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Messaggi del 11/04/2007

Messaggio N° 2208 11-04-2007 - 14:36

Chi vende le armi ai Talebani???

immagine

...

Abbiamo assistito, ieri sera, alla messa in onda di un video shock, durante il TG1, video esclusivo, all'interno del quale viene mostrato l'uccisione dell'autista del giornalista di Repubblica, Mastrogiacomo, prima rapito, poi liberato seguendo le " solite procedure ", stando alle parole del Premier, Romano Prodi. Procedure seguite, a quanto pare, non solo da questo governo, ma anche dal governo Berlusconi, nella precedente legislatura. Video consigliato ad un pubblico rigorosamente adulto, per la crudeltà delle immagini mostrate, la cui visione è possibile QUI.
Su molte immagini bisogna riflettere. Soffermarsi e porsi tante domande.
Nel video ci sono decine di talebani armati di tutto punto. Armi di ogni genere e ferocia ai limiti dell'immaginabile.
L' Afghanistan si trova in una condizione in cui sono violati tutti i diritti umani, non esiste legge, se non quella imposta dagli stessi talebani, attraverso processi fittizi e sommari, come quello a cui è stato sottoposto l'autista ucciso e mostrato nel video su citato.
Anche la condizione delle donne afgane è tragica. C'è un versetto del corano che afferma: "le vostre donne sono come un seme da coltivare e quindi potete farne quello che volete" (2:223) ". Sulla base di queste parole, le donne sono considerate, esclusivamente, oggetto sessuale, di procreazione, non hanno alcun diritto, non possono fare nulla, addirittura divieto di avere incontri pubblici di qualsiasi tipo, oltre a frustate, botte e violenza di ogni genere per coloro che non sono vestite, secondo le regole talebane.
Ma, ritornando al video, ci domandiamo: chi ha venduto le armi ai talebani ???
Il 5 aprile c.a., sul sito del Governo, è apparsa la relazione  sulle operazioni di esportazione, importazione e transito di materiali d’armamento, svolte nel 2006, come previsto dall’art. 5 della legge 185/90. Nell' allegato B, di tale relazione, si legge che è vietato esportare armi nei paesi chiaramente implicati in operazioni di terrorismo o che supportano, direttamente o indirettamente, i gruppi di Al-Queda, di BinLaden e dei Talebani, oltre ad una lista di paesi, verso i quali esiste l'embargo. Una curiosità: questo è l'unico allegato della relazione, scritto in Inglese, proprio quello che sarebbe dovuto essere più chiaro, viene scritto e presentato in un'altra lingua. Perchè???
Dunque, in teoria, l' Italia non venderebbe le armi ai Talebani.
Ma nella pratica le cose sembrerebbero essere ben diverse.
Infatti, se andiamo ad analizzare la tabella P, ci accorgiamo di una situazione un tantino paradossale. Vendiamo armi e forniamo materiali di morte, a tanti paesi che sono continuamente protagonisti di guerre drammatiche, in alcuni casi, anche in diretto contatto proprio con l'Afghanistan.
All'Arabia Saudita vendiamo armi ed aeromobili.
Ad Israele, forniamo bombe, siluri, missile ed accessori, armi varie ed aeromobili.
Al Kuwait, armi o sistemi d'arma di calibro superiore a 12.7 mm ed altre apparecchiature per la direzione del tiro.
Alla Turchia, vendiamo armi e munizioni.
Al Pakistan, il maggiore produttore mondiale di oppio, da sempre implicato nella lotta al potere per il controllo della via della droga, proprio contro l' Afghanistan, attualmente continuiamo a fornire addirittura navi da guerra, veicoli terrestri, aeromobili.
Secondo gli esperti questi aerei sarebbero in grado anche di trasportare una bomba atomica. Nel 1997, l' Italia ha avuto proprio il Pakistan come terzo cliente in assoluto della propria industria militare: 131 miliardi di lire di nuove autorizzazioni all'export.
Ma, ovviamente, il fornitore principale diretto delle armi in mano ai talebani, è rappresentato dagli USA.
I primi affari tra i Bush e i Bin Laden risalgono agli anni '60, in Texas. Poi gli anni successivi videro l'ascesa al potere sia degli esponenti della famiglia americana, che di quelli degli appartenenti alla famiglia degli sceicchi. Nel 1988 finisce il sodalizio tra le due famiglie.
Inizia l'epoca di Osama Bin Laden.
Ma negli anni '90, gli Usa continuano a fornire armi all'Arabia Saudita, e da qui, queste vanno al Pakistan, fino ad arrivare a Kabul.
I dati sugli aiuti Usa a Kabul, cioè di fatto al regime dei Talebani, sono stati resi pubblici dal "Progetto sui trasferimenti di armi convenzionali" del Council for a Livable World Education Fund, un'organizzazione non profit statunitense.
Un'ultima considerazione sulla relazione del nostro Governo, relativa ai dati della vendita delle armi, va fatta in riferimento all' allegato C.
Qui, vengono indicati i paesi ritenuti, dall' ONU, responsabili di gravi violazioni dei diritti umani.
Strano non aver trovato l' Afghanistan.
scritto da : julia974


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