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"fatti non foste a viver come bruti ma per seguir vertute e canoscenzaCondividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
"Ci vuole un bel coraggio" e riaprire le scuole, "ci vuole un bel coraggio" a educare anche online o un DAD, "ci vuole un bel coraggio" a credere che insegnare ed educare potranno migliorare il mondo... Durante le festività ho visto una bellissima intervista a quel genio, che io amo, di A. Bergonzoni. E lui, meraviglioso conoscitore di etimologie e parole, giocava proprio con il concetto di BELLO. ci vuole un BEL coraggio per educare! si, spinti dalla bellezza e non dalla paura! NOn possiamo avere coraggio perchè abbiama paura che ci licenzino o perchè abbiamo paura che non serva a nulla. Ci vuole un BEL coraggio per fare delle scelte difficili e impegnative che possono anche cambiare la vita delle persone: ma dobbiamo essere spinti dal BELLO e non dalla paura. Auguro a tutti un BEL CORAGGIO: a noi che lavoriamo a scuola (dentro o fuori o attraverso) e a chi deve scegliere per la propria vita.
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Il concetto di “normalità” non mi appartiene più da anni.
Sarà normale vederti in equilibrio sulla bici;
Sarà normale trovarti quando rientro leggere un fumetto o un libro;
Sarà normale vederti camminare, correre e versare l’acqua nel bicchiere;
Sarà normale vederti cadere, “fatto niente” e ripartire facendo caso che anche il mio stomaco ritornava a rilassarsi e il cuore a pompare;
Sará normale dare al mare la profondità della tua altezza.
Sarà normale sentirti dire “papà tu non sei normale!”.
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Il mare non lo sa che, in realtà, c’è gente che va di qua e di la.
Il mare sa dove si va: solo l’uomo non lo capisce e deve guardare le stelle in cielo.
Bisogna poi dirgli che “l’azzurro capovolto che riflette il Cielo” è lui: non il contrario come crede il mare!
Si chiude ancora perchè tra il dire e il fare ci sia di mezzo sempre lui!?!
Mare romantico, in burrasca anche se Pacifico, in tempesta, custode di tesori: mare che presta il suo nome anche al suo male.
Mare che si è diviso e si è fatto camminare sopra per lasciare che Dio dimostrasse la sua forza!
Mare perchè è l’unico che, con l’aggiunta di una vocale, fa rima con “amare”; senza da idea di distanza tra due amanti.
Mare che nelle braccia larghe di bambini si fa metro dell’amore per la mamma: ti voglio tanto bene come il...
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La sacca dei giochi parte a inizio stagione e staziona sotto l’ombrellone.
Legata alla sera e slegata ogni mattina: segna il tempo, i giorni di mare. Lei è lì.
Si perchè il materassino si buca e si cambia mentre lei è sempre lì. Anche la bottiglia di Icnusa è sempre lì ma non è mai la stessa! Ogni giorno è una nuova!
La sacca dei giochi invece fa due viaggi: uno a inizio stagione e uno a fine stagione. Oggi la sacca dei giochi è tornata a casa.. significa ferie finite e fine mare.. va bene così.. ma è un po’ malinconia
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