Creato da: Blog_Magazine

Blog Magazine

Il Blog Ufficiale della Community di Libero

Area personale

- Login

Cerca in questo Blog

 
trova
 

Archivio messaggi

  << Febbraio 2007 >>  

Lu Ma Me Gi Ve Sa Do

       1   2   3   4 
 5   6   7   8   9   10   11 
 12   13   14   15   16   17   18 
 19   20   21   22   23   24   25 
 26   27   28         

Guarda le immagini del Mese

I miei Blog Amici

Leggi e diffondi

Scrivi anche tua.gif
 
Citazioni nei Blog Amici: 397

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.

RSS (Really simple syndication) Feed Atom

BlogMagazine

Top 100 Italia di BlogItalia.it e Technorati

Cunctator

Free Hit Counter Code

Messaggi del 21/02/2007

Messaggio N° 2136 21-02-2007 - 09:54

IL VALORE DI UNO SPUTO!




Tempo  fa ho letto un post di un ragazzo ranmaz  che raccontava di aver sputato sul cappotto di una ragazza in biblioteca, perché era disgustato dal comportamento che lei aveva avuto nei confronti di un ragazzo.

 

immagineQuesto mi ha fatto pensare a quante persone avrei voluto sputare e non l’ho fatto, non sta bene, non è carino, ma è la massima espressione di disprezzo, colpisce più delle parole, di qualsiasi parola si possa dire, è dire: TU SEI LA SCHIFEZZA DELLA SCHIFEZZA DELLA SCHIFEZZA!

 

Si è fatto un immane casino quando Totti ha sputato a un giocatore, ma devo dire la verità in qualche modo l’ho ammirato, era riuscito a superare le regole imposte di comportamento in campo e aveva dato sfogo al suo rancore, ok…ripeto non è bello, ma quante cose non belle ci sono?

 

Quando ero una ragazzetta venivano nel pomeriggio le amiche di mia madre e ogni volta dicevano: Lucia è tanto brava, perché non ci fai il caffè?” io stavo tanto bene per cavoli miei, e quelle megere volevano il caffè! Bene io glielo facevo, glie lo mettevo nelle tazzine sporche del pranzo e poi ci sputavo dentro. Bene….non posso descrivere la soddisfazione di vederle bere il caffè con il mio sputo dentro, raramente ho provato quella soddisfazione, anche perché ahimè ho smesso di sputare crescendo.

 

Però oggi mi chiedo, perché ho tante persone nella lista di quelli che meritavano uno sputo e non l’ho fatto? Perché ho fatto in modo che il buon senso prevalesse sull’istinto sacrosanto di urlare e dimostrare il proprio disprezzo?

 

Perché non ho sputato ha tutti quelli che mi giudicano senza conoscermi? A tutti quelli mi danno della puttana, della pazza, della persona cattiva, della stupida, della stuprata, della stupratrice, della figlia di schifoso immigrato, della donna molestata dal padre, della figlia di una puttana con la sifilide, della falsa.

 

Perché non ho sputato a chi mi ha tradito, a chi mi ha preso i miei pensieri e l’ha spacciati per suoi, a chi mi ha detto ti voglio bene ma poi mi torturato, minacciato, ucciso per giorni, perché non ho urlato contro a chi mi ha usata dicendomi sei mia amica ma poi quando avevo bisogno non c’era mai, perché non ho sputato alla solitudine che qualcuno a volte mi impone, perché non sputo a tutti quegli idioti che fanno i post su di me sperando in una mia reazione, non sapendo che mi strappano una risata, una risata di gioia….

 

Perché non ho sputato al datore di lavoro che mi mandò via dopo 13 anni perché ormai avevo insegnato il lavoro a sua figlia e non gli servivo più, perché non sputo ogni giorno a chi mi provoca usando le cose a cui voglio più bene, sperando di farmi male, di uccidermi dentro, perché non sputo a chi viene qui a dire “il tuo blog fa schifo” ma poi scopro non ha nemmeno un blog, a chi viene qui a dire questo blog è meglio del tuo e poi mi rendo conto che il  suo non è proprio il massimo, a tutti quelli che dicono “chissenefrega delle classifiche ma passano la vita a guardarle, a tutte quelle femminucce che usano il sesso per avere attenzione nel web, ma poi se le vedi nella vita reale, sono tutte casa e chiesa, a tutte le persone che hanno grossi problemi psicologici e li sfogano nel web invece di andarsi onestamente a curare onde non ledere il prossimo.

 

Perché non sputo a chi si vende se stesso, a chi fa alleanze di comodo, a chi si spaccia per chi non è, a tutti gli uomini che si fingono donne e fanno del male alle ragazze della mia stanza, a tutti quelli che mettono a letto la moglie e poi vengono in chat a fare i cretini, a tutti quelli che mi dicono le schifezze nei pvt sapendo che non posso spaccargli la faccia, a tutti quelli che vivono di virtuale, che non sanno farsi un ragazzo fuori di qui, che dicono per me il web è un passatempo ma poi ci fondano le basi di tutta la loro vita e per ultimo uno sputo va a tutti lecchini, a chi nella vita non ha nessuna qualità se non slinguettare quelli sopra di lui, sperando che serva.

A tutti quelli che mi dicono: ma non sarai mica comunista? Ebbene si...sono COMUNISTA felice di esserlo!

