito a dare una smossa all'industria e al modo di pensare di certi industriali troppo attaccati alle borse dello Stato.

Oggi ci risiamo, siamo alle promesse siamo alle accuse siamo alle certezze di chi come Pecoraro Scanio e Fassino han di certo capito tutto della vita, siamo alle americanate della destra alle pereistoriche della lega, e noi ??????

Questo era ieri............ oggi, 09 aprile 2006, ci ritroviamo un italia divisa in due con un governo di sinistra che è riuscito a guadagnare la direzione dello stato, e molto democraticamente ha preso sia la Presidenza della Camera che del Senato e adesso cerca di mettere un suo uomo al Colle piu alto usando di fatto a suo comodo la famosa regola che chi vince, anche se per una manciata di voti, può decidere in barba alla metà degli italiani.

Quindi oggi tra disubbidienti, no global teste nere & company ci ritroviamo Prodi che fa, o meglio tenterà di fare, il Presidente del Consiglio, con i vari Dalema, Bertinotti e compagni che dirigeranno realmente il nostro paese, e per l'altra metà del paese che

ha creduto in Berlusconi e nel suo governo????

Noi si che siamo, adesso, messi male.

ITALIANI RESISTETE, prima o poi il sole torna a splendere e sta gente attaccata solo alla poltrona che non ha un ora di lavoro tra le mani che non ha mai avuto come noi la paura del fine mese e la forza della rinunzia, prima o poi cadrà da sola.

Utopia??? no e per due motivi.

Uno e che sono cosi frastagliati e incompiuti tra loro che in men che nn si dica vedremo un Prodi 2, troppi sono i partiti nel centrosinistra, che di centro ha molto poco ma molto di sinistra, che reclamano privilegi per meglio sistemare il solito stato statalista clientelistico, anche a danno di tante opportunità per i giovani.

La seconda è la certezza che chi ha visto il vero liberismo adesso possa rendersi conto che massacrati da tasse e balzelli vari, dovrà pensare realmente a come nn finire nel burrone, tornando a fare tutte quelle pratiche che occorrevano per poter mettere sù un gruzzoletto senza che lo Stato ci mettesse le mani sopra.

A tutti coloro che illusi da una giustizia sinistroide contro il capitalismo credono in una rivalsa, nn mi resta che dire  "solo vaga è la speranza di rivedere i CAPITALI in Italia e che chi ha, o fà parte di determinate Caste, nn è mai sotto le grinfie dei vari governi", perche anticipatamente muove le sue pedine in maniera tale che nessuno possa intaccare le sue proprietà, a differenza delle classi medio basse che invece subiranno il solito supplizio in nome di uno stato di centro sinistra.

