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Messaggi del 27/02/2007

Messaggio N° 214527-02-2007 - 12:10

GLI UOMINI PREFERISCONO LE.....STRONZE!

Una volta gli uomini preferivano le bionde, ora le bionde sono passate di moda e  mi rendo conto che hanno una preferenza spiccata per le stronze. E’ di loro che si innamorano perdutamente, è con loro che sognano una vita in comune, ma vediamo di analizzare chi

immagine 

Assolutamente sbagliato pensare che sono quelle sgallettate che se la tirano, che palesemente dimostrano la loro strafottenza, non sono quelle che non te la danno mai, non sono quelle che ti trattano male, le vere stronze sono quelle che si propongono come angeli discesi dal cielo,in realtà sono dei diavoli,   sembrano carine ed affettuose, ma hanno dentro di loro un sinistro obiettivo: mandare al manicomio il malcapitato di turno!

 

Le appartenenti a questa categoria, ve lo dico perché le riconosciate  subito hanno le seguenti caratteristiche:

 

Sono perennemente in crisi:non sanno cosa vogliono, non sanno chi sono, vorrebbero stare con voi ma hanno bisogno di un momento di pausa, non sanno cosa fare della loro vita, l’unica cosa che sanno è che vi amano ma dei motivi inspiegabili le portano a lasciarvi;

 

Vi vorrebbero diversi: qui la situazione si fa complessa, si sono innamorate di voi ma vi vorrebbero diversi, ma non fanno prima a innamorarsi di un’altra persona invece di passare la vita a tentare di cambiarvi e quando alla fine sarete cambiati ( cederete per stanchezza o forse per amore) non vi vorranno più perché non siete più l’uomo di cui si sono innamorate?

 

Hanno un ex-fidanzato: la vera stronza ha sempre un ex fidanzato che spunta all’improvviso, lo rivedono per caso e non sanno dirvi esattamente cosa hanno provato, ma nel vederlo sono cadute nella sopra citata crisi, e anche se il giorno prima vi giuravano amore eterno improvvisamente non sanno se voglio lui, vogliono voi, voglio l’ex prima dell’ex, o il fidanzato che avevano all’elementari, ma sta di fatto che vi “ accannano” vi lasciano per pensare;

 

Vi dice non cercarmi più: ma siate assolutamente certi che come saprà che avete una storia con qualcuna rispunterà dicendo che gli mancate terribilmente, che vi pensa sempre, che forse si è sbagliata, ma è meglio che rimanete solo amici, tutto questo vi porterà a lasciare la nuova ragazza con la speranza che torni da voi. SBAGLIATO! Una volta che si sarà resa conto che siete di nuovo soli…. sparirà !

 

Sono confuse: non sanno se amano voi o quello che voi rappresentate ( che rappresentate?) Vi amano ma non voglio legarsi, vi amano ma non vogliono rinunciare alla carriera ( quale carriera che fanno le pulizie in fast food?)  Vi amano ma non se la sentono di rinunciare a tutto per voi ( tutto cosa se vivono sole in 10 mq non hanno un amico e nemmeno un gatto?)

 

Infine è da tenere ben presente che la vera stronza ve la darà subito, per poi negarsi per i prossimi 6 mesi, in modo da vedervi sbavare al ricordo di quell’unica notte d’amore, vi giurerà che è stato solo per amore, ma ora lei è confusa, in crisi, in vuole illudervi….non fa niente se vi ha detto che vi avrebbe sposato domani, lei è una che non illude!

 

E cari ragazzi miei è che voi vi innamorate proprio di loro….le sognate, le bramate, non riuscite a costruirvi un’altra storia seria ( perché lei tornerà) eccome no! Ammazza se torna….torna di sicuro, per dirvi che si è rimessa con il suo ex


scritto da: sissunchi

Messaggio N° 2144 27-02-2007 - 09:55

L'Oscar di tutta la musica



immagineNon è un Oscar a fare grande un artista, non è un Oscar a fare grande Ennio Morricone.
La grandezza di una persona non si misura dal numero di premi vinti, ma dalle emozioni che ha saputo suscitare.
Ci sono pochi prestigiatori che con un pentagramma e una penna sanno trasmettere qualcosa, e tutto è ancora più difficile quando la musica è solo strumentale, perché in quel caso ci si abbandona agli strumenti e non si può neppure confidare nel suono di una parola per poter dare maggior forza al proprio messaggio.

Ma, in fondo, non importa…la forza della musica va oltre ogni parola e un arzillo vecchietto ieri sera ce l’ha ricordato. E’ una musica che è talmente consapevole della sua forza che non ha paura di fare da sfondo a immagini, anzi nasce per quello. Il suono delle parole degli attori, sembrano piccoli soffi di vento in una prateria, quando in sottofondo c’è la perfezione. In quei piccoli frammenti…è l’immagine a fare da cornice alla musica, perché sono attimi così intimi e profondi che per un attimo la finzione del film diventa realtà. Il potere della musica sta in questo, nel penetrare dentro ognuno in maniera diversa…ed è qualcosa a cui non ci si  può sottrarre perché investe con una forza spaventosa, come un’onda.

