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Messaggi del 21/03/2007

Messaggio N° 2186 21-03-2007 - 13:49

LE ENCICLOPEDIE A FASCICOLI




Superati gli anni in cui l’amico dell’amico del fratello del cognato, per ricambiare
immaginenon so quale favore veniva ammesso nella nostra casa per illustrarci i 250 volumi dell’enciclopedia della quale era venditore, dopo aver stremato per 5/6 ore  e costretto al collasso l’intera famiglia, di solito si firmavano 883 cambiali, per l’acquisto e il pagamento di un’opera inestimabile che  NESSUNO avrebbe aperto MAI, con ovviamente in regalo il mobiletto per contenerla, come dimenticare I QUINDICI?

Siamo poi passati all’era delle enciclopedie a fascicoli, e come presi da un raptus di follia da acquisti convulsivi, si iniziavano interminabili raccolte sugli argomenti più strani  di cui di solito non gliene ne frega una mazza a nessuno, ma a noi si…br>

 

1)      LA CUCINA DI NOTTE AL BUIO

2)      COME COSTRUIRE UN ELICOTTERO

3)      100 MODI PER INNESTARE UN PERO CON UN MELO

4)      CURARSI CON I SASSI DEL FIUME

5)      SESSO CON GLI ORNITORINCHI TUTTE LE POSIZIONI

6)      GRAVIDANZA E PARAPENDIO

7)      IMPARARE L’INGLESE AI GATTI

8)      COME BALLARE LA RUMBA CON I LUPI

9)      COLLEZIONARE BOTTONI

10)    FARE UN ORTO NELLA VASCA DA BAGNO

  

La cosa più sconvolgente che poteva capitare era di dimenticarsi l’uscita del fascicolo, quindi non si attaccavano più i post it per tutta casa per ricordarsi il sale, lo zucchero, la bolletta da pagare, ma la cosa vitale per l’andamento della famiglia ERA RICORDARSI QUANDO USCIVA IL FASCICOLO! So di famiglie che si sono distrutte, divorziate, insultate per storie losche di fascicoli scordati o persi, di ricatti perpetrati : NON TI DO “CUCINA DI NOTTE AL BUIO” se non me la dai, oppure “ SE NON MI COMPRI LA BORSA NUOVA NON SAPRAI MAI COME FINIRE L’ELICOTTERO” .

 

Quando si invitava a casa qualcuno non si sapeva mai dove farlo sedere, ogni sedia, divano, ogni angolo di scaffale o sgabello era occupato da pile di fascicoli e come ne toccavi uno cadevano tutti, anche perché letti i primi 4/5 gli altri venivano accatastati con tutto il cellofan. I buoni propositi non erano più smettere di fumare, fare la dieta, cambiare la propria vita, ma erano: sistemare i fascicoli, preparare i volumi e cosa assolutamente improbabile da effettuare, portarli a rilegare.

 

Non ho notizie di certe di persone che hanno mai terminato e rilegato un’enciclopedia a fascicoli, ma ho notizie cortissime che nessuno ne ha mai letta una interamente, e che le cifre astronomiche sborsate, perché alla fine venivano a costare tantissimo, avrebbero permesso a molti di acquistare una casetta al mare.

 

Lo ammetto, ho provato a cucinare di notte al buio, ma non mi è riuscita molto bene come cosa, ho sbagliato il barattolo del sale con quello dello zucchero, ho preso la bottiglia dell’aceto invece che quella dell’olio, ma insomma io credo che dipende dal fatto, che ho comprato solo i primi 4 fascicoli!

scritto da: sissunchi

Messaggio N° 2185 21-03-2007 - 09:39

I PORTATORI DI GUERRA E QUELLI DI PACE




La differenza c’è ma c’è chi non la vede.

Ed ora si o no al rifinanziamento della missione in Afghanistan?

Cade oggi l’anniversario dell’invasione anglo-americana in Iraq. Sono trascorsi 4 anni da quel giorno ma di quella sicurezza auspicata da Bush si vede solo un flebile barlume. L’opinione pubblica statunitense, sondata dalla CNN, appoggia sempre meno la politica armata in Iraq. Solo il 35% guarda con fiducia ad un suo positivo evolversi mentre prima del conflitto, in seguito al battage di convincimento operato dall’amministrazione Bush, i favorevoli all’intervento erano l’83%. In una dichiarazione televisiva resa ieri, il presidente americano dice che si può ancora vincere e che il processo di messa in sicurezza del territorio afghano è lungo, c’è bisogno di “mesi”. Non è forse troppo ottimista? O intende, come ha messo in cantiere, forzare l’offensiva, e si sa con quali conseguenze anche civili.