di:
il.corsaro.nero

Messaggio N° 1839 09-05-2006 - 18:05

Photored: il semaforo intelligente

Novità assoluta contro gli automobilisti selvaggi che non rispettano il rosso al semaforo: da qualche giorno sono stati utilizzati in tre incroci, ad alto rischio, di Como dei semafori intelligenti, i quali scattano foto ai veicoli che non rispettano il rosso. In appena 8 giorni sono stati multati all'incirca 900 automobilisti. Sono cifre queste che parlano da sole: il Sud, ed in particolare la città di Napoli, vengono troppo spesso denigrate come le uniche zone in cui si verificherebbero contravvenzioni del genere...Ma non è assolutamente così. E' diventato quasi un alibi implicito quello di collegare il comportamento contro le regole a chi vive già in pessime condizioni di vita. La violenza, la frustrazione, la disoccupazione, la mancanza di serenità dovuta agli innumerevoli problemi in cui sono costrette a vivere decine di persone in luoghi che non offrono nessun futuro ( ndr. il Sud in generale ) sono la causa principale del comportamento spesso non corretto di gente sul baratro della solitudine sociale. Gente abbandonata a se stessa che oltre al danno subisce la beffa: quella di essere additata come gente contro le regole. A quanto pare i dati smentiscono le dicerìe popolari: non è solo il napoletano che non rispetta il semaforo rosso. ^__^ Ma il vero problema, quello che è alla base di tutto è la mancanza di una punizione esemplare. L'incertezza della pena è di certo uno dei problemi fondamentali per il nostro Paese, a partire dai piccoli reati, come può essere la contravvenzione per un divieto di sosta o il non rispetto di un semaforo, fino ad arrivare ai reati più gravi, come l'assassinio e/o la violenza carnale. La mancanza di punizioni esemplari che facciano da deterrente per eventuali ulteriori e successivi comportamenti illegalidi terzi, non aiuta a far diminuire il numero dei reati stessi. Istituti come il patteggiamento, attraverso il quale la pena dell'ergastolo viene diminuita a 30 anni e accompagnata da successive agevolazioni per il reo, non dovrebbero valere per reati gravi. Ma, ad ogni modo, a prescindere dal tipo di reato commesso si dovrebbe garantire un'applicazione corretta della pena conrrispondente, facendo riferimento solo eventualmente a possibili attenuanti, ma non di certo a far si che il reo sia a piede libero dopo pochi anni di galera, anche se ha massacrato un bimbo, ucciso una persona, violentato barbaramente una donna. --- Auspichiamo che il nuovo governo, quindi, abbia come uno degli obiettivi fondamentali quello di assicurare la punizione per chi commette un reato, dal più piccolo al più grande, garantendo la Certezza della pena, i diritti fondamentali di una persona, tra cui farei rientrare il diritto di vivere nell'ordine e nella sicurezza.


scritto da: julia974
http://blog.libero.it/maredema/

Messaggio N° 183809-05-2006 - 11:53

Infedeltà: come sopravvivere?

"Non si finirà mai di tradire" 
Purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista, questa frase sembra proprio vera; il fenomeno del tradimento non è infatti relativo agli ultimi anni, pare infatti che già negli anni '40 Kinsey nel suo famoso "Rapporto sul comportamento sessuale degli americani" avesse evidenziato che almeno un marito su due aveva cominciato una relazione extraconiugale prima dei 40 anni e che il 26% delle donne facesse lo stesso.

Tradimento

A volte infedeltà e tradimento si sovrappongono, nel senso che effettivamente l’infedeltà rappresenta un tradimento (della fiducia, dei patti); altre volte si mantengono distinte (perché magari si è stabilito di essere una coppia ‘aperta’, stile anni ’70, oppure perché il partner abituale è a conoscenza della cosa ed ha deciso di sopportarla per un po’, eccetera).

Tradire non significa essere necessariamente infedeli: si può dedicare un’intera vita sessuale a un unico partner, ma tradirlo in altro modo, ad esempio raccontando a tutti i suoi difetti, ridicolizzandolo, cercando di rovinargli la carriera, spendendo tutti i suoi soldi, facendolo litigare con gli amici e così via.

Nella nostra lingua tuttavia i due termini hanno un’accezione comune e, sotto l’aspetto pratico, significano: ‘avere una relazione con un’altra persona, oltre al partner abituale’. Il tradimento così inteso è cosa abbastanza frequente nella nostra società ed è equamente distribuita in tutte le classi sociali, cosicché ricchi e poveri, almeno in questo, possono sentirsi simili.

E’ opinione diffusa che gli uomini siano più infedeli delle donne. Infatti, è vero! 
 

In realtà la fedeltà è imposta più dalla cultura che dalla natura: uno studio di etnologia (la scienza che si interessa delle diverse culture presenti nel mondo) ha appurato con chiarezza che le società umane hanno in prevalenza un’organizzazione sociale poligamica, ovvero di uomini che hanno diverse mogli o che possono intraprendere relazioni sessuali stabili con più partners, senza incorrere in sanzioni di tipo sociale. Esiste anche la situazione opposta, di una donna che possa sposare più mariti, ma è davvero rarissima: la più conosciuta sembra si trovi in una valle terminale, a fondo cieco, della catena  dell’ Himalaya. Questa organizzazione di donne con tanti mariti è detta poliandria, ma più che nella specie umana è presente in alcune specie animali, in particolare quando la femmina è più grande del maschio.