 

Vorrei tornare ragazza e riuscire a sputare ancora nelle tazzine delle amiche di mia madre, ma una cosa voglio farla….tutte le persone di cui sopra…si considerassero sputate!

 

Ahhhhhhhhhh ora si….mi sento meglio!

Anzi voglio fare di più: trasformo questo post in un contenitore di sputi, chi ha da sputare qualcuno lo faccia qui….tu che stai leggendo, a chi vorresti sputare? Possibilmente non sputate a me :)

scritto da: sissunchi

Messaggio N° 2135 21-02-2007 - 09:42

Hannibal Lecter - Le origini del male (Hannibal Rising)

Un film di Peter Webber. Con Gaspard Ulliel, Gong Li, Rhys Ifans, Kevin McKidd, immagineDominic West, Richard Brake, Stephen Walters, Ivan Marevich, Goran Kostic. Genere Drammatico, 117 minuti. Produzione Francia, Gran Bretagna, USA 2007.

C’è una grande coproduzione europea (Italia, Gran Bretagna, Repubblica Ceca e Francia) dietro l’idea e la produzione di Hannibal Lecter – Le origini del male, capitolo iniziale della storia di quell’Hannibal Lecter reso celebre da un grandissimo Anthony Hopkins, volto che ha contribuito a trasformare il suo personaggio in uno dei serial killer più celebri (se non il più celebre) della storia del cinema. Ancora il nome dei De Laurentiis dietro questo progetto che rappresenta il quinto episodio (in ordine cronologico dopo Manhunter – Frammenti di un omicidio, Il Silenzio degli Innocenti, Hannibal e Red Dragon) che racconta la storia sin dalle origini, dalle vicende di un giovanissimo Hannibal alle prese con gli orrori della guerra fino ad arrivare all’adolescenza e poi all’età adulta.

In Lituania, un giovane ragazzo di nome Hannibal cresce in un orfanotrofio: durante la seconda guerra mondiale i nazisti hanno infatti ucciso i suoi genitori e la sorellina mangiandole le guance e le braccia. Riesce a fuggire e a raggiungere Parigi, dove si ritrova con la vedova di suo zio, una bellissima donna giapponese (Gong Li-Memorie di una gesha). Tutte le violenze subite nel passato riaffiorano continuamente in lui che, iniziando a studiare medicina, comincia a indagare nelle pieghe dell’animo umano. E la sua violenza inizierà a strabordare.
Firmato da Peter Webber, il film, prequel sullo psichiatra antropofago più famoso della celluloide, si assume il difficile compito di spiegare come Hannibal si trasformò appunto in The Cannibal, diventando uno dei personaggi più coinvolgenti, tanto malvagio quanto brillante, del genere thriller (ghiotto di guance e funghi).

Una sanguinolenta apologia del lato più cruento del personaggio, lo stesso che così tanto ci aveva affascinato, nonostante i pochissimi minuti e le poche leggendarie battute riservategli nel corso degli anni nei cinque capitoli cinematografici che lo hanno reso l’indiscussa icona del thriller/horror contemporaneo.
Un’affezione che in questo nuovo episodio scarseggia pesantemente, probabilmente anche per colpa dell’esasperata cupezza delle ambientazioni storiche post-belliche e di alcune scelte di sceneggiatura e di scenografia a dir poco discutibili. Vedi la poca empatia che si crea con un personaggio femminile totalmente fuori tema e fuori luogo, il tempio di culto nei sotterranei del castello e le lezioni di arti marziali che Hannibal prende dalla zia, che stonano non poco con il contesto socio politico di quel periodo. Un thriller psicologico che ha poco di psicologico, dai ritmi serrati ma che a lungo andare annoia lo spettatore, nonostante stia raccontando particolari finora inediti della storia di un inquietante e misterioso serial killer.

Il tono del film è tanto cupo quanto sapientemente smaltato in una sintesi quasi classica di eleganza e crudeltà.

Sconsiglio di andare a vederlo al cinema... meglio in una serata a casa con amici.




scritto da: pepitadellapampa

Messaggio N° 2134 21-02-2007 - 09:26

MULTE RECORD

ANSA) - Le multe salvano i bilanci dei comuni: valgono 1,25 miliardi di euro l'anno, immaginecioè 35 euro per ogni italiano con patente. Fra il 2001 ed il 2005 le multe sono salite del 52%. Il record è stato registrato nel 2004, quando gli accertamenti per infrazioni al codice stradale hanno superato il miliardo di euro. Nel 2005 Roma ha registrato solo con le multe 207 milioni di entrate (na cifra daa paura!!).

 

immagineDunque,
per
 incrementare le multe di Roma, il sindaco Veltroni, oltre ai già collaudati varchi elettronici (ZTL) e parchimetri vari (installati pure dentro ai cessi pubblici!), ha avuto la brillante idea di restringere, e perciò intasare ulteriormente, strade trafficatissime, come ad esempio Viale Palmiro Togliatti, inserendo delle inutili e pericolose corsie preferenziali per taxi e autobus (che passano “ad ogni morte de Papa”) col risultato che molti automobilisti, per sbaglio o esasperazione, invadono regolarmente beccandosi un’ingrata multa di ben 78 euro!!!! Bravo Walter.

E grazie!!

Vi sembra giusto aumentare le multe?

scritto da: pigilli


<< Giorno prec. Giorno succ. >>

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963