Creato da: Blog_Magazine

Blog Magazine

Il Blog Ufficiale della Community di Libero

Area personale

- Login

Cerca in questo Blog

 
trova
 

Archivio messaggi

  << Novembre 2006 >>  

Lu Ma Me Gi Ve Sa Do

     1   2   3   4   5 
 6   7   8   9   10   11   12 
 13   14   15   16   17   18   19 
 20   21   22   23   24   25   26 
 27   28   29   30       

Guarda le immagini del Mese

I miei Blog Amici

Leggi e diffondi

Scrivi anche tua.gif
 
Citazioni nei Blog Amici: 397

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.

RSS (Really simple syndication) Feed Atom

BlogMagazine

Top 100 Italia di BlogItalia.it e Technorati

Cunctator

Free Hit Counter Code

Messaggi del 22/11/2006

Messaggio N° 2017 22-11-2006 - 18:05

Sì, Tamara

immagineDi grande richiamo la mostra di Tamara De Lempicka a Palazzo Reale a Milano. Senza prenotazione ci siamo meritati una bella ora di coda. Ma tra i tifosi dell'Anderlecht e quattro chiacchiere con i vicini di attesa non ce ne siamo quasi resi conto.
La mostra presenta senza dubbio i pezzi forti dell'artista polacca, dalla Jeune dame en vert al ritratto di Ira P., da Kizette in rosa al trittico dedicato a Rafaela.
E' però una mostra forse più incentrata sulla donna Tamara, inquieta e trasgressiva icona della generazione BI (bisex) negli anni Trenta e Quaranta, che sulla Tamara pittrice.
Della De Lempicka si narrano gli amori, lo stile nel vivere e nel vestire. Si narra la sua depressione e si marca il fil rouge delle sue amicizie: da Castelbarco a D'Annunzio, arrivando fino a Charles Boyer.
Sullo sfondo il vulcano Popocatepetl, sulla cui cima volle fossero disperse le sue ceneri.
Qualche perplessità sull'illuminazione in alcuni punti della mostra, salvo scoprire che l'allestitore ha scelto di riprodurre la stessa luce e lo stesso ambiente che Tamara volle per la sua prima personale milanese.

 

....

di:

SandaliAlSole

Messaggio N° 2016 22-11-2006 - 17:57

Mostra agli sgoccioli!!!

Caravaggio e le due 'conversioni' 

immagineSarà possibile visitare fino al 25 novembre nella chiesa di S. Maria del Popolo a Roma, la mostra : "Il Caravaggio Odescalchi. Le due versioni della Conversione di San Paolo a confronto". Si tratta di  un evento eccezionale sia perché le due versioni sono una da sempre nella cappella della chiesa, e l’altra in mani private e quindi difficilmente visibili l’una a fianco dell’altra, sia perché gli studiosi non sono ancora riusciti a sciogliere l’enigma circa l’ esistenza di due versioni di un  opera con soggetto e dimensioni uguali (anche se la prima su legno e la seconda su tela) ma con stile e impostazione diversa.

Nel 1600 viene stipulato un contratto tra Caravaggio e il ministro del Tesoro dello Stato Pontificio, Tiberio Cerasi, per la realizzazione di due dipinti su tavole di cipresso, ‘’La crofissione di San Pietro’’ e ‘’La conversione di San Paolo’,’ da collocare nella sua cappella di famiglia in Santa Maria del Popolo, la cui ristrutturazione era stata affidata all’architetto Carlo Maderno. Ma l’anno successivo il Cerasi muore e la storia dei dipinti si tinge di mistero. ‘La crocefissione di San Pietro’’ risulta dispersa, è sopravvissuta solo una copia conservata in Spagna, e nella cappella Cerasi è da sempre collocata una seconda versione della ''conversione'' su tela

Giovanni Baglione, biografo ma anche pittore e nemico dichiarato del Merisi, afferma che la prima versione su legno viene rifiutata dalla committenza, cosa comunque credibile se si tiene conto del fatto che Caravaggio era incline a dipingere figure di santi con volti di popolani e prostitute,  e che spesso chi li aveva commissionati (  preti o cardinali) poi li rifiutava ritenendoli troppo ‘’materiali’’. Infatti nella versione Odescalchi compare la figura di Cristo che nella seconda versione si trasforma in ‘pura luce’.

O forse quello di Caravaggio fu semplicemente un ‘ripensamento’, come affermano alcuni studiosi, magari anche in accordo con la committenza; probabilmente la ristrutturazione del Maderno aveva restituito una cappella troppo stretta ed angusta che non permetteva la visione adeguata di un opera concepita per essere vista da lontano, o semplicemente l’impostazione delle figure non era ‘in linea’ con quella del quadro situato dietro l’altare………

Agli addetti ai lavori l’ardua sentenza!

Per chi ama Caravaggio è un occasione da non perdere , inoltre la partecipazione di sponsor importanti ne permette la visione gratuita.

 La brillantezza dei colori della versione Odescalchi fresca di restauro, rimane impressa a lungo,

...... e il pensiero corre ad un genio della pittura spesso irriverente e discusso, ma che godeva della protezione di re e cardinali, che non aveva certo problemi di ‘’piazzare’’ i quadri ‘rifiutati’........

…….e che pochi anni dopo la realizzazione della seconda versione della ''conversione''fu costretto a scappare da Roma accusato di omicidio…

...

di:  occhiverdetevere


<< Giorno prec. Giorno succ. >>

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963