Poi c’è l’Afghanistan. Il giornalista di “Repubblica” Daniele Mastrogiacomo è stato liberato. immagineAlcuni “personaggi” politici dell’opposizione hanno espresso critiche sull’opportunità del governo italiano di trattare con i terroristi e di concedere la liberazione di 5 detenuti in cambio di quella del giornalista nostrano. Ma non si poteva fare altrimenti. Tutti avremmo fatto lo stesso, con un senso di ragionevolezza. Con che coraggio avremmo lasciato morire così un connazionale non andando incontro alle richieste? Anche quello sarebbe stato un cedimento. Ed ora? Che si rimetta in questione l’Afghanistan, sul rifinanziamento della missione, oppure tutto passerà nel dimenticatoio fino alla prossima situazione difficile. Rischiamo le solite frasi su un paese in via di liberazione e pacificazione e andare avanti. E di lasciar passare anche le dichiarazioni post-liberazione, in cui si ascoltano elogi complessivi al governo, al Ministro degli Esteri, alle forze politiche tutte, all’intelligence del Sismi, dei nostri servizi segreti (che vedono ancora offuscata la propria immagine sulla questione Abu Omar).

Solo poche voci si levano a sottolineare i meriti di Emergency, un’organizzazione umanitaria che non accetta l’insensatezza e l'inefficacia dell’azione militare e che ha dimostrato, grazie alla stima ed al rispetto guadagnato in tanti anni di lavoro su territori di conflitto, il valore reale di un portatore di pace. In passato il suo fondatore è stato accusato di avere legami con il terrorismo, addirittura di fiancheggiamento. La verità è che bisogna conoscere il terreno su cui si va ad operare e tutti quelli che lo abitano, perfino i terroristi.

Entra in gioco anche la dichiarazione di Fassino di qualche giorno fa, quando il segretario dei Ds ha auspicato la presenza dei capi talebani al tavolo della pace. Subito si è aizzata la polemica tra i poli. Ma, mi sembra ovvio, ad un tavolo (non una accademica “conferenza”) della pace devono sedere quelli che si combattono, tutti i protagonisti. E lì che si va a mediare, tra le parti in causa, non solo sulla causa. E, all’indomani della liberazione del giornalista, bisognerebbe sedersi a riflettere e riconoscere il giusto merito all’organizzazione umanitaria di Gino Strada. Poco hanno potuto fare il Sismi (che nella fase decisiva dell’ inevitabile trattativa ha dovuto tirarsi fuori,) e gli organi istituzioni da soli non avrebbero potuto. Portare un valore di pace che, grazie al lavoro ed alla solidarietà, ci mostra come la pace non si "importi" con le armi. Ecco la differenza. E’ qui che si può sentire anche l’orgoglio di essere italiani, che non consiste in un' antica (e superabile) alleanza nel fiancheggiare Bush, gli inglesi e l’azione militare.

Se il nostro paese non partecipasse al conflitto, non avrebbe avuto senso chiedere al governo italiano di accordarsi con il governo afghano per il rilascio dei prigionieri talebani. E forse Mastrogiacomo non sarebbe stato appetibile come ostaggio e non sarebbe stato catturato.

Manifestazioni contro la presenza occidentale in Iraq si sono avute nei giorni scorsi in tante città europee e non. Tra pochi giorni si voterà sulle missioni militari e sul loro rifinanziamento, anche per quella in Afghanistan.

La guerra non è mai giusta. Non lo dimentichiamo.

(nella foto a destra: l'abbraccio dopo la liberazione tra Gino Strada (Emergency) ed il giornalista sequestrato Mastrogiacomo, tratta da peacereporter.net; )

scritto da: fabri.t

Messaggio N° 2184 21-03-2007 - 09:29

SE AVETE PROBLEMI DI SESSO...NON PARLATENE CON IL FALSO AMMINISTRATORE!



In questo periodo va di moda chiedere in maniera subdola e pretenziosa di parlare di sesso. Per meglio dire scrivere in pvt di sesso, ma anche della sfera sessuale. C'è un utente in chat, nella Community di Digiland, che adesso si spaccia per un immagineamministratore, prima era un sessuologo, prima ancora un ginecologo, o uno psicologo. Si giustificava affermando di essere stato autorizzato da Digiland. Ma non è vero! Non è vero niente di tutto quello che ha scritto..


Piuttosto con le sue domande impertinenti: "quando hai avuto la tua prima volta?... quando hai avuto per la prima volta il ciclo?".. e, spingendosi più in fondo alle abitudini sessuali degli utenti, cerca di ottenere notizie che altrimenti gli sarebbero negate. E' una forma di perversione, un voler sapere maniacale, che non ha niente a che vedere con la psicologia, la medicina o il semplice aiuto.

E' una malattia la sua, quindi fate attenzione, non lasciatevi abindolare da belle immagineparole o da falsi titoli di studio.

Da dientro una tastiera e un monitor si può far finta di essere chiunque: di essere un medico saggio, uno psicologo aguzzo o un sessuologo all'avanguardia. Non dite mai chi siete, non date mai troppo di voi stessi quando lo incontrate, anzi spingete il tasto "ignora" in basso nella finestra del pvt. Sarete così protetti da chiunque si insinui nella vostra sfera personale e privata...

Non cascateci, non dategli ascolto, così la farà finita di sfamare questa sua oscena voglia di sapere!




scritto da: janeBAOL


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