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Post n°529 pubblicato il 16 Settembre 2008 da redazione_blog
Via libera al ddl della Carfagna. In poche parole d'ora in poi vendere sesso nei luoghi pubblici sarà reato. E per i trasgressori, sia lucciole sia clienti, ci sono multe e carcere. Io, a dire il vero, le prostitute per stada ho continuato a vederle anche in questi giorni, sedute sui loro sgabelli sul ciglio della strada con abitini mini a tutte le ore del giorno. Mi auguro che questo ddl possa togliere un po' di degrado dalle strade italiane, anche se ho qualche dubbio. Resto dell'idea che l'unico modo sia riaprire le case chiuse, dal momento che non è certo aggirando il problema che lo si risolve. Poiché in Italia siamo però un popolo di religiosi e bigotti, questa decisione non verrà mai presa, preferendo ancora una volta chiudere gli occhi di fronte ad un problema grave e permettendo così al racket di continuare a fare business. Sorvolando su questi aspetti, tanto per rinfrescare la memoria, la Carfagna è quella bella (indubbiamente) ministra coinvolta insieme al Berlusca in due scandali tempo fa. Nel primo, il primo ministro dichiarò pubblicamente "se non fossi sposato, me la sposerei" scatenando l'ira della Veronica. Nel secondo si parlava di presunte intercettazioni telefoniche a sfondo sessuale tra la Carfagna e Berlusconi. Quindi, se ho capito bene, lo scopo di questo ddl è di vietare di darla come lavoro, ma darla per ottenere un lavoro, quello sì, è legale.. Tratto da Strane Alchimie |
"Concepiamo la prostituzione - ha aggiunto - come una piaga sociale che ha come oggetto lo sfruttamento di esseri umani e la commercializzazione del corpo umano. Siamo d'accordo col disegno di legge presentato dal governo per introdurre il reato di prostituzione nei luoghi pubblici. Precederemo questo disegno di legge con un'ordinanza che entra in vigore da oggi e fino al 30 gennaio 2009 perché prevediamo che entro quella data il disegno sia approvato. Se non dovesse essere approvato l'ordinanza sarà prorogata". Il sindaco ha sottolineato che "per chi si prostituisce in situazioni di grave disagio sociale non è prevista l'ammenda ma l'accoglienza da parte dei servizi sociali. Il Comune potenzierà la rete di accoglienza con nuove strutture e siglando protocolli di collaborazione con tutto quel mondo dell'associazionismo laico e cattolico impegnato nel settore". "E' un tema che rimandiamo al governo e a una legge nazionale per fare in modo che non ci sia solo la volontà di nascondere il problema ma di risolverlo.
Ho dato un'occhiata più approfondita al ddl. Noto che sono inasprite le sanzioni anche per chi organizza lo sfruttamento della prostituzione. Resta invece un vuoto rispetto alla prostituzione praticata in un luogo che non sia pubblico ed è una fondamentale incongruenza.