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Messaggi del 03/07/2006

Messaggio N° 1886 03-07-2006 - 20:10

DOV' E’ ORA MARLBORO MAN?

immagine

Fu soprannominato così il marine immortalato con un scatto fotografico durante l’assedio di Falluja, la faccia piena di polvere, lo sguardo duro e deciso, una marlboro che gli penzolava dalle labbra, un james dean in divisa. La sua foto fece il giro del mondo, anzi fu decretata la foto di guerra migliore degli ultimi anni…un simbolo di una guerra, ma adesso marlboro man dov' è?

E’ tornato a casa, è uno dei tanti reduci di una guerra, non credo abbia molta importanza ricordare quale, ha importanza che lui come tanti reduci ora soffre di ptsd, il disordine post-traumatico da stress. Non era un film quello cha hanno vissuto, e il nemico può essere nascosto in una busta di plastica, che esploderà se la calci, il nemico è quello che ti passa accanto e improvvisamente si farà esplodere, il nemico è un fantasma che appare con il fragore di uno scoppio…di un’esplosione.

Ogni nazione che entra in guerra, non deve solo fare i conti con i propri morti, 2500 dichiarati in questo caso, ma con migliaia di reduci, persone che saranno rese alle loro famiglie, alla loro vita di tutti giorni, non più gli stessi, persone che una serata di fuochi di artificio farà impazzire, che dormiranno se dormiranno con incubi terrificanti, chiunque di noi non può e non deve abituarsi all’orrore, nessun essere umano che raccoglie brandelli di corpi, potrà mai più essere come prima.

James Blake Miller così si chiama il nostro marlboro man ora è il simbolo degli effetti devastanti che la guerra ha sugli uomini, crede di vedere cadaveri fuori dalla sua finestra, la notte muove le mani come se dovesse schiacciare il grilletto perennemente, perché lui ha detto “ io ho ucciso” e la scusante che in guerra è lecito uccidere non aiuta certo un’anima straziata, una persona che nella sua testa rivive ogni momento l’orrore.

Nel suo caso il destino si ripete, il suo padre adottivo era un reduce del Vietnam, una persona che dopo 30 anni non aveva ancora dimenticato, nemmeno Marlboro man dimenticherà mai…ha un timpano perforato per uno scoppio, è sordo, ma come ho detto prima non è solo il suo corpo ad essere menomato.

Abbiamo ascoltato con sdegno le canzoncine terrificanti cantate da alcuni soldati durante una festicciola, ma nessuno di loro è un mostro, sono ragazzi sottoposti a stress continui, ad orrori continui, sottoposti a una guerra dei nervi, ragazzi che prima di giungere lì erano magari degli agricoltori, dei commessi gentili di supermercato, erano esseri umani, nessuno in guerra rimane tale, guardiamoli con tutta la pietà possibile.

Ho voluto parlare di lui perché la sua foto troneggia negli uffici di reclutamento della sua città, perché ha rappresentato qualcosa e perché nessuno “tornando a casa” sia dimenticato a sè stesso, alle sue nevrosi, ai suoi ricordi….perché ad ognuno sia concessa la speranza di tornare a vivere una vita normale,perché voglio sperare che nessuno di loro farà atti estremi di violenza uguali a quelli che negli anni sono stati commentati “ come atti disperati di reduci del Vietnam” , perché nessuna nazione abbia vergogna di uomini alla disperazione per aver combattuto e ucciso per essa, perché a volte morire per alcuni sarebbe il male minore.

Buona fortuna Marlboro Man…ma dicendolo a te lo dico a ogni reduce di ogni guerra!

scritto da: sissunchi


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