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VERGOGNA!!!!!
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Pesanti critiche al decreto sicurezza.
Un passaggio incongruo
E sparisce il Nucleo Investigativo
Telematico di Siracusa
Telefono Arcobaleno attacca
"Perché la pedofilia all'antimafia?"
"Se passa il decreto sicurezza così com'è,
pedofili e mafiosi avranno di che festeggiare".
La denuncia è di Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno,
l'organizzazione che da anni si batte contro la pedofilia
on-line con ottimi risultati,
a fianco dei Nit (Nucleo Investigativo Telematico) di Siracusa e Milano.
L'urgenza di modificare il decreto,
nasce dal fatto che s'introduce di fatto il principio secondo il quale
la competenza esclusiva per le indagini sui reati di pedofilia e pedopornografia,
oltre che per tutti i crimini informatici,
passerà nelle mani delle Procure Distrettuali Antimafia.
Un "regalo" tutt'altro che gradito da strutture giudiziarie già
debilitate sotto montagne di fascicoli voluminosi e complicati.
Un aggravio di lavoro che diventerà difficile,
se non impossibile, assorbire.
La conseguenza immediata sarà poi una decelerazione
delle indagini sulle organizzazioni mafiose, oltre ad un drastico
rallentamento delle attività di contrasto alla pedofilia.
Nella petizione inviata al Parlamento da Telefono Arcobaleno si citano,
tra l'atro,
casi di Procure Antimafia,
dove per competenza territoriale erano finiti fascicoli di pedofili,
che però sono rimasti negli scaffali a marcire per anni ed anni dopo la denuncia.
Ma l'altro grave effetto è la chiusura dei Nit di Sircausa e Milano,
organismi agili formati da poliziotti,
carabinieri e finanzieri, che negli anni avevano costruito un
rapporto di collaborazione speciale con le Procure ordinarie di
appartenenza e un sodalizio efficacissimo con Telefono Arcobaleno,
in un gioco di squadra a tre,
che ha permesso alla Giustizia italiana di chiudere il
75% dei siti pedopornografici scoperti nel nostro Paese.
Adesso, se il "decreto sicurezza" passerà,
accogliendo l'idea di trasferire le competenze
"Il dramma dello sfruttamento sessuale dei bambini
richiede un'azione di contrasto decisa e sapiente e non può
tollerare simili errori", ha aggiunto Giovanni Arena nella
petizione inviata ai parlamentari.
Sono 96.565 le rilevazioni e denunce di materiali pedofili
on line dal 2003 al 2007,
oltre 50 al giorno,
che misurano l'ordine di grandezza di questo crimine contro l'umanità,
che in cinque anni è cresciuto del 131,65 %.
Nei primi sei mesi del 2008 sono stati rilevati 22.353 siti pedofili,
con ulteriore incremento della pedofilia on line.
L'Italia vanta un tristissimo quinto posto nella classifica mondiale
dei Paesi che fanno consumo di materiale pedopornografico,
dopo USA,
Germania,
Russia e
Regno Unito,
con una clientela italiana che rappresenta
il 6,14% nello scenario planetario.
(la Repubblica)
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Da rimanere senza parole in questo periodo mi capita spesso, che dire, stiamo scrivendo pagine di storia delle quali in futuro ci vergogneremo, se un futuro degno ci sarà. Vi invito a riflettere e a diffondere questo post se potete. L'informazione corretta è l'arma della democrazia, è quello che non vogliono coloro che ci considerano sudditi.
Difendiamo i nostri bambini.
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Un caro saluto a tutti gli amici del blog.
Teniamoci per mano, Mara
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