Un altro modo per definire il tradimento è ‘adulterio’, che significa violazione all’obbligo della fedeltà coniugale. Il sistema giuridico italiano oggi vede la fedeltà non più come sinonimo di esclusività sessuale, ma lo intende in modo simile al concetto di lealtà, come un impegno globale di devozione, estensibile a tutti gli aspetti della vita familiare.

Se scoprite di essere stati traditi, quindi, è inutile aspettare una confessione poiché chi lo ha fatto ha già preso precisa posizione nei vostri confronti, e poi sarebbe difficile stabilire un tempo massimo di attesa oltre il quale sarete voi a rivelare la vostra scoperta: meglio affrontare subito il problema e discuterne. Dall’altro lato, del senso di colpa, che può scaturire dal non essersi accorti o dall’essersi fidati ciecamente, bisognerebbe sbarazzarsi e valutare piuttosto non tanto le proprie colpe, ma quelle altrui. Il proprio obiettivo deve essere, quindi, quello di ricostruire in senso positivo il senso di sé. Se invece siete voi ad aver tradito, rivelarlo significherebbe mostrare pentimento e sarebbe comunque preferibile a continuare a tenerlo nascosto: non peggiorate una situazione che già di per sé farà soffrire l’altra persona. 

Il tradimento segue un percorso di sviluppo, passa da una fase in cui ci sono nella coppia problemi non discussi o non risolti e i coniugi si sentono in rotta, a quella in cui si sviluppa il vero tradimento, la situazione in cui il coniuge insoddisfatto scivola nella relazione extraconiugale. In questo stadio l'infedele nega e l'altro cerca di ignorare i segni della relazione.
Altro passo importante è la rivelazione, questo è il punto più sconvolgente, perché il quadro della coppia e del matrimonio non è più lo stesso. 
La rivelazione porta alla crisi del matrimonio, il coniuge è ossessionato dal problema, a questo punto critico è presa la decisione della rottura o di fare la pace.

Di solito quando si costruisce un tradimento, i sentimenti dei protagonisti sono caratterizzati da eccitazione, compulsioni, emozione, …sono consapevoli che ci saranno conseguenze, ma per ora si divertono. Gli amanti chiaccherano appassionatamente, tentando di riempire anni in un breve tempo. Il tradimento è un rapporto protetto: non ha le preoccupazioni quotidiane del matrimonio né le pressioni di vivere sempre con un'altra persona, anche se l'infedele è pressato dalle richieste del coniuge e dell'amante nell'organizzare il suo tempo libero.

La maggior parte dei tradimenti durano da pochi mesi ad un anno o due. Oltre questo tempo o il matrimonio finisce o la relazione si pone in parallelo al matrimonio. A volte l'infedele confessa, talvolta gli amici lo dicono al coniuge, più spesso il coniuge trova un indizio, come una nota d'albergo o un incarico lontano.

Perché siamo infedeli?

E’ colpa della routine, pare, tra lavoro, casa e figli – è lei ad aver ragione della fedeltà di molti. Stanchi e nervosi, i partner finiscono per litigare in continuazione o per non vedersi proprio più: addio cene romantiche, piccole attenzioni, tenerezze e sorprese. Il terreno è più che propizio per una caduta a corpo libero nelle tentazioni, alla ricerca di una persona che ci tratti con attenzione e valorizzi le nostre idee, le nostre opinioni e i nostri sogni. Per altri l’istinto di caccia si scatena in funzione dell’orologio biologico, e allo scoccare della maturità hanno improvvisamente bisogno di sapere che sono ancora seducenti. Gli avidi di passioni e di esaltazione e quelli che solo la continua novità può placare, sono molto predisposti all’infedeltà, così come gli assetati di adulazione e quelli dall’autostima fragile, che dipendono dallo sguardo degli altri. E non dimentichiamo quelli che sono in astinenza sessuale, ovviamente non per loro scelta. Anche l’ambiente, le amicizie e le tentazioni che la vita dissemina sul nostro cammino hanno un effetto potente sulla nostra virtù, tanto più se siamo attraenti e quindi più facilmente ricercati. Infine, alcuni infedeli sostengono che solo una doppia vita permette di rompere la monotonia del quotidiano o di liberarsi temporaneamente del fardello di avvenimenti impegnativi.

