Creato da giomeloncelli il 31/03/2009
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"fatti non foste a viver come bruti ma per seguir vertute e canoscenza
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"fatti non foste a viver come bruti ma per seguir vertute e canoscenza « un bel coraggio |
Educare è accorgersi del “pianto in punta agli occhi”
Post n°64 pubblicato il 04 Gennaio 2021 da giomeloncelli
Prendo in prestito questa definizione dal prof D’Avenia: pianto in punta agli occhi.
Quando sono in giro per le scuole e ascolto ragazzi, quando sono in studio con i più piccoli a far i compiti ci sono dei momenti in cui arriva il “pianto in punta agli occhi”.
Quando un bimbo deve svolgere un problema di matematica ma, la sua dislessia, non gli permette di riuscire, gli occhi te lo dicono. Allora devo inventare un modo (e quello c’è, sempre!) per trovare la soluzione al problema nell’istante in cui gli occhi segnalano sofferenza. E gli occhi tornano sereni e lui sorride perchè ce l’ha fatta.
O quando accolgo allo sportello ragazze che son lì solo per poter piangere un po’ con qualcuno di fronte che gli dice: “fai pure, non ho fretta!”. Certo dopo ragioniamo, parliamo... ma arrivano con il pianto in punta agli occhi: segno di tanta sofferenza che aspetta di scoppiare.
Credo che questa sia una grande attenzione che tutti dovremmo avere e che andrebbe insegnata! In questo periodo inoltre, la mascherina aiuta: ti costringe a guardare gli occhi! (qualcosa di buono dovrà pur insegnarci questa pandemia!). E se notiamo il PPO - pianto in punta agli occhi - forse meglio sedersi.. che c’è... ti aiuto... non ho fretta... ti ascolto... incontriamoci.
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