Blogiò
"fatti non foste a viver come bruti ma per seguir vertute e canoscenza« rien ne va plus | memoria » |
tempo
A volte ho paura delle canzoni nuove; non si sa cosa diranno dopo. E allora eccomi lì ad ascoltare e riascoltare sempre le stesse canzoni. Le mie. Come un rosario recitato dalle signore nelle chiese buie, le mie canzoni mi permettono di pensare. Le mie canzoni non sono conosciute né passano mille volte al giorno alla radio…sono canzoni vecchie o, come preferisco dire io, “canzoni di una volta”. Le scrivono quegli autori che non frequentano salotti in né Sanremo o altri programmi: è gente ferma su ciò che cerca e lo cerca da tanti, troppi anni. Io sono così. Certo, non sono ancora vecchio ma anche io – come tutti - cerco e, spesso, troppo spesso, non trovo. Non trovo perché non so cosa cerco.
E allora mi tuffo nell’invettiva di cantanti incazzati verso una società che non gira più come dovrebbe. Tutti contro tutti, finti e bugiardi comandati dall’egoismo. Contro la televisione che addestra i suoi visi per catturare l’attenzione, contro la politica vuota e vana di pensiero, contro l’ignoranza travestita da sapere… e intanto il tempo passa. Il tempo. Altro grande amico ma altro grande “amico incompreso”. E allora corri per fare tutto, veloce per arrivare in tempo a tutti gli appuntamenti mentre, se ti fermi, ti accorgi che al 90% dei casi sei arrivato in ritardo. E lo rivuoi indietro:il tempo. Ma nessuno te lo ridà.
Giovanni
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Inviato da: soulestasy
il 09/04/2015 alle 00:37
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