Salvare la coppia: il traditore

Attraversare la prova dell’infedeltà è una grande sfida, e molte coppie non ci riescono. Cosa dovrebbe fare l’infedele che vuole salvare la sua coppia? Prima di tutto, terminare il legame “colpevole”. Poi è necessario che riconquisti la fiducia del partner rispondendo con sincerità a tutte le due domande: meno sarà limpido, più susciterà sospetti. Dite a voi stessi che è meglio confessare che essere scoperti. E accettate che il partner possa dubitare di quello che gli dite. Talvolta dovrete fornire delle prove, o ripetere le stesse spiegazioni in più passaggi. C’è altro? No, ma aspettatevi che la verità faccia male, sia frustrante e tormentosa e umili profondamente il vostro partner. Sforzatevi di capire che cosa prova, e alla lunga questo gli darà sollievo. Convincetevi (e convincete la controparte) che non succederà più, o almeno che confesserete le tentazioni prima di caderci, dimostrando così che la vostra preferenza per la fedeltà è una scelta d’amore, e non di abitudine o di convenienza. Un ultimo, piccolo consiglio: non rendete il partner responsabile del vostro comportamento (se tu non  ti fossi lasciato/a andare…), non c’è (quasi) niente di più devastante 

Salvare la coppia: il tradito

Come comportarsi? In linea di massima più malmenate, insultate e perseguitate il partner, meno otterrete quello che desiderate – verità e comprensione. Se aspirate a ricostruire la vostra coppia, dominate la collera: evitate gli insulti, la freddezza e il melodramma, la ripetizione all’infinito delle stesse domande… se l’emotività impedisce il dialogo, scrivetegli, scrivetegli anche le vostre domande, e chiedete una risposta scritta. Esprimete i vostri sentimenti, le paure, i bisogni, e dite al partner di fare lo stesso. Siate aperti alla verità, anche quella peggiore: sono stato con lei mentre eri incinta, era ambizioso ma io credevo di amarlo… Confidatevi con qualcuno di cui vi fidate, che sia capace di capirvi senza giudicare le vostre scelte. In alcuni casi l’infedeltà può favorire l’apertura e lo scambio necessari a ridefinire la relazione e a migliorarla. L’infedeltà rivelata, sospettata o scoperta potrà sempre disturbare o rovinare una relazione: tra le più frequenti cause di divorzio, spesso si trascina dietro la depressione e talvolta perfino la violenza fisica

Rei-innamorarsi

Studi e ricerche hanno stabilito che più le coppie stanno insieme da tempo, più è probabile che continuino a stare insieme;  e che più è alto il livello di coinvolgimento o di soddisfazione nella relazione, maggiori sono le probabilità che la relazione sia stabile in futuro.

Personalmente credo che sia più verosimile che un tradimento venga “perdonato” all’interno di una relazione che dura da molto tempo, perché essa è costituita da prospettive future, ma anche dalla condivisione di una storia che ha dato un identità unica a questo piccolo nucleo; ma è anche vero che proprio per gli stessi motivi la delusione e la rabbia, possibili conseguenze del tradimento, possono essere più intensi.

Il grado di soddisfazione della relazione prima del tradimento mi appare fondamentale: quanto siamo disposti a lottare per ciò che ci ha resi felici? Nella risposta a questa domanda rientrano anche le sfumature di personalità di ognuno di noi, che nella mia visione trovano le loro origini nelle prime relazioni di attaccamento da noi sperimentate. Quanto nel ri-innamorarci del traditore stiamo riproducendo un modello comportamentale che ci è sempre appartenuto? E perché?

Proviamo a pensare: come abbiamo reagito in passato quando le circostanze ci suggerivano che la nostra relazione di attaccamento con una persona era minacciata? Qual è il nostro grado di dipendenza dall’amore? Cercare di rispondere a questi quesiti può esserci di aiuto anche per capire quanto fa davvero parte di noi l’attrazione che ricominciamo a provare nonostante il tradimento subito; e quanto invece è legato direttamente alle caratteristiche del traditore.

Non c’è una risposta giusta o sbagliata in questi casi, ma credo sia importante imparare a leggere quale può essere la più giusta per noi. 

di : ladeadeiventi


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