Quelle musiche risuonano e non sono uno sfondo, perché rappresentano per ognuno un particolare momento della propria vita. Ci sono le note veloci che ritraggono gli attimi fuggenti della vita, quelli che spesso passano così velocemente da non essere neppure avvertiti, e quelli che pur passando velocemente lasciano dentro un brivido, un’immagine che non si dimentica più. Ci sono note lunghe che rappresentano le sensazioni durature, quelle che ci accompagnano per tutta la vita e ne marcano il lento avanzare, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno. E poi ci sono le pause…mai sottovalutare l’importanza di una pausa. La pausa può essere silenzio, ma a volte il silenzio fa più rumore del suono; ma più spesso è il preludio a un crescendo, è una sorta di momento in cui si deve raccogliere tutto ciò che si ha perché qualcosa di grande sta arrivando.


E quel crescendo di musica che segue la pausa è un misto di tutte le sensazioni, di tutti i momenti, di tutte le emozioni. In quel crescendo l’anima è libera e vaga, leggera. In un singolo istante la musica porta ad attraversare grandi praterie, territori deserti, monti impervi e spiagge assolate, o più in breve la musica porta ad attraversare la propria vita.
Un grazie mi pare doveroso, a chi per anni non ha fatto colonne sonore di film, ma colonne sonore di vite. Quello ricevuto ieri sera, non era un premio all’Italia…era un premio alla musica, e non alla musica qualunque. Un premio alla musica che fa sognare, alla musica muta ma che urla con le sue note, alla musica che non ha paura di essere coperta dalle voci perché è consapevole della sua forza.
Possiamo non sentire nostra quella musica, ma ognuna di quelle note risuona come una goccia d’acqua che cade dentro una stanza di cristalli…non è un rumore forte, ma in quel momento diventa fortissimo, quasi assordante perché condensa in sé tutti gli stati d’animo di chi la ascolta.
Un grazie ancora va a chi per anni ha saputo lavorare in silenzio, perché ben consapevole che a parlare erano le sue musiche. Provate ad immaginare un film senza musica, solo così si può capire che quei suoni non sono un semplice sottofondo, ma una voce che parla e si mescola alla voce degli attori e la rende ancora più forte, sentita e piena di significato.
Non si tratta di un premio a chi crea belle colonne sonore, è un premio che è andato a chi negli anni ha saputo dipingere sul pentagramma le note della nostra vita nella consapevolezza che gli anni passano, le persone cambiano…ma le emozioni restano.
Grazie Ennio.

La grandezza fugge chi la cerca e segue chi la fugge.
Talmud

scritto da: road_to_mandalay_AN

Messaggio N° 2143 27-02-2007 - 09:48

"SATURNO CONTRO"  ( recensione)




(Perché è il pianeta dei cambiamenti. Saturno ti costringe a tagliare i rami secchi, a scaricare le zavorre delle tante cose inutili della vita, dagli amici al lavoro, ti accompagna nel passaggio verso la maturità, come capita esattamente ai protagonisti del  film"
)

Locandina Saturno contro

Un film di Ferzan Ozpetek. Con Stefano Accorsi, Margherita Buy, Pierfrancesco Favino, Luca Argentero, Ambra Angiolini, Serra Yilmaz, Ennio Fantastichini, Isabella Ferrari, Filippo Timi, Michelangelo Tommaso, Milena Vukotic, Luigi Diberti, Lunetta Savino. Genere Drammatico, colore Produzione Italia 2006.

Ritratto borghese di un gruppo di fate (cresciute) in un interno romano

Ferzan Ozpetek torna a girare la storia di un gruppo di amici in un interno, evoluzione di quello gioioso delle Fate ignoranti e a filmare l'amore gay e la socializzazione tra omosessuali ed eterosessuali.

Un gruppo di amici, che hanno attraversato la giovinezza negli anni ottanta e novanta, si ritrovano alla soglia dei quarant'anni a fare i conti con il senso e la tenuta della loro amicizia, dei loro affetti, della loro vita. Il tema della separazione, sia nell'amicizia che nell'amore, e  l'impossibilità di accettarla, li costringe a confrontarsi con i loro sentimenti, le loro emozioni e le loro paure più profonde. Come in una commedia dai toni talora tristi, spesso amari, la storia privatissima di questo gruppo di persone diventa indirettamente lo specchio di una società alla ricerca di nuove regole e nuove dinamiche relazionali.  Cosa succede se invece di nascondere, negare, rimuovere i cambiamenti sentimentali ed esistenziali, ci si trovasse a non celare più niente, a tirare fuori tutto, a confrontarsi collettivamente con i propri segreti, desideri, con la propria voglia di nuovi rapporti e sentimenti? Come si fa a superare le tensioni legate al cambiamento della propria vita? Come si fa a non separarsi mai anche quando tutto intorno a te ti chiede di farlo?  

Ozpetec crea un rapido susseguirsi temporale, scruta e, dove può, cerca di catturare espressioni, tensioni e amarezze di fronte ad una tragedia sempre mostrata attraverso le reazioni di chi la vive, da vicino… con scene e dialoghi a volte inappropriati e quasi inutili.

“Saturno contro” procede per simbolismi (la panca in ospedale vuota, dove prima si erano assecondati gli amici in una lunga veglia), atmosfere coinvolgenti e tratti ironici.

Purtroppo la sceneggiature fa acqua da più parti perché punta su temi attuali e in alcuni momenti annoia.

Penso sia un film da vedere perché il cast merita. A parte Serra Yilmaz, più inconsistente dei film precedenti e Stefano Accorsi diventato mono-espressivo.

Nonostante sia sempre intrappolata nei panni della donna sofferente  e tradita, merita molto Margherita Buy, che questa volta ci risparmia i suoi isterismi reagendo all’ennesimo tradimento della sua carriera con una plombe da ulcera perforante.

 

scritto da:pepitadellapampa


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